Imoca 60, arrivano i mostri! Ecco come saranno le nuove barche
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La classe Imoca 60 si prepara ad affrontare il Vendée Globe 2024 e sono tanti i vari che si stanno susseguendo, settimana dopo settimana, soprattutto a Lorient.
In acqua, tra i nuovi Imoca 60 varati da poco, ci sono la nuova PRB di Kevin Escoffier , poi in rapida successione sono arrivati VandB di Maxime Sorel, Charal 2 di Jérémie Beyou, Malizia Sea Explorer di Boris Hermann, nonché la nuova Initiative Coeur di Samantah Davies. I vari dei nuovi Imoca 60 non sono finiti qui, in arrivo c’è anche l’attesissima Apivia 2 di Charlie Dalin, attualmente forse lo skipper più forte della flotta.
Imoca 60 – le nuove tendenze progettuali
I nuovi Imoca, chi più, chi meno, mostrano dei foil letteralmente enormi. Tuttavia, grandezza a parte, si notano delle differenze. Se molti skipper hanno scelto foil a L dall’angolo morbido, l’inglese Samantah Davies ha puntato su un’opzione diversa, almeno in questa fase.
Initiative Coeur mostra infatti dei foil a C, o comunque non propriamente a L, che ricordano quelli dell’ultima Hugo boss. Il perché di questa scelta potrebbe risiedere nella possibilità di ritrarre le appendici in condizioni meteo molto difficili.
Scelte diverse invece per gli altri Imoca 60, che mostrano dei foil a L, con spigolo morbido, ma c’è da vedere se in futuro non verranno fatte scelte diverse. I foil a L però non possono essere ritirati completamente in caso di maltempo. Offrono però più spinta verticale e raddrizzamento.
Imoca 60 – una questione di prue
Dove sembra esserci la novità più grande è a prua. Quasi tutti hanno sposato la “tendenza Manuard”, che si era vista allo scorso Vendée Globe con la vecchia Occitaine (adesso di Louis Burton). La curva immersa dello scafo non è quasi completamente piatta come in passato, ma si arrotonda e risale verso prua. Le nuove prue degli Imoca 60 sono veramente alte sull’acqua, almeno in certe andature. Se questo di bolina farà diminuire le performance, che con meno lunghezza al galleggiamento vengono penalizzate in certe condizioni, in poppa da un vantaggio.
Il tallone d’Achille dei vecchi Imoca 60 erano le ingavonate di prua. Le barche passavano da 25-30 nodi a 10, con rischi enormi per l’attrezzatura e l’albero. Con la prua alta queste brusche frenate saranno più rare, la barca tenderà a non immergere il “naso” o a farlo meno. La scelta sembra essere simile quasi su tutte le nuove barche, meno evidente su quella di Maxime Sorel e su PRB, ma comunque la tendenza è netta.
L’esordio dei nuovi Imoca 60 sarà alla Route du Rhum che partirà il 6 novembre da Saint Malo, anche se in questa prima regata è possibile che i nuovi progetti saranno ancora in fase di rodaggio e non al massimo del loro potenziale.
Mauro Giuffrè
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