Ancorare in rada: cosa sono (e a cosa servono) il salmone e il grippiale
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In estate ancorare in rada è sempre un tema critico. Soprattutto in baie affollate e poco protette dal punto di vista del vento e del mare.
Ancorare in rada con salmone e grippiale
Esistono due accessori che, se sapete come e soprattutto quando utilizzarli, possono esservi di grande aiuto quando si tratta di ancorare in rada. Il salmone e il grippiale. Vediamo come funzionano, quando utilizzarli, come realizzarli.
Ancorare in rada – Quando usare il salmone
Il salmone è un peso che viene filato lungo la linea di ancoraggio, alla ricerca di una maggiore capacità di ammortizzamento della linea e di un miglioramento dell’angolo di lavoro dell’ancora. L’analisi numerica della catenaria, qui sotto, permette di fare alcune considerazioni di base:
a) In termini di ammortizzamento e miglioramento dell’angolo catena/ancora, l’aggiunta di un salmone può essere replicata da un aumento della lunghezza della linea d’ancoraggio, ottenendo risultati praticamente identici. Per esempio: profondità totale 5m, 25m di catena da 10 mm vengono sollevati applicando una trazione orizzontale di 123 kg. Aggiungendo un peso di 15 kg a metà catena, la forza per sollevare tutta la catena sale a 153 kg. Gli stessi 153 kg possono essere ottenuti filando 28 m di catena. Il salmone può essere utile quando si vuole aumentare la tenuta ma non c’è la possibilità di aumentare la lunghezza del calumo: l’ancoraggio “cime a terra”, è un caso classico.
b) Se si vuole massimizzare l’effetto sull’angolo di tiro della catena sull’ancora, il salmone deve essere posizionato quanto più vicino all’ancora. Utilizzando lo stesso esempio precedente, posizionando i 15 kg in corrispondenza dell’ancora la forza necessaria a sollevare la catena diventa pari a 184 kg; gli stessi 184 kg sono ottenibili filando poco più di 30 m di catena: il salmone permette una riduzione sensibile della lunghezza di catena necessaria.
c) Per avere un qualche effetto apprezzabile sulla catenaria, il salmone deve essere relativamente pesante: utilizzare un peso di qualche chilo su una barca di 10-12m è quasi irrilevante. Se se ne prevede l’utilizzo, ancora prima di ancorare in rada, bisogna fare qualche considerazione sulla praticità di portarsi dietro un blocco da 10-20kg.
d) Finito di ancorare in rada, il salmone può essere utile in condizioni tranquille per ridurre il movimento della barca attorno all’ancora; in tal caso anche un salmone leggero può essere efficace. A che distanza posizionarlo? Teoricamemte, il migliore effetto sull’angolo di tiro della catena sull’ancora lo si ottiene mettendolo attaccato a quest’ultima; siccome le ancore tendono ad affondare notevolmente nel fondale è meglio tenerlo a uno o due metri di distanza. Il vantaggio del salmone è che puo’ essere calato lungo la catena in qualsiasi momento, anche ad ancoraggio già eseguito, il che offre una certa flessibilità d’utilizzo.
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Ancorare in rada – Quando usare il grippiale
a) Caso “classico”, il grippiale viene attaccato ad un galleggiante con una cima lunga quanto la profondità. Sistema possibile solo in zone senza escursione di marea: indica la posizione dell’ancora, ma esiste il rischio che una barca ci passi vicino con l’elica o che magari qualcuno lo confonda con un gavitello.
b) Nelle zone a marea, si può interporre un peso che cerchi di trattenere il galleggiante sulla verticale dell’ancora. Se vi è solo marea funziona (con i limiti del caso a), se vi è un po’ di corrente il galleggiante viene spostato fino a svolgere tutta la cima filata, se piccolo spesso scompare sott’acqua.
c) Boe specifiche con sistemi di avvolgimento: valgono le stesse considerazioni del punto precedente.
d) La cima del grippiale viene riportata in barca: si perde l’indicazione della posizione dell’ancora, ma non c’è rischio che qualcun altro rovini il nostro ancoraggio; il problema sorge in zone con vento variabile o a corrente alternativa in quanto la cima e la catena tendono ad attorcigliarsi, alla fine la cima va in tensione e rischia di spedare l’ancora.
e) Sistema simile al precedente, ma con una serie di galleggianti che tengono la cima separata dal calumo: è il sistema più polivalente.
f) “Grippialino” altrettanto valido, la cima è relativamente corta, con un piccolo galleggiante: presuppone la possibilità di potersi immergere per andare a fissare una cima. In tutti i casi, si tenga presente che per sbloccare un’ancora incastrata può essere necessario esercitare una tensione significativa, quindi non lesinare con il diametro della cima del grippiale; fra l’altro, dovendo spesso ricorrere al tender, anche le mani ringrazieranno del poter maneggiare magari 10-12mm di cima piuttosto che un sagolino da 4mm.
In conclusione, salmone e grippiale sono due ottimi alleati quando si tratta di ancorare in rada. Anche perché potete facilmente realizzarveli da soli. Buone vacanze in barca, lontano dai porti e immersi nella natura!
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