Pescaggio corto o profondo? Quando la scelta è una questione di priorità
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Quando si acquista una barca nuova, nello scegliere le varie opzioni che ci propone un cantiere, quasi tutti offrono diverse misure di pescaggio. Si tratta di una scelta fondamentale da fare, che condizionerà in modo importante il modo in cui navigherà la barca.
Quando acquistiamo la barca dobbiamo chiederci cosa ci aspettiamo da lei. Se l’obiettivo è avere un mezzo in grado di navigare al meglio, ovvero con buone doti boliniere, che scarroccia poco, non sbanda troppo e non beccheggia all’ormeggio, la scelta è fatta: dovremo optare per il pescaggio più profondo. Se invece la priorità è l’ingresso in un determinato porto che ha un pescaggio ridotto dobbiamo essere pronti a fare dei compromessi sulle qualità di navigazione della barca.
Il baricentro basso
Un pescaggio più profondo garantisce alla barca un baricentro basso. Ciò significa migliorare le doti di bolina in qualsiasi condizione di vento, ma anche soffrire meno l’onda all’ormeggio. Più la chiglia è profonda, indipendentemente dalla sua forma, – o più il peso è concentrato in basso – più aumenta il momento raddrizzante e in maniera direttamente proporzionale maggiore sarà il pescaggio minore potrà essere il peso del bulbo per ottenere un obbiettivo di raddrizzamento.
A cosa serve avere il baricentro basso? Indubbiamente a sbandare di meno, e non è poco. Ma anche a ridurre lo scarroccio e permettere di disegnare un piano velico più generoso e in ultimo, ma non certo per importanza, la barca sarà più stabile anche all’ancora. Chiglia più profonda è uguale a minor peso necessario in zavorra, quindi indirettamente tutta la barca peserà in maniera minore.
Una questione di priorità
In fin dei conti quindi la scelta del pescaggio diventa una questione di priorità. Se nell’acquisto riteniamo che sia prioritario ormeggiare la barca anche in porti con un pescaggio ridotto, allora dobbiamo per forza scendere a compromessi, nella consapevolezza che la barca perderà qualcosa in termini di qualità. Se invece pensiamo che, anche in crociera, questo non sarà un problema e magari si potrebbe sopperire con un buon tender, non ci pentiremo di avere scelto un pescaggio profondo e la barca ce lo dimostrerà in navigazione.
Mauro Giuffrè
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