L’EcoRacer 769 è la prima barca (7m) riciclabile al mondo. TEST
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Il Lago di Garda ci ha accolto per la prova dell’EcoRacer 769, progetto di Matteo Polli per la start up Northern Light Composites, in una delle sue tipiche giornate estive: sole e una graziosa Ora, il vento termico da sud tipico del Lago, intorno agli 8 nodi, che ci ha permesso di testare questa sport boat in condizioni molto interessanti.
EcoRacer 769 – Test Video
EcoRacer 769 – Progetto
L’EcoRacer 769, una barca sportiva di 7 metri e 69, che quest’anno ha vinto il Campionato Italiano Minialtura, è costruita con materiali alternativi come le resine termo plastiche e la fibra di lino, che rendono la barca riciclabile a fine vita, un unicum nel panorama attuale della nautica. Il progetto della barca è di Matteo Polli, il mago delle regate ORC, che ha realizzato delle linee accattivanti e moderne, e una carena pensata per competere nei circuiti dei mini altura o in Open.
Oltre alla visione di Polli c’è l’intenzione dei fondatori di Northern Lights Composites, di volere realizzare qualcosa di veramente innovativo. E poi c’è anche lo zampino di due “guru” della nostra vela. Uno è Dede De Luca, che ha curato il programma vele firmato One Sails con le membrane 4T Forte riciclabili. L’altro è Roberto Spata che si è occupato della messa a punto e del piano di coperta.
EcoRacer 769 – Estetica
Dal punto di vista del look la barca si caratterizza per una prua dai volumi particolari: come visto su barche come il Maxi 72 Cannonbal o il Fast 40 Ran VII, oltre che su alcuni Imoca 60, il ponte nella parte anteriore è svasato, una scelta fatta per ragioni di profilo aerodinamico delle forme, oltre che di natura stilistica.
Nella parte più bassa della prua, che ha comunque entrate fini, inizia un redan che prosegue verso poppa e si congiunge con la linea della coperta, poco prima del baglio massimo. Uno spigolo che devia il flusso dell’acqua e tiene il ponte più asciutto, diminuendo anche gli eventuali ingavonamenti. A poppa la barca ha un ginocchio abbastanza morbido e alto sull’acqua, che si immerge a barca sbandata, tipico dei progetti ORC firmati Matteo Polli.
EcoRacer 769 – Prestazioni
Saliamo a bordo e capiamo subito che i movimenti vanno calibrati a passo leggero perché la barca sente ogni spostamento di peso. Ed è proprio il movimento dell’equipaggio con i pesi, sempre dinamico, la chiave per condurre al meglio l’EcoRacer. Di bolina con poco vento il peso si concentra a mezza nave, con l’equipaggio più o meno sopravvento in base all’intensità dell’aria. Da 8 nodi, 2 o 3 delle 4 persone d’equipaggio vanno a “schiacciare” in falchetta, sotto quest’intensità si sposta qualche peso verso il centro barca.
Con vento tra i 7 e gli 8 la velocità oscilla tra i 5.3 e i 6 nodi, a seconda se si navighi in modalità alta, molto orzati, o bassa, la barca comunque non fa fatica a mantenere un angolo inferiore ai 45 gradi di reale intorno ai 5,5 nodi di velocità.
Mauro Giuffrè
EcoRacer 769 – I numeri
Lungh.: 7,69 m
Baglio max.: 2,80 m
Disloc.: 1.100 kg
Pesc. chiglia: 1,80 m
Sup. vel. bolina: 42 mq
Sup. vel. gennaker: 100 mq
Motore: elettrico 2.6 hp
Rating ORC: 615
Progettista: Matteo Polli
Strutture: Alessandro Pera, Mattia Sconocchia
Costruzione: Northern Light Composites
Prezzo: a partire da 70.000+IVA
www.northernlightscomposites.com
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