Ruoli di bordo, l’elogio del troppo bistrattato drizzista

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C’è un ruolo in barca, negli equipaggi che fanno le regate, che viene troppo spesso sottovalutato. Questo è il drizzista, a volte snobbato come ruolo poco nobile ma in realtà è uno dei cardini di ogni equipaggio che funzioni come si deve. Andiamo a vedere quindi cosa fa il drizzista e perché è importante.

IL DRIZZISTA, COSA FA

Pensare che semplicemente issi e ammaini le vele lavorando dagli stopper, telecomandato a distanza, è riduttivo. Il drizzista è il “fluidificante” delle manovre, ogni cosa passa da lui e per questo motivo deve essere una persona che abbia ben chiaro cosa succede, e quando, durante una regata, sia essa tra le boe (ancora più importante il ruolo) o in offshore.

Il drizzista non solo issa e ammaina le vele seguendo gli uomini all’albero e a prua, ma regola anche la tensione delle drizze. Il bravo drizzista è colui che sa, guardando le vele, quanta tensione debba dare alla drizza in base al vento senza venire per forza imbeccato dai tailer o dal randista.  Per questo motivo chi fa questo ruolo deve comunque avere idea di come si regoli una vela o di cosa abbiano bisogno gli uomini a prua, e agire di conseguenza. Quando si fa l’ammainata a una boa per esempio, oltre ad avere messo in chiaro la drizza dello spinnaker/gennaker pronto a spararla, il drizzista bravo anticipa la mossa di riprendere le tensioni di randa e fiocco, in modo tale da iniziare la bolina subito con le vele della giusta forma in base al vento, agevolando così il lavoro di tutto il resto dell’equipaggio. Agire in anticipo è il mantra di questo ruolo: preparare per tempo la drizza da ammainare, anticipare la tensione di quella che lavorerà sul lato successivo, il drizzista “accorda” la barca a ogni bordo della regata e il suo ruolo è imprescindibile.

CHI METTERE ALLE DRIZZE

Troppo spesso si tende a mettere alle drizze la persona meno esperta, con l’obiettivo poi di guidarla a distanza. Non è l’approccio più corretto. Normalmente si arriva alle drizze dopo avere fatto prime esperienze come aiuto a prua o il jolly in pozzetto, in modo da avere un’idea di come debbano girare le manovre in barca e affrontare le drizze con i giusti tempi. Si tratta di un ruolo troppo cruciale da affidare a una persona alle primissime esperienze.

Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche del drizzista, è importante sapere che si tratta di una posizione dove occorrerà prepararsi per avere esplosività nelle braccia e rapidità di esecuzione. Nelle issate di gennaker il drizzista infatti segue a gran bracciate l’uomo all’albero che issa e non dovrà mai essere in ritardo per non fare andare la drizza in bando a piede durante l’issata. Uomo o donna che ci sia alla drizze, è bene che sia in buona forma fisica e con la capacità di mantenere l’attenzione ai dettagli e prevedere le dinamiche di bordo.

Mauro Giuffrè


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