A Barcellona per la Coppa America ci potrebbero anche i cinesi?

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

China Team aveva partecipato alla edizione 2007 della Coppa America

I neozelandesi hanno “venduto” la Coppa America, che trasloca dalla Nuova Zelanda, sua sede naturale, a Barcellona in Spagna, nel cuore del Mediterraneo. Il business ha battuto lo spirito nazionalistico.

Se non lo sapete, chi vince la Coppa America, come i neozelandesi, si prende tutto. Ha diritto alle scelte di organizzazione dell’evento e relativi benefici economici.

 La 37esima edizione della Coppa America si terrà a settembre/ottobre 2024 a Barcellona.

Sino ad ora sono cinque i team iscritti:

Emirates Team New Zealand (Nuova Zelanda), detentore

INEOS Britannia (Gran Bretagna), challenger of record

Luna Rossa Prada Team (Italia)

Alinghi Red Bull Racing (Svizzera)

American Magic (USA)

La scelta di una sede attrattiva e più semplice da raggiungere come Barcellona apre nuovi scenari, non solo economici. Si pensa che nuovi team si aggiungeranno ai cinque già iscritti. C’è tempo infatti fino al 31 maggio 2023 per iscriversi. E più partecipanti ci sono, più aumenta lo spettacolo e il business. Si stima che almeno altri tre team potrebbero partecipare.

Vediamo chi potrebbe aggiungersi ai cinque team già certi.

Le nazioni che potrebbero entrare nel gioco della Coppa

Nella storia della Coppa America ci sono parecchie nazioni che hanno partecipato a svariate edizioni della manifestazione più antica del mondo. Vediamo i maggiori indiziati.

La Francia ha uomini, tecnologie e risorse per entrare nel gioco della Coppa europea. Non ha mai vinto ma ha fatto la storia della Coppa, a partire dai mitici France del Barone Bich (inventore della panna a sfera).

La Spagna, visto che si regata a casa sua. Ma non solo, la Spagna ha anch’essa una buona tradizione di partecipazione. E nel 2007, a Valencia, non ha sfigurato con Desafio Espanol dove al comando c’era il mito Luis Doreste, due volte campione olimpico.

La Cina se vuole dimostrare di essere una superpotenza tecnologica. Nel 2007 c’era un team cinese, China Team, che aveva attinto velisti e tecnologia dai francesi. Non fece una gran figura, ma sono passati talmente tanti anni e la Cina è diventata leader tecnologico mondiale, oltre ad essere una superpotenza economica (ed ha ottenuto buoni risultati in oceano con Dongfeng alla Volvo Ocean Race). Perché non cogliere quest’occasione?

L’Australia che la Coppa l’ha già vinta e ha un’enorme tradizione velica. Il problema degli australiani non sono capacità sportive e tecnologiche, sono i soldi. Da quando i costi sono lievitati nel 2010, fanno fatica a trovare aziende nazionali che possano sopportare una sponsorizzazione che passa i cento milioni di euro almeno.

Gli outsider

I tedeschi che non hanno una grande tradizione in questo campo, ma hanno già preso parte, senza gran successo, ad alcune edizioni.

Gli svedesi. Stesso discorso dei tedeschi.

Gli svedesi, con Artemis, hanno partecipato a varie edizioni della Coppa America

Un paese arabo potrebbe essere la sorpresa della prossima Coppa. I soldi ce li hanno, la tecnologia la possono comprare. E gli emiri hanno già da tempo messo il naso nello sport, vedi squadre europee di calcio.

Il problema della nazionalità dei velisti

Il problema è un altro. La regola riguardante la nazionalità degli equipaggi del protocollo della 37esima edizione della Coppa America dice che si richiede che il 100% dell’equipaggio di ogni team abbia un passaporto della nazione dello yacht club della squadra a partire dal 17 marzo 2021, o dovrà essere stato fisicamente presente in quel Paese (oppure, agendo per conto di tale yacht club a Auckland, sede degli eventi AC36) per 18 mesi dei tre anni precedenti il 17 marzo 2021. In deroga a questo requisito, ci sarà una disposizione discrezionale che consentirà una quota di stranieri nell’equipaggio dei team di “Nazioni Emergenti”.

Questo non esclude quindi la possibilità di avere più team della stessa nazionalità (come era accaduto alla Coppa del 2007 con ben tre team italiani iscritti): maggior indiziato, in questo senso, gli Stati Uniti che potrebbero schierare altre sorprese oltre ad American Magic.

Budget ridotto rispetto al passato

Il budget si riduce rispetto alla scorsa edizione. Il nuovo regolamento mira a una limitazione dei costi, proprio per favorire la partecipazione di più nazioni possibile:

– si può costruire una sola barca AC 75

– limitazioni nel numero di foil e componenti che possono essere costruiti per gli AC75

– l’equipaggio a bordo dell’AC75 per le regate sarà ridotto da 11 a 8 velisti

– il software di partenza sarà fornito.

Con queste premesse, chi si aggiungerà ai big five per dare vita ad una Coppa America più attrattiva? Il seguito alla prossima puntata.

L.O.

 


ABBONATI E SOSTIENICI!

I giornalisti del Giornale della Vela, si impegnano ogni giorno a garantire informazione di qualità, aggiornata e corretta sul mondo della nautica in modo gratuito attraverso i siti web. Se apprezzi il nostro lavoro, sostienici abbonandoti alla rivista. L’abbonamento annuale costa solo 49 euro e ti facciamo un bel regalo

SCOPRI IL CANALE YOUTUBE DEL GIORNALE DELLA VELA

Ogni giorno interviste, prove di barche, webinar. Tutta la vela, minuto per minuto. Ma in video! CLICCA QUI per iscriverti, è gratis!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Per rimanere aggiornato su tutte le news dal mondo della vela, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter del Giornale della Vela! E’ semplicissimo, basta inserire la tua mail qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscrivimi”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di vela! E’ un servizio gratuito e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno!


Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

vela antidoping

Antidoping e vela, cosa dovete sapere (per non finire come Sinner)

Regatanti, occhio al ’“rischio Sinner”! World Sailing, la federazione mondiale della vela ha diffuso un comunicato in cui invita praticanti, allenatori, personale medico e tutte le “parti interessate” a prestare massima attenzione alle nuove regole del Codice mondiale antidoping che