Il suo superyacht è ecologico, ma lui produce carbone
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Tra gli yacht degli oligarchi russi in odore di sequestro in Italia è tornato alla ribalta della cronaca la barca vela più grande del mondo, il 142 metri dal sintetico nome “A”, bloccata il 12 marzo a Trieste a seguito delle sanzoni europee contro i beni dei russi all’estero.
Di proprietà del multimiliardario bielorusso 50enne Andrey Melnichenko, da molti esperti definita la barca a vela più brutta mai costruita nella storia, è però un perfetto esempio di risparmio energetico e di propulsione ecologica.
Ironia della sorte visto che il suo proprietario ha fatto la sua fortuna nel commercio di fertilizzanti derivati da petrolio e dalla vendita di carbone.
La sua propulsione consiste in una combinazione ibrida (diesel/elettrico) con due eliche a passo variabile assistite da un incredibile (ed efficiente) armo a vela a tre alberi rotanti. Può navigare senza consumare un litro di carburante ed è un concreto esempio di come, sfruttando l’energia del vento, anche le navi commerciali potrebbero ridurre drasticamente le emissioni nocive.
Ecco cosa avevamo scritto qualche tempo fa su “A”.
Uno naviga tranquillamente nelle acque del ponente ligure, quando all’improvviso ti appare lei. Ovvero quella che è stata definita la barca a vela più brutta del mondo, il megayacht A di Andrey Melnichenko. Le impressionanti foto che vi mostriamo (alcune sembrano dei rendering a causa della lucidità dello scafo) e il testo che segue sono di Federica Federici, protagonista di questo incontro ravvicinato con questo bolide di oltre 140 metri.
LA BARCA PIU’ BRUTTA DEL MONDO?
Il maxiyacht S/Y A appartiene al magnate russo Andrey Melnichenko (che ha speso 450 milioni di dollari per farselo costruire) ed è lungo 142 metri e dispone di tre alberi alti 90 metri. Lo yacht S/Y è stato progettato da Philippe Starck, Dölker & Voges.
UN PO’ DI NUMERI
E’ stato costruito nei cantieri tedeschi Nobiskrug a Kiel ed è stato varato nel febbraio scorso. Dispone di otto ponti per il magnate e i suoi ospiti, seguiti da un equipaggio di 54 persone. Oltre a un’area per l’atterraggio di elicotteri, al suo interno c’è una sala per l’osservazione subacquea. I motori diesel sono due Mtu da venti cilindri a “V” per una potenza di 3600 Kw. Lo yacht è dotato di quattro generatori elettrici da 2800 Kw per l’alimentazione dei sistemi di bordo. La propulsione è garantita da un impianto ibrido diesel-elettrico con idrogetti anziché le vecchie eliche.
Secondo voi l’A è davvero la barca più brutta del mondo?
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