Pesca in crociera, proviamo lo spinning per procurarci la cena

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Pesca a spinning

Dopo avervi parlato della traina in crociera, affrontiamo un’altra tecnica che potrebbe tornarci utile durante le vacanze estive, la pesca a spinning. Non si differenzia molto dalla traina, dato che è una pesca che si effettua con esche artificiali, ma saremo noi a lanciare e recuperare l’esca da un molo, una spiaggia, o da una barca ferma.

Pesca a spinning in crociera – perché funziona

Se durante la crociera in barca approdiamo su un’isola è probabile che nei mesi caldi questa sia frequentata da predatori come barracuda, lecce, occhiate, ricciole. La pesca a spinning può essere un ottimo passatempo nei giorni in cui rimaniamo in porto, o in rada, e non navighiamo. Le isole sono spot ideali perché solitamente attirano una buona quantità di predatori e di pesce foraggio, soprattutto durante la notte in prossimità dei porti, meglio ancora se in zone dove è presente la  luce artificiale.

Pesca a spinning – la preda tipica dell’estate

Se parliamo di porti, isole e spinning non vi è dubbio che una delle prede tipiche dell’estate sia il barracuda. A differenza della specie caraibica, il Barracuda Mediterraneo è di dimensione contenuta anche se può raggiungere i 10 chili di peso. In piena estate è difficile incontrare esemplari di questa stazza, ma i pesci da 1-2 chili sono possibili.

Pesca a spinning – dove praticarla

Se è consentito pescare nei dintorni dell’area portuale occorre ricercare una zona dove della luce artificiale si rifletta in acqua. I predatori saranno in agguato nella zona di confine tra la luce e il buio, ed è li che dovremo lanciare i nostri artificiali.

Pesca a spinning – le esche e l’attrezzatura

Puntando al barracuda dovremo per forza utilizzare i cosiddetti long jerk, ovvero imitazioni di pesci dalla forma molto allungata, anche più lunghi di 15 cm, particolarmente attrattivi per i barracuda. Se non ci limitiamo alla ricerca di barracuda vanno bene le esche siliconiche e i classici Jig, piccole palette ondulanti realizzate in piombo. Cme attrezzatura ci servirà una canna di azione non inferiore ai 10-30 grammi, un mulinello di taglia almeno 3500 armato con un trecciato dello 0,16 e un finale che non deve essere inferiore allo 0,35. I barracuda infatti hanno una dentatura micidiale in grado di recidere anche fili robusto.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Winch, come smontarlo e pulirlo bene senza fare danni

In caso di utilizzo intenso la pulizia dei winch andrebbe effettuata  almeno una volta l’anno, soprattutto se la nostra barca resta in mare  tutto l’anno, attaccata dalla salsedine costantemente. È importante  eseguire l’operazione con ordine, appuntandosi la sequenza delle  componenti