TECNICA Come ormeggiare e disormeggiare un catamarano
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I catamarani sono le barche del momento. Anche un “irriducibile” del monoscafo come il navigatore oceanico Andrea Mura, per sé e la sua famiglia ha scelto un catamarano (vi ha raccontato la storia di suo pugno QUI). Barche superspaziose, facili da condurre, ma molto diverse rispetto a un monoscafo quando si tratta di ormeggio e disormeggio.
Per aiutarvi a capire meglio come si manovra un catamarano quando si approccia o ci si allontana dalla banchina, abbiamo chiesto aiuto ad Alberto Munari di 4Venti, uno dei principali distributori italiani del cantiere Lagoon dal 2006 ed esperto di catamarani da crociera.
L’articolo che segue, scritto da Munari, è corredato dalle illustrazioni di Martina Soppelsa.
Catamarano, i segreti dell’ormeggio e del disormeggio
Ormeggiare e disormeggiare un catamarano è diverso rispetto a un monoscafo. Ecco tutto quello che dovete sapere per farlo in modo sicuro e senza paura in cinque manovre fondamentali
Il catamarano da crociera è molto in voga in questi anni ma la maggior parte dei velisti ancora oggi non lo conosce e lo guarda con un certo distacco. In mare la navigazione a vela è più semplice di quella di un monoscafo, non si inclina non straorza ed è docile nelle strambate e virate.
Cosa cambia sui catamarani
Quando arriva il momento di ormeggiare però le cose cambiano radicalmente, il “cat” non si comporta come un monoscafo e la sua larghezza può disorientare anche un esperto marinaio. Prima di tutto ha due motori e nella maggioranza dei catamarani, le eliche sono a poppa delle pale del timone. Altra enorme differenza rispetto al monoscafo: il catamarano ha una grande superfice esposta al vento e un pescaggio ridotto che lo fa scarrocciare facilmente. L’opera morta dei due scafi e la tuga, con addirittura il flybridge in alcuni modelli, espongono molti metri quadri all’azione del vento.
Ma in effetti, se si impara ad usare bene l’azione combinata dei due motori e l’ausilio delle cime d’ormeggio si possono compiere manovre in tutta sicurezza e semplicità. Durante l’ormeggio è addirittura consigliato di bloccare la ruota del timone al centro e usare solo le manette dei motori. Da fermi, se mettiamo marcia avanti su un motore e l’altro in marcia indietro, il catamarano ruota su se stesso, ma come dicevo bisogna sempre calcolare lo scarroccio dovuto alla scarsa immersione ed a derive piccole e pale dei timoni ancor più piccole.
Dimentichiamoci il classico effetto (che abbiamo su un monoscafo) del flusso dell’elica sulla pala del timone appena mettiamo marcia avanti, le eliche di un catamarano sono dietro i timoni. I catamarani fino a 14 metri non hanno eliche di prua quindi bisogna imparare a manovrare solo con i motori e osservando la direzione di vento e corrente. Per la protezione, durante le manovre di consiglio i parabordi piatti rettangolari, soprattutto a prua così evitano di rotolare via sulla murata.
Se c’è ventone, occhio…
Con vento forte consiglio di non fare manovre in retromarcia e vento in prua, meglio ormeggiare entrando di prua con sicurezza anche se non è molto elegante; poi, quando il vento cala, si può rifare la manovra con facilità.
I parabordi piatti fatti in schiuma di gomma sono adatti ad essere messi a protezione della prua e della poppa, hanno due sagole che consentono di bloccarli senza che si spostino durante l’ormeggio. Con le “trappe” degli ormeggi bisogna fare attenzione perché le eliche sono molto a poppa ed è facile che si aggroviglino durante le manovre. Bisogna tenerle più distanti che su una barca a vela monoscafo. Le eliche ruotano nello stesso senso in entrambi i motori, non sono controrotanti, quindi dando marcia da fermi creano un certo effetto evolutivo che sparisce non appena si prende abbrivio.
Adesso vi mostriamo cinque schemi relativi alle principali manovre di ormeggio o disormeggio.
Manovra 1. Ormeggio all’inglese con vento dalla banchina
1. Avvicinamento alla banchina con vento in prua e abbrivio, dando un po’ di marcia avanti con il motore sinistro (babordo): parabordi e cime d’ormeggio pronte.
2. Si arriva in banchina con la prua sinistra (babordo) e si dà marcia indietro per fermare il catamarano dando la possibilità di scendere e dare di volta alla cima d’ormeggio.
3. Assicurata la cima d’ormeggio a prua si può dare marcia indietro sul motore destro (tribordo) fino a portare la fiancata attaccata alla banchina con i relativi parabordi a protezione. Possiamo lasciare in marcia indietro il motore finché non viene data di volta anche alla cima di ormeggio di poppa.
Manovra 2. Disormeggio senza vento
1. Una volta salpate le cime d’ormeggio basta dare marcia avanti a destra (tribordo) e indietro a sinistra (babordo) appoggiandosi anche con i parabordi alla banchina in moto da far ruotare il catamarano.
2. Una volta compiuta la rotazione bisogna dare marcia avanti ad entrambi i motori.
Manovra 3. Ormeggio di poppa e rotazione con vento dalla banchina
1. Manovra di avvicinamento in retromarcia con tutte e due i motori, vento proveniente dalla banchina: parabordi e cime d’ormeggio pronti.
2. Parabordi in appoggio sui due specchi di poppa, cima di ormeggio assicurata sulla bitta in banchina, motore destro (tribordo) in marcia avanti e rotazione del catamarano. Meglio proteggere la poppa con parabordi piatti rettangolari, molto più stabili ed efficaci.
Manovra 4. Disormeggio con vento dal mare
1. Per costringere il catamarano a ruotare controvento bisogna tenere una cima d’ormeggio a terra, uno “spring” messo a doppino, che tenga la poppa a destra ferma e poi dare retro marcia al motore di sinistra (babordo) obbligando così a compiere una rotazione.
2. Una volta portata la prua nella direzione ideale si lascia la cima d’ormeggio e si dà marcia avanti su entrambi i motori.
Manovra 5. Disormeggio in retromarcia con vento dal mare
1. Parabordi ben piazzati fino al dritto di prua, una sola cima d’ormeggio a prua tribordo per tenere fermo il catamarano, motore sinistro in marcia avanti per far ruotare il catamarano con la poppa controvento.
2. Una volta portata la poppa controvento nella direzione desiderata si toglie la cima d’ormeggio e si dà retromarcia con entrambi i motori.
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2 commenti su “TECNICA Come ormeggiare e disormeggiare un catamarano”
Nota: anche nella rivista le immagini della Manovra n.2 e Manovra n.3 sono invertite … comunque complimenti, apprezzo moltissimo la Vostra rivista.
The Real Person!
Grazie mille della nota, Franco! Abbiamo provveduto a invertire gli schemi, un particolare che ci era sfuggito! Buon vento!
La redazione