Albergo Nautico Diffuso, che cos’è e come funziona davvero
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In Sardegna l’Albergo Nautico Diffuso è realtà. Da oggi puoi vivere la tua vacanza in barca come se fossi in un albergo: ecco come funziona.
Albergo Nautico Diffuso
Da oggi, in Sardegna puoi dormire in barca come se fossi in una camera d’albergo. Con tutti i servizi di hotellerie e un vantaggio in più: con la barca potete navigare – entro tre miglia dalla costa – dove vi pare e piace, alla scoperta della costa e della natura.
Questo è l’Albergo Nautico Diffuso, che ai pregi di una vacanza in barca aggiunge la sicurezza, l’assistenza, i servizi di una struttura a terra. Una nuova forma di turismo green che la Sardegna è stata la prima regione a codificare in una legge emanata su impulso di Confindustria Centro Nord Sardegna, Sviluppo Performance e Strategie Srl e Group Y – Yachting in Sardinia.
Albergo Nautico Diffuso – La legge “apripista”
Uno dei promotori della legge sull’Albergo Nautico Diffuso è stato Piero Maieli, consigliere regionale della Sardegna (Partito Sardo d’Azione): “Abbiamo portato avanti l’iniziativa con entusiasmo, sviluppandola in modo chiaro e che lascia poco spazio ai furbetti. Le barche usate per l’Albergo Nautico Diffuso potranno essere acquistate dagli imprenditori con un finanziamento agevolato, ma non potranno essere utilizzate per altri scopi. Mi auguro che l’iniziativa possa fare da volano anche per la portualità e la cantieristica locale”.
Fare nuove leggi in Italia non è mai facile, ma l’Albergo Nautico Diffuso ha subito messo tutti d’accordo, come testimonia Giuseppe Meloni, consigliere regionale PD Sardegna: “Ho lavorato alla modifica normativa che riconoscesse l’Albergo Nautico Diffuso già nella precedente legislatura, quando eravamo in maggioranza. Quel lavoro non è andato perduto. Alla proposta portata avanti dall’attuale legislatura, abbiamo dato il nostro contributo al di là degli schieramenti. Creando una norma specifica, la nostra Regione è in grado di offrire un servizio in più, allargare il numero dei turisti, che, ad oggi, si rivolgono altrove e, soprattutto farlo nel pieno rispetto delle regole”.
Albergo Nautico Diffuso – Base nautica e barca assieme per soddisfare il turista
Con l’Albergo Nautico Diffuso si offre al turista la possibilità di utilizzare una barca in locazione come se fosse la camera di un hotel con tutti i servizi accessori forniti da una base nautica a terra. Tale struttura si comporta come un albergo: acquisisce la prenotazione e gestisce il cliente, registra i dati personali e li condivide con la questura, incassa la tassa di soggiorno e svolge le operazioni di check in e check out. Poi fa trovare la barca pronta e completa di tutte le dotazioni, compresa la biancheria.
Una volta che la barca molla gli ormeggi, la base operativa ne monitora la rotta, offre assistenza h24 e aiuta a gestire eventuali necessità o emergenze. Il contratto tra struttura e cliente è quello di locazione e ogni barca è proposta secondo uno standard di classificazione in base alle dotazioni di bordo, come le stelle di un albergo.
Albergo Nautico Diffuso – Ecoturismo 2.0
Il cliente, che può essere anche un semplice appassionato di mare, può ingaggiare uno skipper privato e navigare liberamente sostando in baia oppure ormeggiando in altri porti per tutta la durata della vacanza.
Qualche obbligo c’è, per esempio restare nei pressi della base operativa, navigare a non oltre 3 miglia dalla costa e non fare navigazioni notturne. Ma tali limiti possono essere derogati da apposite clausole.
Per il resto tutto quello che deve fare è godersi il mare, esplorare baie e trascorrere giorni indimenticabili. Grazie alla legge sarda l’Albergo Nautico Diffuso è già operativo, anche se entrerà a pieno regime a partire dalla primavera 2023.
Albergo Nautico Diffuso – “Volano” economico
In Turchia, in Grecia e in Croazia l’Albergo Nautico Diffuso è già una realtà consolidata. Il suo successo è dovuto a una formula di vacanza che si rivolge a un turista moderno che vuole vivere in modo attivo e sostenibile il mare. Oltre naturalmente a incrementare il comparto industriale nautico, combattere l’abusivismo del settore charter e diffondere una cultura della navigazione.
Ne è convinto anche il viceministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde che afferma: “L’Albergo Nautico Diffuso consente di ampliare l’offerta turistica della Sardegna senza cementificare le coste e creare una filiera virtuosa in grado di valorizzare il territorio e le attività connesse (porti, cantieri). Dal punto di vista dei clienti, offre un modo nuovo, immersivo ed ecosostenibile di vivere la natura e il mare. Ecco perché ci siamo occupati della norma con la massima attenzione”.
Insomma se è vero che il futuro del Mediterraneo e dell’Italia è connesso alla “Blue Economy”, l’Albergo Nautico Diffuso può contribuire a rilanciare il nostro Paese.
L’auspicio è che anche altre regioni italiane seguano la scia della Sardegna: in “pole position”, si vocifera, ci sono Veneto e Puglia.
L’Albergo Nautico Diffuso in breve
- Quando si prenota una “stanza” dell’Albergo Nautico Diffuso si applica il contratto locazione senza skipper. Il cliente può scegliere di affidarsi a uno skipper trattando direttamente con lui.
- Può essere effettuato solo da aziende solide e non improvvisate: per poter aprire l’attività sono richiesti un minimo di 50 posti letto (circa 8 barche).
- Il cliente dell’albergo nautico diffuso può navigare con la barca. Ma solo a tre miglia dalla costa e non in orario notturno. Qualora avesse necessità di navigare di notte, può richiedere una deroga.
- La flotta di barche che costituisce l’Albergo Nautico Diffuso viene monitorata costantemente da una centrale operativa che fa capo all’operatore.
- La classificazione di qualità dell’Albergo Nautico Diffuso non avviene per “stelle” ma per “vele”, assegnate secondo parametri di hotellerie. Una vela = tre stelle, due vele = quattro stelle; tre vele = cinque stelle.
- L’Albergo Nautico Diffuso è già operativo, anche se entrerà a pieno regime a partire dalla primavera 2023.
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3 commenti su “Albergo Nautico Diffuso, che cos’è e come funziona davvero”
Insomma, hanno fatto la leggina a favore dei Marina privati contro il B&B gestito da tour operator e agenzie di charter…
Un’altra presa in giro… obbligo di fare solo il BB nautico con la barca… poi la tassazione sarà una sferzata, visto che si è monitorati a vista.
No grazie .
Naturalmente tutto gestito da società che mettono in locazione imbarcazioni senza dare le opportune indicazioni dove è possibile andare oppure sostare alla fonda. Il turismo selvaggio continua senza controllo in nome del Dio denaro