
Un pasticcio burocratico investe i candidati della nuova patente nautica soci della Lega Navale Italiana. Il nuovo requisito di ammissione all’esame prevede di certificare presso una scuola nautica cinque ore pratiche in barca, ma la Lega Navale Italiana non viene intesa dalle capitanerie come scuola nautica abilitata. I candidati LNI che si sono preparati in questi mesi si trovano impossibilitati a iscriversi alle prossime sessioni di esame…
Patente Nautica, la LNI non può certificare le uscite in mare
Abbiamo parlato già delle novità relative alla nuova patente nautica, in questo articolo . ll decreto MIMS 10/08/2021 prevede che, “È ammesso all’esame il candidato che abbia effettuato almeno cinque ore complessive di manovre …. su imbarcazioni o navi da diporto utilizzate per l’insegnamento professionale, attestate da una scuola nautica.” Peccato che non citando esplicitamente i CIN, Centri Istruzione Nautica della Lega Navale Italiana, questi siano all’improvviso rimasti tagliati fuori.
I CANDIDATI ALL’ESAME COSTRETTI A RIMANDARE LA SESSIONE
Le Capitanerie di Porto non riconoscono oggi i CIN della Lega Navale come abilitati a certificare le 5 ore di pratica, e rifiutano di iscrivere i candidati che si sono preparati in questi mesi presso le LNI. I CIN della Lega Navale, al momento, non sapendo come fare, si son trovati costretti a rimandare per intero alla prossima sessione tutti i candidati.
DIMENTICANZA O ERRORE INTERPRETATIVO?
La presidenza della Lega Navale si sta attivando in questi giorni per capire se una circolare del ministero, possa chiarire che i CIN sono equivalenti a scuola nautica, che nell’intenzione del legislatore, le 5 ore certificate siano da intendersi prerequisito per i soli candidati che si presentano da privatisti.
IL PARADOSSO DEGLI ESPERTI VELISTI
Paradossale che i CIN non possano certificare le ore dei propri candidati, e che proprio da quei CIN provengono gli istruttori “esperti velisti” che le scuole Nautiche devono avere a organico per poter fare i corsi. I CIN sono poi attualmente obbligati ad avere una unità adeguata per il tipo di patente che sia di proprietà ad uso esclusivo per la scuola nautica.
Sperando che la situazione per i candidati soci LNI si sblocchi presto…. vi terremo aggiornati.
Luigi Gallerani
EDIT – Nell’articolo citavamo il fatto che i quiz si tenessero ancora con le vecchie domande, ma oggi alle 15 Confindustria Nautica ha comunicato che ‘Il Direttore generale del Trasporto marittimo del MIMS, Teresa Di Matteo, ha firmato il decreto contenente l’elenco unico nazionale dei quiz di teoria e degli esercizi di carteggio del nuovo esame per la patente nautica. Entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e fino ad allora sarà applicata la disciplina vigente‘.
Tecnicamente, quindi, dovremo ancora aspettare due mesi ma poi, sulla questione quiz, la vicenda è conclusa. Un importante passo e per fermare la decrescita di nuovi ‘patentati’, dimezzati negli ultimi 20 anni, anche scoraggiati da domande nozionistiche e mnemoniche prive di attinenza con la ‘pratica’.
Dei contenuti dei nuovi quiz, che finalmente non avranno parti relative alla navigazione mercantile, né parleremo in un nuovo articolo.
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3 commenti su “Patente Nautica, è caos: tagliata fuori la Lega Navale Italiana”
Buonasera, non ho ben compreso quando dite che “Entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale” ciò vuol dire che non sono stati ancora pubblicati in gazzetta ufficiale, ma tra 60 giorni da data articolo di oggi? grazie
La superficialità e spesso anche l’incompetenza del governo e dell’amministrazione pubblica sono una vera piaga per i Cittadini Onesti. Il caso della patente nautica e del coinvolgimento in negativo della Lega Navale Italiana è però, forse, a mio parere, frutto anche di male fede volta a privilegiare le lobby di natura economica a danno delle associazioni di volontariato. Da molti anni, poi, la presidenza nazionale della L.N.I. si dimostra debole e sempre molto tiepida nell’intervenire presso gli stessi ministeri da cui discende la nomina di questo importante Ente Morale non Economico fondato sul volontariato e finanziato dal tesseramento dei Soci. Accetterò di buon grado di essere smentito a breve dai fatti.
Il testo del decreto è “chiarissimo”: precisa e regola l’art. 149-septies e NON il 149-octies che ( appunto, regola i CIN ( che sono M.M., FIV e LNI)..
Un decreto scritto così bene che aveva dimenticato gli Iatituti Tecnici di Secondo Grado – rimessi in gioco da una Circolare…
A mio avviso la C.P. che rifiutasse un candidato perchè le ore sono certificate da un CIN rischierebbe la denuncia penale per omissione atti di ufficio.