Con l’eccezione di Giovanni Soldini e Andrea Mura, in Oceano, fino a qualche anno fa gli italiani le hanno sempre “prese”. Poi qualcosa si è mosso. Una nuova generazione di solitari (prima Giancarlo Pedote, protagonista alla Mini Transat e ora impegnato sugli IMOCA 60 al giro del mondo – e alla Route du Rhum 2022 -, poi Ambrogio Beccaria che la Mini è riuscito a vincerla) ha iniziato a dare del filo da torcere ai francesi, indiscussi leader della “course au large”. Alla ultima Mini Transat gli italiani sono andati fortissimo: Alberto Riva ha chiuso al secondo posto la tappa numero 2, gli altri skipper sono apparsi spesso nella parte alla della classifica.
Una volta “conquistata” la classe Mini, è ora di guardare più in su. I Class 40 (12,19 x 4,50 m) sono il naturale step verso una vela oceanica ancora più importante. Servono più soldi, più credibilità per impostare un progetto sportivo solido. E’ finita da un pezzo l’epoca della vela romantica. Non basta soltanto “esserci”, ma bisogna andare in oceano a giocarsela con i migliori.
La sfida al top di Alberto Bona
Non è andata bene fino ad ora (i francesi dominano), ma quest’anno potrebbe essere la volta buona. Anzi, Bona. E’ proprio Alberto Bona il primo italiano a presentare ufficialmente una sfida seria nel mondo dei Class 40. Lo ha fatto ieri a Milano con il progetto ‘Sailing into the Future. Together’ supportato dalla casa farmaceutica IBSA che parte nel 2022 con la Route du Rhum, leggendaria transatlantica in solitario di 3.542 dalla Francia alla Guadalupa (con partenza il 6 novembre da Saint Malo).

Il velista torinese di 36 anni, con una grande esperienza in oceano, sarà a bordo di un Class 40 di ultimissima generazione progettato dal guru della vela oceanica Sam Manuard (il varo è previsto a luglio) ed è a capo di un team di grande esperienza e talento sportivo.
Il video sulla sfida di Alberto Bona:
Ora Alberto si allenerà come un ossesso per quattro mesi sul suo Figaro 3 per prepararsi all’avventura. Perché alla Route du Rhum, stavolta, non si va per fare numero.
Ci sarà anche Bogi “il Cammellone”
Non ci sarà solo Alberto Bona. Anche il già citato Ambrogio Beccaria, per gli amici Bogi (o “Cammellone”), è pronto con un progetto altrettanto serio.

Barca nuovissima in costruzione a Genova, uno sponsor molto importante, il talento indiscusso di Ambrogio già ampiamente dimostrato sono gli ingredienti della sfida oceanica del milanese Beccaria (31 anni, due volte Velista dell’Anno), il grande avversario (e amico) di Bona. La nostra speranza è che questa sfida tra “paisà” possa fare da sprone e portarli lassù, in alto, nell’Olimpo della vela oceanica.
Andrea Fornaro c’è!
Bona e Beccaria non saranno i soli italiani sulla linea di partenza a Saint Malo.

Ci sarà anche Andrea Fornaro (con il Class 40 171 progettato dallo studio VPLP Design e costruito dal cantiere Multiplast di Vannes, in Bretagna).
E.R.
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