Otto luoghi “fuori dal coro” lontani dalla pazza folla da esplorare in barca
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Itinerari di una settimana in barca in luoghi insoliti, anni luce dal turismo di massa, partendo da località raggiungibili con voli low-cost. Sono le “Esplorazioni a Vela” che l’esperto skipper Alex Mazzetti ha scelto per voi e che vi sveliamo in due puntate. Andiamo alla scoperta di arcipelaghi incontaminati nei mari del nord e città marinare. Dove tutti vorremmo navigare una volta nella vita.
Otto luoghi fuori dal coro da esplorare in barca a vela
Non sono uno skipper professionista. Per campare sono dipendente di un’azienda di informatica: stipendio, tredicesima, ferie “comandate”. Le mie ferie estive consistevano nel fare l’istruttore e lo skipper per varie associazioni veliche nei mari più gettonati: Sardegna, Eolie, Baleari, Croazia, Grecia. Dopo anni e anni di skipperaggio ripetitivo, mi sono detto: cambiamo un po’, proviamo a esplorare mari meno stereotipati…
È nato così il mio concetto di “Esplorazioni a Vela”: navigazioni di una settimana, noleggiando la barca in mari adatti sia ai neofiti che agli esperti, in località raggiungibili da voli low-cost. Usando la barca come se fosse un “camper” noleggiato in loco, è possibile abbinare la visita ai centri storici delle città di mare, con la navigazione a vela negli arcipelaghi più selvaggi. È una forma di “escursionismo responsabile”, consapevole e rispettoso dell’ambiente e delle culture locali. L’aspetto più intrigante è che le località sono nuove anche per lo skipper, quindi la veleggiata assume un connotato avventuroso ed esplorativo, niente a che vedere con le crociere in cui lo skipper fa la guida turistica, sbadigliando davanti a Facebook, mentre gli altri sono eccitati a farsi i selfie in barca. In due puntate, vi svelo i mari che ho esplorato negli ultimi 10 anni.
ISOLE LOFOTEN • NORVEGIA
Il sole si abbassa ed il randista mi dice “ci facciamo un aperitivo e poi buttiamo la pasta?”, guardo l’orologio e scopro che sono le tre di notte.
Dove siamo? Alle Isole Lofoten. Qui a luglio il sole non tramonta mai, puoi fare la navigazione notturna alla luce del sole. Le Isole Lofoten sono alla latitudine di 68°N, ma grazie alla Corrente del Golfo, il clima non è proibitivo ed a luglio la temperatura media va dai 12 ai 15 gradi.
La più antica cittadina del circolo polare artico è Svolvær, fondata dai Vichinghi e scoperta dai Veneziani nel XIV secolo, che portarono in Italia la pratica di lavorazione dello stoccafisso (stock fish). Navigando nell’arcipelago ti puoi imbattere in minuscoli villaggi di pescatori nascosti fra i piccoli fiordi con casette gialle e rosse e i pontili in legno. Da non perdere un ormeggio in fondo al fiordo Trollfjord, un lungo canale fra alte montagne che si specchiano nell’acqua immobile.
Dove noleggiare la barca: Svolvær, www.boreal-yachting.com
Itinerario di una settimana: Trollfjord, Henningsvær, Nusfjord, Reine, “Å” (il paese col nome più corto del mondo!)
Perché andarci: Per strambare sotto il sole di mezzanotte.
Curiosità: Dopo lo sbarco, concedetevi un pomeriggio di arrampicata sulla rocca “Capra”, da cui si vede tutto l’arcipelago; l’attrezzatura vi verrà fornita dalle guide alpine in loco.
ISOLA DI JERSEY • CHANNEL ISLANDS
Navigare nelle Channel Islands è un casino… barche insolite che si appoggiano sul fondo, porti che in bassa marea diventano ruscelli, rotta deviata dalle correnti di marea.
Per approdare all’Isola di Jersey (nel Canale della Manica) non serve un porto, ma basta aspettare la bassa marea e far appoggiare la barca sul fondo del mare per scendere a piedi. Il problema è capire gli orari della marea, perché qui parti da un’isola francese, passi in un’isola inglese ed arrivi in un’altra isola di nuovo francese, il tutto con fusi orari diversi e tabelle di marea con notazioni differenti fra francese e inglese. Poi c’è il fascino di entrare in uno Stato che non è né una Repubblica né una Monarchia ma un “Baliato”, l’antica forma di governo feudale di Guernsey.
Se bordeggiando in mare aperto vedete un piccolo grappolo di casette colorate che sembrano galleggiare, è l’incredibile isolotto di Marmotier, che in alta marea viene sommerso, lasciando emergere solo le case. Ma il pezzo forte è Saint-Malo (Francia), città-fortezza di vocazione marinara, terra antica mai domata fino in fondo. Da qui è possibile noleggiare biciclette e pedalare fino all’Abbazia di Mont St. Michel.
Dove noleggiare la barca: Saint-Malo, www.saint-malo-sailing.com
Itinerario di una settimana: Chausey, Jersey, Sark, Guernsey.
Perché andarci: per toccare con mano il fondo con la bassa marea
Curiosità: prova a usare la pompetta del WC mentre la barca è in secca nella bassa marea…
ISOLE CIES • GALIZIA
“Le isole degli Dei”, così i Romani definirono le Isole Cíes in Galizia (Spagna), oggi sono un paradiso per gli amanti del mare e dell’eco-escursionismo. Niente a che fare con gli stereotipi della Spagna, qui non c’è il flamenco Andaluso, né la movida delle Canarie o la frenesia delle Baleari. Il Parco Nazionale delle Isole Atlantiche offre scenari incontaminati, tanto che il giornale britannico The Guardian ha definito Praias das Rodas la più bella spiaggia del mondo.
Navigare in Galizia è una sorpresa: dopo aver fatto il bagno in una calda spiaggia selvaggia siamo stati avvolti da una fitta nebbia e la navigazione si è trasformata in un’adrenalinica esperienza a suon di corno da nebbia. D’obbligo ormeggiare una notte a Pontevedra, la città che vanta i maggiori premi per la qualità della vita, l’eccellenza urbana e le immense aree pedonali.
Dove noleggiare la barca: Vigo, www.sailway.es
Itinerario di una settimana: Bayona, Islas Cíes, O Grove, Illote Guidoiro Areoso, Illa de Ons, Combarro, Pontevedra.
Perché andarci: per veleggiare in sicurezza affacciati al grande Atlantico.
Curiosità: la Galizia affonda le origini al tempo dei Celti, a Combarro sembra di essere in Irlanda.
ISOLE FÆR ØER • DANIMARCA
Sono il segreto nascosto dalla geografia. Le Fær Øer sono un arcipelago di 18 isole con pochi abitanti, tante pecore e un’infinità di uccelli marini. Si trovano al centro del triangolo Islanda-Norvegia-Scozia, ai bordi dell’Europa che conta. Veleggiare alle Fær Øer offre spettacolari scogliere a picco con cascate roboanti, per poi approdare in improbabili porticcioli sperduti nel verde.
Passeggiando fra le innocenti casette rosse di legno con il tetto in erba, scopri che in realtà sono la sede del Parlamento e del Ministero delle Finanze. Il Lago Sørvágsvatn è una delle illusioni ottiche più incredibili create da Madre Natura: sembra volare sul mare. Abbiamo noleggiato una barca stranissima, costruita artigianalmente in acciaio, da noi soprannominata “il carrarmato”.
Dove noleggiare la barca: Tórshavn, www.enniway.com
Itinerario di una settimana: Nólsoy, Drangarnir, Gásadalur, Vestmanna, Eiði, Fuglafjørður, Klaksvík.
Perché andarci: per navigare fra i Trolls.
Curiosità: davanti al porto di Klaksvík si svolge un festival di musica rock di fama mondiale (Summarfestivalur).
ESTONIA E FINLANDIA
Il Golfo di Finlandia assomiglia vagamente al nostro Adriatico: stretto e lungo con una storica città in fondo, Venezia per noi e San Pietroburgo per loro. Il suo punto più stretto è 45 miglia, l’ideale per una bella traversata di una giornata.
Parti da Tallinn (Estonia) e dopo 10 ore di tranquilla veleggiata ti imbatti nella maestosità di Helsinki (Finlandia) ed attracchi davanti alla Cattedrale Luterana in stile neoclassico. Freddo? Neanche per sogno: il clima in Estonia ad agosto è come da noi ad aprile, con media sui 20 °C. L’arcipelago finlandese Porkkala è formato da migliaia di isolette e la carta nautica sembra più una spaghettata che una mappa.
Quando il mare vi sembra aperto, i bassi fondali vi costringeranno a seguire dei tracciati ben precisi, segnalati da dromi di allineamento. Alcuni porticcioli sono nascosti nei meandri di sperdute isolette e per raggiungerli devi navigare in stretti canali in mezzo all’erba. Le isole estoni invece sono un’altra storia: a Naissaar c’è un bar ricavato da un ex-deposito di mine del periodo sovietico ed oggi gli sgabelli del bar sono mine disinnescate. Ah dimenticavo, riservatevi una serata per tuffarvi nell’eccitante vita notturna delle discoteche di Tallinn.
Dove noleggiare la barca: Tallinn (Old-City Marina), www.sailing.ee
Itinerario di una settimana: Prangli, Eteläsatama (Helsinki), Porkalafjärden, Inkoo, Elisaari, Naissaar.
Perché andarci: per ormeggiare sotto “ar Cupolone”, non quello di Roma, ma quelli di Helsinki.
Curiosità: lassù tutti ormeggiano prua alla banchina, non per motivi tecnici, ma per maggiore privacy durante la cena in pozzetto.
ISOLE EBRIDI • SCOZIA
L’arcipelago delle Ebridi in Scozia è considerato una delle zone di navigazione più belle del mondo. La pletora di isole assicura ridossi e piacevoli veleggiate sfruttando le correnti di marea.
I castelli di Caledonia sono i principali protagonisti di queste isole: Duart, Stalker, Glengorm, Gylen. Ma attenzione: niente pontile in questi castelli, devi ancorare e raggiungere il castello col tender (portatevi una sassola per togliere l’acqua piovana dal tender). La città principale è Oban, che merita una visita anche per la famosa distilleria di whisky.
Il paesaggio è tendenzialmente verde con casette grigie, tranne Tobermory, che è un ridente paesino di pescatori, pittoresco, allegro e colorato. E’ una specie di paese dei balocchi, infatti è teatro della più popolare serie televisiva BBC per bambini. Il periplo dell’Isola di Mull è l’ideale per l’avvistamento di animali nel loro habitat naturale, specialmente foche, balene e lontre. Quando a mezzogiorno vuoi fermarti in una caletta per una bella spaghettata, troverai spiagge di sabbia bianchissima che danno una vaga sensazione caraibica, peccato che piove nove volte su dieci… Purtroppo la visita di Glasgow ed Edimburgo non è praticabile in barca, perché troppo lontano dalle Isole Ebridi, ma ci si può tranquillamente andare in auto.
Dove noleggiare la barca: Craobh Haven
Itinerario di una settimana: Corryvreckan, Tinkers Hole, Fingal’s Cave, Tobermory, Lochaline, Duart Castle Bay, Linnhe (Castle Stalker), Oban.
Perché andarci: per bolinare fra castelli e distillerie di whisky.
Curiosità: nello stretto di Corryvreckan la marea forma dei vortici che fanno fare alla barca dei testacoda come se fosse una trottola.
OLANDA
Olanda non vuole dire solo bicicletta e tulipani. Olanda vuol dire anche vela! I Paesi Bassi hanno una tradizione marinara ultracentenaria ed oggi ci sono oltre mezzo milione di barche dei mari interni olandesi Markermeer ed IJsselmeer, patrimonio mondiale dell’UNESCO. La navigazione è caratterizzata da chiuse, canali e ponti levatoi.
La rotta si snoda fra i villaggi più ricchi del XVII secolo, dove abitavano i comandanti dell’Antica Compagnia Olandese delle Indie Orientali, fra cui Hoorn (che diede il nome al famoso Capo Horn in Patagonia) e Volendam (meta prediletta dai pittori del XIX secolo). Le società di noleggio olandesi offrono barche a vela dal look “retrò” ma altamente tecnologiche, con deriva retrattile, timone idraulico ed eliche trasversali a prua e poppa con comando a joystick. La deriva retrattile è molto utile, per navigare in tranquillità nei canali che si snodano fra i pascoli della Frisia, il più basso dei Paesi Bassi.
Dopo la tappa ad Amsterdam (e giretto in bicicletta) non mancate l’ormeggio a Muiden, il cui porticciolo è adiacente ad un imponente castello medioevale.
Dove noleggiare la barca: Andijk. www.andijkjachtverhuur.nl
Itinerario di una settimana: Enkhuizen, Hoorn, Volendam, Marken, Amsterdam, Muiden, Urk, Lemmer, Sloten, Nieuwe Kruispolle, Stavoren.
Perché andarci: per veleggiare fra mucche e mulini a vento.
Curiosità: da che mondo è mondo i ponti sono una roba in cui le barche passano sotto e la macchine sopra; ma in Olanda è il contrario, le barche passano sopra e le macchine sotto.
GOLFO DI PUCK • POLONIA
La Polonia non è certo una meta stereotipata per i velisti italiani, ma può regalare molte sorprese. “C’è il mare in Polonia?” mi chiedevano, ebbene sì, la Polonia è affacciata al Mar Baltico, mai sentito parlare dei Cantieri Navali di Danzica?
Oltre che veleggiare fra paesini pittoreschi e monumenti storici, scoprirai anche che i polacchi sono ottimi velisti. Il Golfo di Puck è il paradiso della vela: nessun “ferro da stiro”, poche barche over 44 piedi, pochissimi gommonauti, tante barche a vela 9-11 metri, migliaia di derive, windsurf, kitesurf. Bordeggiando una giornata da Puck si approda a Sopot, cittadina di ottocentesca eleganza che vanta il molo in legno più lungo d’Europa, e poi a Danzica, “la perla del Baltico”. Il Marina Gdańsk è paramount: dall’oblò della tua barca vedi gli splendidi palazzi medioevali del 12esimo secolo.
Dove noleggiare la barca: Danzica. www.jachty.irsapartments.pl
Itinerario di una settimana: Hel, Jastarnia, Kuźnica, Puck, Sopot.
Perché andarci: per navigare fra pescherecci, kitesurf ed eleganti palazzi.
Curiosità: le scuole di vela polacche tengono corsi in cui i bambini imparano a fare gli ormeggi su cabinati 12 metri manovrando da soli a motore in porto.
Nella prossima puntata: Mar Cantabrico, Bretagna, Svezia, Azzorre, Canale della Manica, Mar Nero, Danimarca, Lisbona. Per saperne di più e scoprire gli itinerari delle Esplorazioni a Vela di Alex Mazzetti: www.nodobandiera.it
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