VELA Cup 2022, ecco le 7 magnifiche barche vincitrici di tappa

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Vela Cup 2022 – Foto di “copertina” di Giovanni Mitolo

Cinque tappe più due appuntamenti speciali, 400 barche di ogni tipo, dalle derive ai megayacht e più di 5.000 “sea lovers” coinvolti, splendidi premi per (quasi) tutti i partecipanti messi a disposizione dai partner che hanno deciso di navigare con noi.

Più di 50 pagine sulle riviste cartacee e digitali del Giornale della Vela, 45 articoli web, DEM e relativi post social, 8.000 condivisioni, quasi 700mila amanti del mare raggiunti.

VELA Cup 2022 – Obiettivo divertirsi

Questi sono, in brevissimo, i numeri della TAG Heuer VELA Cup 2022, che da maggio a settembre, in giro per lo Stivale, dalla Liguria alla Puglia, dal Veneto alla Sardegna, ha riunito gli appassionati con un unico obiettivo. Divertirsi, a terra e in mare.

vela cup logo

Il segreto del successo del circuito, organizzato dal Giornale della Vela dal 2014, è certamente il divertimento e la festa a terra.

VELA Cup – Tutti possono partecipare e vincere

Ma c’è di più. Qualsiasi barca può vincere. Basta “azzeccare” la strategia giusta, non importa se tu sia a bordo di una piccola deriva o di un cruiser, di un 60 piedi o di una barca sportiva. Se fai le scelte giuste in mare, la VELA Cup ti premia.

Infatti, per ogni tappa viene eletto il vincitore assoluto overall in tempo compensato con una formula segreta e l’eterogeneità delle barche vincitrici, tappa dopo tappa, lo conferma ancora una volta. La VELA Cup è quel circuito di veleggiate in cui tutti possono partecipare e in cui tutti possono vincere. 

Potevamo raccontarvi il 2022 della VELA Cup con uno sterile elenco di dati. Ma preferiamo raccontarvelo attraverso le belle storie delle barche vincitrici in assoluto di ogni tappa.

VELA CUP 2022 – I VINCITORI ASSOLUTI DI TAPPA


J/92S – 9,14 m – Sportivo, veloce e anche comodo!

TAG Heuer VELA Cup Chiavari
Dove: Liguria
Quando: 7/8 maggio
Barche partecipanti: 61 il 7 maggio, 55 l’8 maggio
Vincitore assoluto: Pomella J (J/92S) di Nicola Vivanet

J/92S Pomella J
Il J/92S Pomella J di Nicola Vivanet, vincitore assoluto in compensato della TAG Heuer VELA Cup di Chiavari. Foto di Giovanni Mitolo

Il vincitore assoluto in tempo compensato della prima tappa della TAG Heuer VELA Cup 2022, che ha visto a sfidarsi a Chiavari (con base al Marina di Chiavari – Calata Ovest), in Liguria barche di ogni tipologia ed equipaggi provenienti da tutto il mondo, è stata una piccola, ma “cattivissima” imbarcazione. Il J/92S Pomella J di Nicola Vivanet.

Ma di che barca si tratta? Il J/92S (9,14 x 3,05 m) è un progetto del 2005 di Rod Johnstone come “aggiornamento” del fortunato J/92 (anche questo nato dalla matita di Johnstone, 180 scafi varati tra il 1992 e il 2003). Partendo dalla piattaforma del 92, la barca è stata ottimizzata a livello di design del pozzetto, coperta, chiglia, pala del timone e piano velico (con fiocco a sovrapposizione nulla).

Il bompresso consente di manovrare facilmente il gennaker e alle portanti il divertimento e le planate sono assicurati. Anche perché a un piano velico generoso (46,52 mq di bolina) corrisponde un dislocamento leggero (2.545 kg). Ma attenzione, il J/92 non è una barca da pura regata. Sottocoperta dispone di quattro posti letto (due cuccette laterali in quadrato, doppia a prua) wc, e cucina in quadrato: tutto quello che serve per una crociera (veloce, s’intende), in famiglia.


Grand Soleil 341 – 10 m – Il capolavoro di Vismara

TAG Heuer VELA Cup Brindisi
Dove: Puglia
Quando: 4 giugno
Barche partecipanti: 43
Vincitore assoluto: 2Alfa2 (Grand Soleil 341) di Giuseppe Cazzato

Grand Soleil 34.1 2Alfa2
Il Grand Soleil 34.1 2Alfa2 vincitore della TAG Heuer VELA Cup di Brindisi. Foto di Giuseppe Lanotte

La seconda tappa del circuito TAG Heuer VELA Cup, per la prima volta nelle acque di Brindisi (con le barche ospitate al Marina di Brindisi), ha visto trionfare in overall, secondo la nostra formula segreta di tempo compensato, il Grand Soleil 34.1 2Alfa2 di Giuseppe Cazzato.

Dopo il primo Grand Soleil della storia, il GS 34 di Finot del 1973 e il 343 di Alain Jezequel (1984), il ritorno sui 10 metri del Cantiere del Pardo, nel 1999, venne affidato ad Alessandro Vismara con il Grand Soleil 34.1 (10,00 x 3,27 m). Mentre Patrick Roseo curò gli interni, a Vismara venne chiesta una carena in grado di garantire prestazioni in regata (allora IMS 3) ma anche comfort in crociera e spazi sottocoperta.

Vismara, forte dell’esperienza dei 40 piedi IMS Pistrice e Querida e di tante ottimizzazioni su barche da regata e da crociera, trovò la “quadra” disegnando uno scafo dalle linee arrotondate con una lunghezza al galleggiamento (8,87 m) per l’epoca vicina a quella fuori tutto. Due le versioni disponibili sia per la chiglia (1,60 o 1,80 m) che per la superficie velica (55 o 65 mq).

La barca, restata in produzione fino al 2005, ebbe successo e molto modelli furono plurivittoriosi sui campi di regata: 2Alfa2 è uno di questi.

In crociera la comodità è assicurata: il piano velico è bilanciato e la conduzione è semplice, soprattutto alle portanti. Sottocoperta il GS 34.1 è comodo: due cabine doppie sottocoperta (a prua e a poppa), cucina a L, angolo carteggio, bagno, ampio quadrato con cucina. Anche il peso è contenuto: 4.200 chili. Uno dei segreti della leggerezza del GS34.1 è la suddivisione simmetrica degli interni, che consente di rendere strutturali mobili e paratie.


Melges 24 – 7,32 m – “Derivone” divertentissimo

TAG Heuer VELA Cup Venezia / Round the Lido Race
Dove: Veneto
Quando: 23 luglio
Barche partecipanti: 70
Vincitore assoluto: Furia Buia (Melges 24) di Jacopo Longo

Il Melges 24 Furia Buia di Jacopo Longo vincitore assoluto della TAG Heuer VELA Cup Venezia
Il Melges 24 Furia Buia di Jacopo Longo vincitore assoluto della TAG Heuer VELA Cup Venezia. Foto di Simon Palfrader

La terza tappa della TAG Heuer VELA Cup, per la prima volta assieme alla Round the Lido Race della Compagnia della Vela di Venezia, si è su un percorso spettacolare in Laguna con la Serenissima a fare da sfondo. Tra le 70 barche partecipanti, in overall l’ha spuntata il piccolo e velocissimo Melges 24 Furia Buia di Jacopo Longo.

Ancora oggi molti specialisti del One Design lo definiscono come il migliore monotipo prodotto dalla Melges e i buoni numeri sui campi di regata confermano che la storia del Melges 24 è tutt’altro che tramontata. Lungo  7,32 m e largo 2,50, nato dalla matita dello studio Reichel & Pugh nel 1993, è in grado di garantire all’armatore emozioni mozzafiato. La rigida monotipia, i costi relativamente bassi e l’ottimo lavoro svolto dalla classe in passato ha fatto sì che confluissero nel Melges tutti coloro che, insoddisfatti delle regate a tempo compensato, desideravano cimentarsi ad armi pari.

La costruzione è sofisticata, in vetroresina a sandwich con rinforzi in carbonio, materiale usato anche per albero e bompresso. Impressionante la velocità sotto spi asimmetrico in testa d’albero che fa planare il Melges come una deriva. A bordo non c’è neppure un winch: i verricelli sono sostituiti da immagazzinatori e bozzelli a cricco. Gli interni sono di fortuna, il pozzetto è enorme per le dimensioni della barca.


RS 21 – 6,67 m – Sportiva ed “eco”

TAG Heuer VELA Cup Cala dei Sardi – Costa Smeralda/Porto Rotondo
Dove: Sardegna
Quando: 27/28 agosto
Barche partecipanti: 45
Vincitore assoluto: Nox Oceani (RS21) di Pier Andrea Nocella

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L’RS 21 Nox Oceani di Pier Andrea Nocella vincitore assoluto della TAG Heuer VELA Cup di Cala dei Sardi. Foto di Simon Palfrader

Anche la quarta tappa della TAG Heuer VELA Cup, quella al Marina di Cala dei Sardi, era una prima volta. Ed è stata un successo. Ad aggiudicarsi la vittoria overall in tempo compensato battendo una flotta eterogenea di barche molto più grandi, è stato il minuscolo RS21 Nox Oceani di Pier Andrea Nocella.

Sorpresa? Mica tanto.  L’RS21 One Design (6,67 x 2,20 m) è una barca veloce e divertente dotata di chiglia sollevabile, con tanto di motore elettrico a scomparsa, randa in Mylar, albero in carbonio. Oggi in Italia la classe RS 21 gode di grande vitalità con un ricco calendario di eventi e regate.

Elenchiamo alcune delle sue soluzioni furbe: la barra del timone è corta e bassa per permettere al timoniere di scavalcarla in strambata; il portello del gavone di poppa crea una superficie d’appoggio per il timoniere nelle andature portanti. La sua altezza migliora il volume dello spazio interno; la sospendita singola è situata in posizione centrale in modo che l’intera barca armata possa essere sollevata velocemente ed in sicurezza. Il boccaporto di prua incassato consente al bompresso di rientrare completamente. E’ inserito nella coperta e consente il drenaggio dell’acqua su entrambi i lati.

E ancora: il lungo il bompresso, per aumentare l’esposizione al vento del gennaker e ottenere più spazio tra la bugna e lo strallo del fiocco per facilitare il passaggio del gennaker in strambata. I candelieri sono removibili. Una soluzione che consente di sovrapporre le barche per il trasporto se necessario: in un container ci possono stare ben sei scafi infilati uno dentro l’altro! Ottima idea per ridurre eventuali costi di trasporti in ottica regate.

Altra chicca: il circuito randa termina con una doppia torretta, per consentire la regolazione della randa sia al timoniere che all’equipaggio. Una vera comodità ad esempio con vento forte o quando c’è da cazzare velocemente la randa ai giri di boa.

Infine, la chiglia ha un profilo largo per migliorare la portanza alle basse velocità, ed è dotata di taglia alghe azionabile dal pozzetto.


XP-50 – 15,57 m – La usi come vuoi. Ma sempre comodo

TAG Heuer VELA Cup/Golfo dei Poeti Cup
Dove: Liguria
Quando: 17 settembre
Barche partecipanti: 90
Vincitore assoluto cat- regata (e primo in reale): WB Eight (XP 50) di Gianclaudio Bassetti

xp-50
WB Eight, vincitore della TAG Heuer VELA Cup / Golfo dei Poeti, è un XP-50 come quello della foto sopra.

La tappa finale della TAG Heuer VELA Cup, a Spezia, si è svolta nell’ambito della nuova Golfo dei Poeti Cup, che ha portato nelle acque liguri ben 90 imbarcazioni di ogni tipologia. Protagonista assoluto della VELA Cup, primo in tempo reale e vincitore anche della classe Regata “Rating FIV”, l’XP-50 WB Eight di Gianclaudio Bassetti. Un cruiser/racer performante e targato X-Yachts, proprio come l”X-41 WB-5 e l’XP44 WB-7, altre barche di Bassetti.

L’XP-50 (15,57 x 4,43 m) fa parte della gamma performance dello storico cantiere danese. Una barca “longeva”, considerato che Niels Jeppesen l’ha progettata nel 2012 ed è ancora in produzione. E’ costruito con la tecnica dell’infusione e lo sfruttamento delle fibre di carbonio al posto del classico acciaio, in questo modo il rapporto zavorra/peso totale aumenta, con una conseguente stabilità, pur in rapporto a un piano velico molto potente (152,92 mq). Molta attenzione è stata dedicata alla distribuzione dei pesi, dove i progettisti hanno scelto con cura il posizionamento dei serbatoi di acqua e gasolio, sotto il pagliolato per concentrare i pesi in basso e a centro barca.

Prestazioni d’accordo, ma anche comfort. X-yachts nella disposizione di coperta ha cercato di rendere tutte le manovre  facilmente accessibili anche in equipaggio ridotto, all’insegna dell’easy sailing. Tra i preziosismi che caratterizzano la serie XP, il tamburo del rollafiocco incassato sottocoperta e il bompresso fisso in carbonio su cui è integrato il musone dell’ancora.

Sottocoperta, grazie anche al baglio importante, gli spazi sono ampi e le possibilità di stivaggio non mancano. Questo rende la barca adatta anche alle lunghe navigazioni.

Gli interni dell’Xp 50 sono disponibili in una configurazione a tre cabine con opzioni di doccia doppia e doccia singola. Il tavolo da carteggio scorrevole consente di sedervisi a prua o a poppa, oppure di far scorrere il tavolo da carteggio a poppa per aumentare i posti a sedere nelle cuccette laterali. È disponibile anche un tavolo da carteggio fisso che include ulteriori cassetti portaoggetti, entrambi dotati di un pannello di controllo dell’elettronica di facile accesso.


Ma non è finita qui. Accanto alle cinque tappe “regolari” della TAG Heuer VELA Cup 2022, si sono svolte due VELA Cup “Speciali”, in concomitanza con gli eventi di Chiavari e Venezia. La ICE Cup, riservata alle imbarcazioni Premium made in Italy del cantiere ICE Yachts e CN Yachts 2000 e la Elan Cup, dedicata alle barche del cantiere sloveno Elan Yachts. Ecco quali sono state le barche vincitrici delle due veleggiate.


ICE 61 Itacentodue – 18,85 m – Inossidabile. Come il suo armatore

VELA Cup Chiavari / 3° ICE Cup
Dove: Liguria
Quando: 7/8 maggio
Barche partecipanti: 12 il 7 maggio, 12 l’8 maggio
Vincitore assoluto: Itacentodue (ICE 61) di Adriano Calvini

Itacentodue
L’ICE 61 Itacentodue di Adriano Calvini, vincitore del premio “ICE più veloce” alla ICE Cup / VELA Cup di Chiavari. Foto di Giovanni Mitolo

C’erano armatori da tutto il mondo per la terza ICE Cup, organizzata da ICE Yachts all’interno della TAG Heuer VELA Cup di Chiavari. Sono arrivati anche da Malta. Ad aver la meglio sulla flotta, vincendo il premio “ICE più veloce”, una grande “vecchia” barca, tra le più vittoriose in Mediterraneo.

Itacentodue, l’ICE 61 dell’84enne veterano della vela Adriano Calvini. Forse non esistono barche che incarnano meglio l’essenza “cruiser-racer”: nella sua versione “da crociera”, è un comodo 19 metri con cui girare il mondo in famiglia. Ma poi lo svuoti, tiri giù le vele normali e monti quelle in carbonio e si trasforma in una barca da regata ultraperformante, capace di vincere la Giraglia (nel 2021 ha trionfato nella regata di avvicinamento e in classe IRC 0) e tantissime altre regate dando la polvere ai Mini Maxi di ultima generazione.

La barca è stata varata nel 2009 su progetto di Umberto Felci, costruita dal cantiere CN Yacht 2000, (oggi ICE Yachts). Cosa rende questa barca una sempreverde delle regate? La sua costruzione studiata nei minimi dettagli. Perché, come racconta Felci, i regolamenti cambiano ma le barche restano, quindi all’epoca venne realizzato il migliore 60 piedi “ibrido” possibile.

Uno scafo full carbon laminato in infusione, gli interni realizzati con speciali materiali alleggeriti di derivazione aeronautica hanno consentito il contenimento dei pesi. Le altre “chicche”? L’albero ad alto modulo in carbonio e la lifting keel che consente un pescaggio variabile, da 2,5 a 4 metri.


Elan 410 – 12,27 m – Riuscitissima!

VELA Cup Venezia / Elan Cup
Dove: Veneto
Quando: 23 luglio
Barche partecipanti: 9
Vincitore assoluto crociera: So Beautiful (Elan 410) di Stefano Traforini

L'Elan 410 So Beautiful di Stefano Traforini, vincitore della Elan Cup in classe Crociera. Foto di Simon Palfrader
L’Elan 410 So Beautiful di Stefano Traforini, vincitore della Elan Cup in classe Crociera. Foto di Simon Palfrader

Nonostante i vincitori della Elan Cup 2022, svolta in occasione della VELA Cup Venezia / Round the Lido Race fossero due (l’altro, nella categoria regata, è l’Elan 40 Orsetta Tre di Stefano Tosato), vi parliamo dell’Elan 410 So Beautiful di Stefano Traforini, autore di una regata pressoché perfetta che lo ha portato a vincere anche la VELA Cup in classe 5 Crociera.

L’Elan 410 (12,27 x 3,91 m), in produzione dal 2009 al 2012 su progetto di Rob Humphreys, segue la filosofia progettuale di barche di successo come l’Elan 37 (da molti indicata come la miglior barca da crociera mai realizzata!)  o il 340.

Dunque, una barca pensata per chi ama l’emozione della vela pura e vuol divertirsi nelle regolazioni di “fino”, una vera macchina a propulsione eolica che fa dimenticare l’utilizzo del motore con un refolo d’

aria ma che, con 30 nodi di vento e mare formato, passa l’onda con dolcezza e potenza. Il piano di coperta rispetta le esigenze del doppio uso crociera – regata, facilitando la circolazione anche con equipaggio numeroso, garantendo la necessaria efficienza in manovra. La scotta randa, sdoppiata alla tedesca, corre nascosta sotto il ponte, e i carrelli del genoa sono regolabili direttamente dal pozzetto.

A un notevole volume di stivaggio si aggiunge un vano dedicato alla zattera di salvataggio. La disposizione degli interni prevede tre cabine e uno o due bagni. Le dimensioni degli ambienti sono buone, a eccezione delle cabine di poppa dove si patisce la presenza del recesso della ruota del timone sul fondo delle cuccette.


Pronti alla VELA Cup 2023?

Avete visto? Alla TAG Heuer VELA Cup si può vincere con qualsiasi barca. Sia un cabinato da crociera che una veloce “sportboat”, sia un “derivone” che un 60 piedi premium. Questo è lo spirito che ha contribuito al successo della VELA Cup.

E visto che “squadra che vince non si cambia”… Preparate la vostra barca – non importa di che dimensione, forma, filosofia – per la VELA Cup 2023! Info e date a breve su www.velacup.it

a cura di Eugenio Ruocco

 

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