A volte si pensa che andare in barca a vela sia soltanto una cosa da marinai esperti, in realtà per fare un vacanza in barca, prendendo alcuni accorgimenti su attrezzatura e strumentazione, si può anche non essere dei super velisti e divertirsi comunque in sicurezza, navigando anche bene. Vi avevamo parlato dei circuiti dei terzaroli e delle scelte che si possono prendere per le vele di prua ma ci sono molte altre soluzioni che si possono prendere per avere una barca facile da condurre ed efficiente. Andiamo a vedere quali.
ELETTRONICA
Sul capitolo elettronica possiamo sbizzarrirci, sarà solo una questione di budget per decidere con cosa accessoriare la barca. Il consiglio è quello di andare sul monomarca per tutta la strumentazione, così da essere certi al 100% che tutti gli strumenti siano integrati tra loro, dal GPS cartografico alla stazione del vento. I plotter moderni offrono un livello di definizione e risoluzione delle mappe che ci consente un’esperienza di navigazione precisa e alla portata di tutti. Ormai praticamente tutte le case produttrici hanno dotato i propri strumenti di applicazioni per potere ripetere i numeri e la cartografia anche in supporti mobili come i tablet, cosi da potere avere i dati di navigazione della barca sempre con noi, anche se ci troviamo in cabina a riposare e non siamo vicino allo schermo del plotter.
RANDA STECCATA O ROLLABILE?
Partiamo dalla teoria. A livello di efficienza, se parliamo di una randa da crociera, non c’è soluzione migliore di una randa steccata full batten. Con un accorgimento fondamentale: va montata con dei carrelli a sfera di buona qualità che ci permettano di issarla e ammainarla senza fatica anche da soli. Accessoriata con lazy jack e lazy bag sarà un gioco da ragazzi movimentare la randa in pochissimi minuti.
Se invece optiamo per una randa rollabile vanno fatte delle considerazioni. Nella versione classica la superficie della randa rollabile è notevolmente ridotta rispetto a quella steccata, anche oltre il 20% in meno, cosa che penalizzerà non poco la barca in un vasto ventaglio di condizioni. Ciò significa che saremo costretti a tenere il motore più acceso di quanto si farebbe con una barca più svelta, consumando quindi più carbutante e avendo un’esperienza velica meno appagante. L’alternativa è la randa avvolgibile con stecche verticali.
Questa tecnologia, in uso da tutte le velerie, consente di migliorare la forma della vela e permette di realizzarla più grande, cosa non fattibile con la randa senza stecche. Sarà comunque semplicissimo avvolgere la vela, ma quando la apriremo avremo almeno una randa con una bella forma e una superficie sufficiente per potere iniziare a far muovere la barca anche nelle brezze.
CALZA O FRULLONE PER IL GENNAKER?
Quella su come attrezzare il gennaker è un’altra scelta importante da fare in base alla nostra esperienza. I sistemi più all’avanguardia sono senza dubbio i frulloni, che però hanno un loro costo e prevedono che in apertura e chiusura la vela venga gestita in determinati modi per evitare malfunzionamenti. In definitiva se vogliamo investire meno e pensiamo di essere non ancora pronti per sistemi più evoluti, la cara vecchia calza ci viene incontro e ci facilita comunque l’utilizzo del gennaker. Basterà tenere in ordine il suo circuito, lascando bene la vela al momento di chiudere la calza, e il gioco è fatto senza stress e inconvenienti. Se invece abbiamo dimestichezza con i frulloni, certamente questi sono dei sistemi che alleggeriscono la vela e ne facilitano l’utilizzo, a patto di sapere come usarli correttamente.
DRIZZE: MAI IN PRESTIRATO
Attenzione alla qualità delle nostre drizze, perché anche da loro dipenderà la facilità di navigare bene a vela. Eliminiamo le drizze in prestirato, anche su barche sotto i 10 metri la loro tenuta nel tempo è ridotta e l’allungamento sotto carico comunque importante. Il risultato sarà che se vogliamo smagrire le vele con brezza tesa non ci riusciremo, quindi avremo una barca più sbandata e scomoda. Meglio scegliere delle drizze in dyneema, anche di una qualità entry level, che avranno comunque una tenuta migliore sotto stress, consentendoci di dare la giusta forma alle vele in tutte le condizioni.
LE PREVISIONI METEO
Infine arriviamo a un tema senza dubbio caro a tutti, il meteo. Un aspetto da curare con attenzione se vogliamo trascorrere una vacanza tranquilla in barca.
Molteplici le possibilità di scelta: sono numerose le app, gratuite o a pagamento, che ci offrono un servizio meteo più o meno dettagliato da consultare. Se invece vogliamo un servizio professionale, ci si può affidare a società specializzate, sull’esempio di Meteomed, che offrono un servizio di previsioni personalizzate a vari step di pagamento, con la possibilità di ricevere anche consigli sulla rotta da tenere oltre alle condizioni meteo specifiche della zona dove navighiamo.
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