Vela per tutti: 4 soluzioni per semplificare la nostra barca
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Se c’è una tendenza nel mondo della nautica che più di tutte è emersa in questi anni è la cosiddetta vela per tutti, semplificazione delle imbarcazioni. Dai piloti automatici, alle vele, ai sistemi per le manovre fino ad arrivare ovviamente all’elettronica: oggi possiamo condurre la barca anche da soli o in due persone, senza per forza essere dei marinai esperti.
Ai più nostalgici questa cosa forse piacerà meno, ma in fin dei conti la vela è un ramo dell’industria nautica, e i cantieri dopo la crisi del 2009 hanno avuto l’esigenza di allargare in modo importante il pubblico per rendere la propria produzione sostenibile. Da questa esigenza nasce la progressiva semplificazione delle barche a vela, per renderle autenticamente fruibili a un pubblico più ampio.
Vela per tutti – Randa steccata o rollabile?
Partiamo dalla teoria. A livello di efficienza, se parliamo di una randa da crociera, non c’è soluzione migliore di una randa steccata full batten. Con un accorgimento fondamentale: va montata con dei carrelli a sfera di buona qualità che ci permettano di issarla e ammainarla senza fatica anche da soli. Accessoriata con lazy jack e lazy bag sarà un gioco da ragazzi movimentare la randa in pochissimi minuti.
Se invece optiamo per una randa rollabile vanno fatte delle considerazioni. Nella versione classica la superficie della randa rollabile è ridotta rispetto a quella steccata, anche oltre il 20% in meno. Cosa che penalizzerà non poco la barca in un vasto ventaglio di condizioni. Ciò significa che saremo costretti a tenere il motore più acceso di quanto si farebbe con una barca più svelta. Consumeremo quindi più carbutante e avendo un’esperienza velica meno appagante. L’alternativa è la randa avvolgibile con stecche verticali.
Questa tecnologia, in uso da tutte le velerie, consente di migliorare la forma della vela e permette di realizzarla più grande, cosa non fattibile con la randa senza stecche. Sarà comunque semplicissimo avvolgere la vela, ma quando la apriremo avremo almeno una randa con una bella forma e una superficie sufficiente per potere iniziare a far muovere la barca anche nelle brezze.
Vela per tutti – Calza o frullone?
Quella su come attrezzare il gennaker è un’altra scelta importante da fare in base alla nostra esperienza. I sistemi più all’avanguardia sono senza dubbio i frulloni, che però hanno un loro costo e prevedono che in apertura e chiusura la vela venga gestita in determinati modi per evitare malfunzionamenti.
In definitiva se vogliamo investire meno e pensiamo di essere non ancora pronti per sistemi più evoluti, la cara vecchia calza ci viene incontro e ci facilita comunque l’utilizzo del gennaker. Basterà tenere in ordine il suo circuito, lascando bene la vela al momento di chiudere la calza, e il gioco è fatto senza stress e inconvenienti. Se invece abbiamo dimestichezza con i frulloni, certamente questi sono dei sistemi che alleggeriscono la vela e ne facilitano l’utilizzo, a patto di sapere come usarli correttamente.
Vela per tutti – Drizze: mai in prestirato
Attenzione alla qualità delle nostre drizze, perché anche da loro dipenderà la facilità di navigare bene a vela. Eliminiamo le drizze in prestirato, anche su barche sotto i 10 metri la loro tenuta nel tempo è ridotta e l’allungamento sotto carico comunque importante. Il risultato sarà che se vogliamo smagrire le vele con brezza tesa non ci riusciremo, quindi avremo una barca più sbandata e scomoda. Meglio scegliere delle drizze in dyneema, anche di una qualità entry level. Avranno comunque una tenuta migliore sotto stress, consentendoci di dare la giusta forma alle vele in tutte le condizioni.
Vela per tutti – Le previsioni meteo
Infine arriviamo a un tema senza dubbio caro a tutti, il meteo. Un aspetto da curare con attenzione se vogliamo trascorrere una vacanza tranquilla in barca. Molteplici le possibilità di scelta: sono numerose le app, gratuite o a pagamento, che ci offrono un servizio meteo più o meno dettagliato da consultare. Se invece vogliamo un servizio professionale, ci si può affidare a società specializzate, sull’esempio di Meteomed, che offrono un servizio di previsioni personalizzate a vari step di pagamento. C’è anche la possibilità di ricevere anche consigli sulla rotta da tenere oltre alle condizioni meteo specifiche della zona dove navighiamo.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Coppa America: così puoi avere l’AC75 in miniatura a casa tua
Costicchia, va detto. Ma 119,99 euro sono ben spesi per il kit di costruzione dell’AC75 Emirates Team New Zealand realizzato dalla Lego in occasione della 37ma Coppa America di Barcellona. Questo set della gamma Technic è composto da 962 pezzi,
Quattro nuovi accessori per la barca che trovi ai Saloni di Cannes e Genova
Non ci saranno solo nuove barche e yacht ai prossimi saloni nautici di Cannes e Genova, ma anche tanti nuovi accessori. Tra le novità principali che presenterà ai saloni Osculati – produttore con un vastissimo catalogo di accessoristica nautica –
Il trasto randa che fa volare le superbarche
Se le barche di Coppa America volano, parte del merito è di Harken. L’azienda statunitense ha i suoi stabilimenti produttivi anche in Italia e concentra la sua progettazione e produzione nell’attrezzatura di coperta, e fornisce parte dei prodotti ai team
Tutti vogliono le vele Doyle Sails. Ecco perché
Palermo non è soltanto la terra di Checco Bruni, timoniere di Luna Rossa in Coppa America e di tanti altri grandi velisti. E non solo del Circolo della Vela Sicilia, scelto fin dal 2011 da Patrizio Bertelli come yacht club