Ammainare lo spinnaker con vento forte in 4 mosse

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L’ammainata dello spinnaker o del gennaker, se fatta con vento forte, è una manovra che desta qualche preoccupazione agli equipaggi meno esperti. Con un po di calma e chiarezza sulle mosse da fare si può però portare a casa la manovra senza grandi difficoltà, seguendo poche regole base.

1 – Poggiare prima di ammainare

Il timoniere non appena tutto l’equipaggio sarà pronto ad ammainare, poggerà fermandosi quasi in fil di ruota per cercare di scaricare il più possibile la vela. Più il timoniere resta orzato al lasco più la vela resterà carica e l’ammainata difficoltosa.

2 – Nascondere la vela dietro la randa

Se il timoniere poggia il tailer dovrà invece cazzare la scotta, con l’obiettivo di “spegnere” la vela sotto la randa. Con la barca molto poggiata e la scotta cazzata per un’andatura molto più stretta la vela “collasserà” senza vento, rendendo l’ammainata molto più semplice. Se si tratta di uni spinnaker, oltre alle manovre descritte sopra, il tailer che regola il braccio lo strallerà fino a portare il tangone quasi a battuta sullo strallo. Il principio è sempre lo stesso: nascondere la vela dietro la randa.

3 – Il lavoro del drizzista

Il drizzista avrà preparato in anticipo tutta la drizza in chiaro al fine di farla scendere senza intoppi. Aprirà lo stopper facendo correre i primi metri velocemente, poi seguirà la restante parte della drizza con la cima in mano facendo attenzione a cosa stanno facendo i prodieri a prua.

4 – Il lavoro del jolly di pozzetto

Se la barca ha una formazione in pozzetto che prevede la presenza di un terzo tailer oltre ai due classici, questo verrà mandato sottocoperta ad “asciugare” lo spinnaker/gennaker in ammainata, ovvero recuperare tramite il passauomo di prua la vela che in coperta viene ammainata dai prodieri. Sarà poi compito di quest’ultimi metterla in chiaro per la successiva issata.

Mauro Giuffrè

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