151 Miglia Trofeo Cetilar: il racconto “on board” della regata e tutti i vincitori

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È stata ancora una volta una 151 Miglia Trofeo Cetilar ricca di emozioni e con qualche sorpresa in classifica, una regata che si conferma mai banale oltre che una delle più affollate prove che si corrano in Mediterraneo.

Il Maxi di 100’ Arca SGR del Fast and Furio Sailing Team (skipper Furio Benussi) e il Grand Soleil 40 Keonda III di Giovanni Melioli sono i due vincitori della 151 Miglia-Trofeo Cetilar 2022.

Il maxi 100 ARCA

Primo sul traguardo dopo 18 ore, 40 minuti e 45 secondi di navigazione, lo scafo triestino Arca SGR (alla tattica Lorenzo Bressani) si è aggiudicato il Trofeo Challenge riservato al vincitore in tempo reale (si tratta di un bis dopo il successo dell’anno scorso), oltre al premio per il miglior Maxi del Gruppo IRC Over 60 davanti a Oscar3 e Durlindana3. Il Grand Soleil 40 (progetto di Paperini) ligure Keonda III si è invece portato a casa il secondo Trofeo Challenge, assegnato al primo classificato Overall del raggruppamento ORC International, dopo aver condotto una regata praticamente perfetta, e soprattutto molto difficile da interpretare tatticamente.

I vincitori di classe di questa 151 Miglia 2022 sono invece Lunatika di Guido Barone (IRC Overall e IRC C), Rafale di Henri De Bokay (IRC A), Orizzonte di Paolo Bertazzoni (IRC B), Vulcano 2 di Giuseppe Morani (IRC D),  Paolissima di Gianluca Poli (ORC A-GC1), Keonda (ORC B), Melagodo di Lorenzo Marinelli (ORC C), Melania, Elan 333 di Bergamasco/Ciavatta (ORC D), Audace di Giuseppe Agliardi (ORC x 2), Ultravox (ORC DH), Four Winds (IOR Legend) e Pierrot Lunaire (GC2). 

Le classifiche complete sul sito della regata all’indirizzo www.151miglia.it

IL RACCONTO DELLA 151 MIGLIA 2022

Il nostro Mauro Giuffrè ha fatto la regata a bordo del Comet 45 Voscià di Aldo Resnati, ecco la sua cronaca con il racconto on board.

A bordo del Comet 45 Voscià

Con il Comet 45 Voscià abbiamo chiuso la regata in 30 ore, 42 minuti e 40 secondi, in 47ma posizione sulle 158 barche del gruppo Orc. Se la classifica non ci sorride troppo, la regata è stata bella e forse anche più complessa del solito, con due transizioni interessanti dà giocare e un vento a tratti nervoso che ci ha obbligati a una notte di grande lavoro. La partenza è avvenuta in regime di brezza, un ovest-nordovest molto leggero, che ci ha accompagnati nel “valzer” di boe tra Livorno e Marina di Pisa, abbandonando la flotta poco dopo, come previsto dai modelli meteo. A questo punto è iniziata la prima transizione: la brezza ha ruotato gradualmente in senso orario, fino a posizionarsi a sudest, poi a sud. È stato quindi il momento di strambare e iniziare a fare rotta verso la Giraglia. Inizialmente a pochi nodi di velocità, poi all’altezza della Gorgona il vento ha rinforzato come previsto intorno ai 15 nodi. Da quel momento in poi una fase difficile, con molte variazioni di intensità del vento che ci hanno obbligati a numerosi cambi di vele di prua per adattare le configurazione della barca alle condizioni.

Il passaggio in Giraglia intorno alle 4 del mattino è stato “fresco”, con circa 25 nodi di vento, poi bolinone verso l’Elba dove spesso si decide questa regata. Sotto l’isola la seconda fase strategica decisiva. Il vento ha prima mollato completamente per alcune ore, per poi rientrare prima da est e poi quasi da sud. L’avvicinamento verso le Formiche di Grosseto è avvenuto in questa fase, che probabilmente ha avuto un peso importante nell’evoluzione delle classifiche. Il passaggio al Gate nel tardo pomeriggio nel secondo giorno di regata e poi il bordo finale, sotto spinnaker,verso Punta Ala hanno chiuso una regata che si è confermata ricca di emozioni.

C’è anche spazio per un “giallo” che riguarda il sistema di compensi usato per stilare le classifiche. Con il comunicato del 30 maggio  del Comitato Organizzatore viene informata la flotta che la regata per le barche ORC si sarebbe corsa con il sistema “ALL PURPOSE PCS”, dove PCS sta per Performance Curve Scoring. Si tratta di un sistema che solitamente si usa per le prove tra le boe, e che prevede che una barca abbia un rating per ogni intensità di vento. Un sistema che tra le boe cerca di rispecchiare il più possibile le differenze di performance tra le barche al variare delle condizioni. Gli organizzatori rilevano l’intensità media di vento sul campo e decidono di utilizzare, per esempio, i rating per l’intensità di 8 nodi. Fin quando lo si usa tra le boe può funzionare bene, più difficile in altura.

Per la 151 Miglia 2022 sono stati usati i compensi per i 6 nodi di vento. Lungo il percorso però ce ne sono stati anche 25, e 15 fissi per molte ore. Di fatto i 6 nodi erano un’indicazione poco precisa, ma è il sistema PCS che male si adatta all’altura. Se fosse stato usato un vento intorno agli 8 o 9 nodi le classifiche in tempo compensato sarebbero state radicalmente diverse, da ciò ne è derivata qualche inevitabile polemica, sulla quale organizzatori e ORC dovranno certamente riflettere.

Mauro Giuffrè


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