
Non si può certo dire che sia stata una Millevele dal clima estivo quella che si è svolta come di consueto a Genova nel sabato del Salone Nautico, organizzata dallo Yacht Club Italiano, durante la quale c’è stato, senza conseguenze per l’equipaggio, l’affondamento del Passatore Lazy.
Mare scuro e schiumoso, cielo grigio, temporali, è stato questo lo scenario meteo in cui si è disputata la regata-veleggiata che quest’anno ha raggiunto e superato i 220 iscritti. Ve la raccontiamo con la cronaca del nostro Mauro Giuffrè, tailer a bordo dell’Italia 998F Low Noise 2 di Valerio Dabove, skipper Furio Francesia.

Millevele – La cronaca on board
La super classica 1000 Vele dello Yacht Club Italiano è il primo appuntamento della stagione di regate 2022-2023 di Low Noise, un’occasione per tornare a riunire l’equipaggio, aggiungere nel gruppo qualche giovane innesto e togliere un po’ di ruggine ai più “esperti”. Low Noise nel 2021 ha vinto la 1000 Vele nel gruppo delle barche più piccole, ma quest’anno per rendere le cose più difficili corriamo nel gruppo B-4, riservato alle barche tra gli 11 e i 13 metri, al fine di partecipare anche al Trofeo Iren.

Fin dal mattino si intuisce che sarà una giornata di scirocco ligure, con onda ben formata, e qualche variabile temporalesca a sparigliare le carte. Già da 20 minuti prima della partenza il vento soffia deciso intorno ai 15 nodi, con raffiche a 20, in graduale ma costante aumento. Optiamo per partire con randa piena e fiocco 3, scelta che si rivelerà adatta per l’intensità di vento che incontreremo durante la bolina.
Il nostro tattico Alessandro Smerchinich sceglie di partire sul centro sinistra della linea, per entrare subito nella rotazione del vento a sinistra ed essere tra le prime barche a virare sullo scarso. Il piano riesce, e Low Noise circa 15 secondi dopo lo start vira incrociando davanti praticamente a tutta la flotta, salvo alcune barche che sono riuscite a posizionarsi ancora più a sinistra. Da quel momento inizia un bordeggio di bolina su buoni e scarsi, cercando di rimanere in fase con le oscillazioni di direzione del vento che, data la giornata perturbata da nuvole temporalesche, sono molto più nervose di quello che fa di solito lo Scirocco a Genova.
Millevele – Verso la boa di bolina
La prima boa di bolina è per il gruppo C, la superiamo e puntiamo alla seconda, che è quella da girare per il gruppo B. Il vento resta ormai stabilmente sopra i 20 nodi, con un’onda difficile da negoziare per una barca relativamente piccola come Low Noise. Il nostro bordeggio è stato però bene in fase, e in approccio alla boa ci troviamo in mezzo tra un ClubSwan 42 e un X-41, piccolini tra i grandi, segno che siamo decisamente in regata con i primi. Per la discesa scegliamo un S2, e con un po’ di grinta decidiamo di darlo sulla drizza in testa d’albero piuttosto che sulla più prudente frazionata.
Low Noise risponde presente, parte sulle prime onde in planata: 8, 9 nodi, 10, 11, 12, 13, 14, il log si ferma a 15.8 nodi di velocità. Perdiamo lo spinnaker per circa 1 minuto a causa di uno stopper che fa i capricci e rischia di farci cadere la vela in acqua, ma il problema viene risolto senza troppo affanno. Con lo spinnaker Low Noise riesce a navigare più poggiato dell’X-41 con cui ci confrontiamo da vicino, armato invece a gennaker.
Millevele – Il vento ruota
Come previsto il vento cala e ruota verso nord, mentre piove senza sosta. In coperta i prodieri insaccano il fiocco 3 e fanno salire il light, ammainiamo l’S2 e issiamo il fiocco. L’ultimo miglio verso il traguardo è diventato ormai di bolina pura con l’ingresso della tramontana sotto il temporale. Sul traguardo incrociamo davanti all’X-41 e a fine giornata scopriremo che nel gruppo B categoria 4 ci arriva davanti solo lo Swan 42 Spirit of Nerina, tenendo alle spalle una flotta nutrita di 40 piedi tra cui un Farr 40. Non male per un “barchino” di 10 mt che continua a dire la sua, eccome, ancora oggi.
Mauro Giuffrè