
Sedici velisti solitari sono partiti il 4 settembre per la Golden Globe Race. A bordo di barche da 9,75 ad un massimo 10,97 metri (da 32 a 36 piedi) hanno tagliato il via da Les Sables d’Olonne in Francia per un giro del Mondo senza scalo di 30.000 miglia passando dai famosi tre Capi (Buona Speranza, Leewin, Capo Horn) per la regata più folle, romantica, rischiosa del mondo.
Golden Globe Race, a bordo solo carte nautiche e la bussola
A bordo non hanno nessun apparato elettronico e informatico, solo sestante, carte nautiche, bussola, timone a vento (ammesso un pilota automatico elettrico ma con penalità). Unico collegamento, ma a comunicazioni limitate, una Radio SSB. Non possono avere neanche orologi, fotocamere, digitali, calcolatrici. Le barche devono avere la chiglia lunga senza utilizzo di fibre esotiche (carbonio, kevlar, ecc.), devono essere state costruite in serie prima del 1988, cioè almeno 38 anni fa.

Unico requisito indispensabile per chi partecipa è quello di aver percorso almeno 14.000 miglia di cui 2.000 in solitario e almeno 2.000 a bordo della barca con cui si naviga alla Golden Globe Race del 2022/2023.
Golden Globe Race la regata che fece grande Moitessier
L’inventore di questa folle e anacronistica regata attorno al mondo è un australiano di 67 anni, Don McIntyre che non ha fatto altro che replicare nel terzo millennio la mitica regata del 1968 Golden Globe (qui tutta la storia) che creò il mito di Bernard Moitessier e fu vinta da Robin Knox Johnston che fu l’unico a tagliare il traguardo nel 1968 diventando il primo uomo a navigare da solo senza scalo intorno al mondo, dopo 313 giorni di navigazione
Questa è la seconda edizione della nuova vita della Golden Globe Race. Nella prima, del 2018, su sedici partenti tagliarono il traguardo solo in quattro, vinse Jean Luc Van den Heede.

Golden Globe Race dove si rischia la vita
Molti rischiarono la vita come il 43enne indiano Abhilash Tomy che si capovolse quattro volte e fu salvato in extremis al largo dell’Australia. Non pago dei rischi corsi si ripresenta al via con un Rastler 36, qui la sua storia.
Tra i sedici partenti c’è anche una donna, la 39enne sudafricana Kirsten Neuschafer, che a bordo del suo Minnehaha, un Cape George Cutter 36, ha percorso 8.800 miglia in solitario dal Canada a Città del Capo (Sudafrica) e poi altre 6.600 miglia per raggiungere la partenza sulla Francia Atlantica.
Primo a tagliare il traguardo al via il 4 settembre il 62enne britannico Simon Curwen a bordo di Clara, un Biscay 36 del 1976 che da sloop è stato riconvertito a cutter per la regata.
Quanto ci metteranno i 16 “matti al via” a percorrere le 30.000 miglia attorno al mondo? Non c’è tempo limite, quando si arriva, si arriva.
Vi aggiorneremo.
5 commenti su “Partita la regata Golden Globe Race. La più folle, romantica, pericolosa del mondo”
Amazing 🙏♥️ Good trip to every body…….
Naturalmente, dato che l’arrivo non è sui navigli, ma a Genova, è meglio non dirlo.
Buongiorno Mauro,
temiamo abbia fatto confusione: la regata di cui parla è la Ocean Race (giro del mondo in equipaggio a tappe), mentre in questo articolo (già dalle prime righe), si parla di Golden Globe Race (giro del mondo in solitario, con partenza a Les Sables d’Olonne)!
Buon vento!
La redazione del Giornale della Vela
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