Alberto Bona: “Ci restano da scegliere le vele. Poi pronto per la Route du Rhum”
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A meno di una settimana dalla partenza della Route du Rhum (3.542 miglia in solitario senza scalo da Saint-Malo, in Bretagna, a Pointe-à-Pitre in Guadalupa, una delle sfide più epiche della vela atlantica) Alberto Bona e il suo team stanno ultimando i task previsti.
Vi ricordiamo che alla partenza del 6 novembre, saranno tre gli italiani in gara sui Class 40 (la classe open oceanica di 12,19 x 4,49 m): c’è Bona con il nuovissimo scafo marcato IBSA (della sua prua tonda ve ne abbiamo parlato qui, invece qui la sua ultima intervista con noi), Ambrogio Beccaria su AllaGrande Pirelli (qui le info) e Andrea Fornaro su 171 Influence. L’unico “paisà” tra gli IMOCA 60, invece, è Giancarlo Pedote con Prysmian.
Alberto Bona da Saint Malo
“Siamo a buon punto – racconta Alberto – ci troviamo in un meraviglioso ed emozionante contesto. Attorno a noi una attesa e una festa che è difficile descrivere a parole, e che mi rende davvero grato di essere qui. Siamo arrivati a St Malo prima dell’apertura dell’evento, e di giorno in giorno la passione e l’interesse sta crescendo: IBSA è già ormeggiata al proprio posto, vedo tante persone entusiasmarsi alla nostra sfida e a Sailing into the future, il progetto triennale di IBSA nella vela. I numeri di questa edizione della RdR sono imponenti, l’organizzazione sta facendo un grande lavoro: quello che vediamo qui è una grande passione per il mare e un genuino interesse per l’impresa che tutti gli skipper stanno preparando. La parata di venerdì è stata un bel momento”.
Barca e skipper: ora si passa all’azione
Dal punto di vista tecnico, barca e skipper sono pronti: “Stiamo ultimando le attività previste, preparando le casse con tutto ciò che riteniamo sia utile e sia necessario portare per mantenere la barca competitiva, stiamo preparando il cibo, diviso in porzioni per giornata. Rispetto alle preparazioni che ho affrontato in passato per partecipare alla Mini Transat ci sono molti più elementi da tenere in considerazione e molte più variabili, ma c’è anche più possibilità di gestione grazie alle maggiori informazioni che potrò avere durante la regata. Qui non si lavora da soli, si resta un team anche quando navigherò in mezzo all’oceano, ed è certamente una delle parti più affascinanti di questa sfida con IBSA. Tutta la preparazione di questi mesi ora passa all’azione, e più cose ci sono da fare più dobbiamo essere tranquilli e riflessivi”.
Meteo e scelta delle vele
Uno dei temi centrali di questo step della preparazione tecnica riguarda l’analisi meteo e la scelta delle vele: “Stiamo lavorando, come tutti i team, all’analisi del meteo – commenta Alberto Bona – si iniziano ad acquisire dati, ad analizzare le tendenze per avere più informazioni possibili che ci permettano, nei prossimi giorni, di avere tutti gli elementi per prendere decisioni e fare le nostre scelte”.
Chi è Alberto Bona
Nato a Torino nel 1986, Alberto Bona appartiene a una famiglia di appassionati di mare e vela. Da ragazzo si auto costruisce in garage un “barchino” per compiere la traversata del Tirreno: l’impresa, rimasta epica nei racconti di famiglia, lascia in lui la grande passione per l’avventura in mare.
La prima traversata atlantica arriverà negli anni da studente universitario: è a bordo di Stormvogel, veloce ULDB e barca storica, quando vince con un equipaggio neozelandese la ARC. Dallo scafo auto costruito, al clima delle regate atlantiche in equipaggio, alla Mini Transat il passo è breve: a 27 anni, Alberto Bona vince il campionato italiano Mini e con il supporto dello YCI partecipa alla sua prima Mini Transat, chiudendo in quinta posizione.
Nel 2015 inizia una nuova campagna in Mini 6.50: Bona avvia la collaborazione con un giovane gruppo di progettisti della facoltà di Ingegneria Nautica di Spezia, vince il campionato italiano Mini, arriva secondo alla Le Sables-Azzorre e partecipa alla sua seconda Mini Transat, dove però è costretto al ritiro per problemi alla barca.
Nel 2017, supportato dal celebre velista oceanico italiano Giovanni Soldini, Alberto passa al Class40, partecipa alla Transat Jacques Vabres, dove è costretto al ritiro quando è al sesto posto. Nel 2019 è parte dell’equipaggio di Maserati Multi 70, il trimarano foil di Soldini per il trasferimento da Okinawa a Hong Kong, il giro d’Europa dedicato a testare il nuovo assetto volante del trimarano, e la regata nel pacifico Transpac.
Il 2019-2020 vede Alberto Bona regatare nella classe Beneteau Figaro 3. Unico italiano iscritto al campionato di classe, termina 7° tra gli esordienti nel 2019 e 16° assoluto nel 2020. Nella stagione 2021 guida un team alla conquista del titolo italiano offshore e vince gli europei in doppio misto, sempre a bordo del Figaro 3.
Nel 2022 inizia il nuovo progetto con il supporto di IBSA Group, con il guidone del Circolo Vela Bellano. Sceglie di trasferirsi in Francia, a La Trinité-sur-Mer, dove inizia la realizzazione dell’imbarcazione IBSA e dove costruire la propria base operativa e di allenamento in vista della Route du Rhum.
Class40 IBSA – scheda tecnica
• Lunghezza scafo = 12,19 metri
• Larghezza scafo = 4,50 metri
• Peso= 4,5 tonn.
• Superficie vele bolina = 115 mq
• Superficie lasco= 300 mq
• Altezza albero=20 metri
Partner Tecnici:
• Cantiere: JPS Production – 2022
• Vele: All Purpose – 2022
• Strumentazione di Navigazione: Garmin
• Scotte e cime: Gottifredi Maffioli
• Abbigliamento: Sebago
• Abbigliamento tecnico: Zhik
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