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Il frigorifero in barca ha dimensioni ridotte e a differenza di quelli domestici, funziona a batterie. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul frigorifero in barca, le sue dimensioni, la gestione dello spazio, come fare per il ghiaccio e altri 10 trucchi sul frigorifero in barca a vela.
Frigorifero in barca, dimensioni, spazio e poco ghiaccio
Il frigorifero di una barca a vela ha dimensioni ridotte rispetto a quelli casalinghi. Una barca a vela da crociera sui 12 metri ha tipicamente un frigorifero con capacità dai 50 litri agli 80 litri, con dimensioni interne che partono dai 40x50x35cm.
I frigo in barca a vela piu piccoli, non hanno la capacità di produrre ghiaccio o di surgelare. Sui catamarani e sulle barche da crociera più grandi, troviamo anche frigoriferi piu grandi e congelatori separati. Prima di imbarcarsi e fare canbusa chiedere sempre allo skipper le dimensioni del frigorifero.
Ghiaccio e surgelati, un lusso nel frigorifero si bordo
Il frigo in barca a vela, come abbiamo detto, non produce ghiaccio, almeno, la maggior parte dei frigoriferi di barche dai 10-14 metri, a volte ha un reparto ghiaccio, molto piccolo e poco potente. Il ghiaccio a bordo di una piccola barca a vela è dunque un lusso, perchè produrlo e mantenerlo richiede molta energia. Salvo eccezioni dunque, i surgelati, ghiaccioli, gelati, sono prodotti da non imbarcare nel frigorifero in barca. Nessun problema su barche grandi o catamarani, dove un secondo apparecchio congelatore dedicato è spesso presente.
Frigorifero in barca a pozzetto
Il frigorifero a pozzetto si usa in molte barche a vela, si carica dall’alto, e presenta molti vantaggi da un punto di vista energetico. Tuttavia il frigo a pozzetto delle barche a vela è più scomodo da gestire: gli oggetti pesanti, come acqua, lattine, vanno tenuti in fondo, altrimenti schiaccerebbero quelli sottostanti, e per recuperarli, occorre svuotare gli alimenti che stanno sopra.
Il frigorifero in barca consuma molto le batterie
Il frigorifero in barca cosuma dai 60watt ai 120watt. Il frigo a bordo è alimentato dalle batterie servizi a 12volt (o 24volt) con un assorbimento che va dai 6 ai 10 ampere. Il frigo a bordo è dunque tra gli accessori più energivori.
Lo skipper puo aver necessitá di spegnere o ridurre la potenza del frigorifero, e riattivarlo quando si accende il motore. I frigoriferi marino di bordo di nuova generazione, riducono la loro potenza automaticamente quando rileva le batterie quasi scariche.
Frigorifero in barca, 5 trucchi per mantenere il freddo e non consumare la batteria
Frigo in barca e batteria. Il frigo a bordo va acceso a piena potenza all’ormeggio per generare una riserva di freddo, ma quando si è collegati alla 220V bisogna ricordarsi di accendere anche il caricabatterie perché il frigo della barca a vela lavora a 12V.
Frigo in barca, meglio pieno. Un frigo pieno di bottiglie d’acqua o alimenti freschi, manterrà il freddo ad ogni apertura, mentre un frigo vuoto, ad ogni apertura si riempirà di aria calda, consumando di piu. Il frigo delle barche a noleggio viene consegnato vuoto ma è bene chiedere alla agenzia di charter o lo skipper di farvelo trovare acceso con 4 bottiglie d acqua o delle lattine dentro, per creare una riserva di freddo.
Temperatura del frigo in barca. Nei primi giorni di crociera, tenete il frigo a 4° Celsius. Consumati gli alimenti più delicati da conservare, si può alzare il termostato a 8 gradi per risparmiare molta batteria. Un piccolo termometro aiuta a monitorare la effettiva temperatura dei cibi, anche quando il frigo è spento e dunque il suo sensore non è acceso.
Frigorifero in barca… a motore. Quando si accende il motore della barca a vela, è il momento di riattivare il frigorifero a bordo a piena potenza, approfittando dell’energia generata dall’alternatore, e abbassando il termostato del frigorifero per creare una nuova riserca di freddo.
Trovate il motore del frigo in barca: Alcuni frigoriferi in barca a vela hanno il compressore e radiatore separato dal pozzetto, spesso si trova in un portello sotto la cucina a gas, o dietro a griglie di areazione. Scoprite dove si trova per lasciarlo libero da oggetto che possano ridurne la ventilazione, aumentandone i consumi.
Frigorifero in barca, 5 trucchi per gestire lo spazio e avere ghiaccio senza congelatore
Alimenti da caricare in ordine inverso. Per non dover togliere gli alimenti che non dovete usare subito per recuperare quelli sul fondo…
Frigo in barca con poco spazio. Eliminando gli imballaggi e organizzando i pasti per consumare prima gli alimenti con maggior volume, come buste di insalata, melone/anguria, mozzarelle si risolvono i problemi di spazio nel frigo a bordo.
Condensa e brina nel frigo in barca. Il frigorifero della barca si riempe facilmente di condensa, acqua, brina e ghiaccio. Sbrinate il frigo di bordo frequentemente.
Disinfettare il frigo in barca da crociera. Il frigo si pulisce con bicarbonato e si può disinfettare con prodotti igienizzanti per alimenti non invasivi.
Ghiaccio in barca senza congelatore? Molti supermercati vendono buste di ghiaccio pronte. Per l’ infermeria è bene attrezzarsi con buste di ghiaccio istantaneo. Se proprio non trovate ghiaccio, è usanza aiutarsi tra velisti, e scambiare due birre per qualche cubetto di ghiaccio prodotto su catamarani o barche dotate di congelatore.
Luigi Gallerani
2 commenti su “Frigorifero in barca, 10 trucchi per ottimizzare spazio, freddo e ghiaccio”
Meglio frigo a cassetti e metterci mattonelle refrigeranti e riempirlo di lattine, vaschette di affettati e formaggi stagionati, contenitori tapperwer per le insalate ed un paio di bottiglie di prosecco. Se non potete fare a meno del ghiaccio, i cubetti finti sono ideali in barca. Se non c’è la ghiacciaia, una da campeggio con ghiaccio secco istantaneo va benissimo per il pescato del giorno.
Prima regola, fare cambusa come Nettuno comanda:
Scatolame, conserve, pancarrè e krakers, precotti e salamini sottovuoto, monoporzioni per la colazione, latte condensato e in polvere. Per il mal di mare, evitare succhi di frutta, pomodoro e latticini freschi che fanno acidità. Frutta e verdura di stagione si tengono appesi nelle reti e approvvigionati freschi ogni volta che scendiamo a terra. Niente superalcolici a parte le acquaviti “per uso medicale” (brandy, rhum o anisetta)