Nuova patente nautica, cosa ci piace e cosa no
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E’ entrato in vigore un nuovo decreto del ministero delle Infrastrutture che trasforma in modo radicale l’esame di patente nautica con nuovi esami uguali per tutti, programmi svecchiati e maggiore tolleranza verso i candidati. Non mancano però alcuni paradossi. Ecco come funziona la nuova patente nautica.
Nuova patente nautica, pregi e difetti
Prendere la nuova patente nautica da oggi in poi non sarà più un incubo. Dimenticate il caos degli esami diversi da una sede all’altra, i lunghi elenchi di argomenti obsoleti da mandare a memoria e le rinunce in dirittura di arrivo per colpa di una bocciatura. L’esame per ottenere l’abilitazione al comando di barche a vela e a motore in Italia cambia faccia e si presenta più semplice, più razionale, in linea con i tempi e soprattutto uguale per tutti.
Dopo 24 anni dall’ultima legge in materia, parliamo del 1997, lo scorso 13 ottobre è infatti entrato in vigore un nuovo decreto del ministero delle Infrastrutture che trasforma in modo radicale l’esame di patente nautica con una nuova gestione unica in tutto il Paese, nuove regole per lo svolgimento delle prove teoriche e pratiche e nuovi programmi di studio.
Insomma un passo importante che cambia la vita a tanti appassionati che vogliono ottenere il titolo, anche se a fronte di molte belle novità nella legge appena varata c’è anche qualche brutta sorpresa. Vediamo in dettaglio cosa ci piace del nuovo esame e cosa invece ci lascia perplessi.
Nuova patente nautica, esami uguali per tutti ma viaggio doppio per i candidati
Apprezzabile è senza dubbio il fatto che finalmente esiste una disciplina uniforme per conseguire le patenti nautiche di categoria A, B, e C. Stop dunque alla miriade di circolari ministeriali e ordinanze delle varie autorità marittime che di fatto creavano un caos di esami diversi per luoghi diversi, viaggi della speranza nelle sedi italiane più benevole e pratiche di “patenti facili” ai confini della legalità. Ora gli esami sono uguali per tutti.
La nuova legge conferma anche che gli esami per la nuova patente nautica sono pubblici e consistono in una prova scritta e una pratica. Ma aggiunge una nota dolente. A differenza di prima infatti le due prove si devono svolgere in giorni diversi e con commissioni diverse, una decisione che vuole alleggerire il carico di lavoro degli uffici e sopperire alla carenza di personale. Di fatto però ora i candidati devono sobbarcarsi un doppio viaggio per raggiungere la sede d’esame, con disagi e spese ulteriori.
Obbligo di lezioni pratiche: dura vita per i privatisti
Altra novità che lascia l’amaro in bocca, soprattutto ai privatisti, è l’obbligo delle lezioni pratiche certificate. Ora per essere ammessi agli esami della nuova patente nautica bisogna presentare un attestato rilasciato da una scuola nautica che dimostri di avere effettuato almeno 5 ore di manovre, tra cui ormeggi, disormeggi e recupero dell’uomo in mare. Un paradosso anche per chi per esempio effettua regate da anni oppure naviga con una barca di famiglia o ancora ha frequentato corsi avanzati di vela.
Più semplici, aggiornate e razionali risultano invece le prove d’esame che presentano anche maggiore tolleranza verso i candidati. La prova scritta prevede un quiz base per tutte le patenti con 20 quesiti a risposta multipla. La prova si passa con almeno 16 risposte esatte in un massimo di 30 minuti. Il quiz su elementi di carteggio nautico per la patente “entro le 12 miglia” è costituito da 5 quesiti a risposta singola: bisogna dare almeno 4 risposte esatte in un massimo di 20 minuti.
Per l’abilitazione “senza limiti” invece i quiz di carteggio sono costituiti dalla prova di carteggio con compasso e squadrette che prevede 4 quesiti: per essere promossi bisogna azzeccarne almeno 3 in un’ora, mentre in precedenza anche un solo errore poteva costare l’esame. Anche per le abilitazioni relative alle unità a vela sono previsti quiz specifici: ossia 5 quesiti a risposta singola, con almeno 4 risposte esatte da dare in un massimo di 15 minuti.
Nuove materie e tolleranza verso i bocciati
Per quanto riguarda i programmi d’esame, spariscono argomenti ostici come astronomia e uso del sestante, fusi orari, calcolo dell’ora locale, compensazione della bussola e la tabella delle deviazioni residue, mentre entrano nuove tematiche come la protezione dell’ambiente marino, la disciplina delle attività balneari e la pesca sportiva e subacquea.
Ma è sulla prova pratica che il nuovo decreto si dimostra più generoso, offrendo più opportunità di ripetere gli esami o di salvarne comunque una parte. Per esempio chi ha superato i quiz ed è stato bocciato per le due volte consentite nella prova pratica, può sostenerne una terza entro 30 giorni senza ripetere la teoria. Entro i termini di validità della domanda d’esame si possono ripetere anche le prove scritte non superate. Chi inoltre è bocciato alla prova di carteggio per la patente nautica “senza limiti” dalla costa, può chiedere di proseguire per ottenere quella “entro le 12 miglia” sostenendo i quiz di carteggio, così come chi non supera i quiz di vela può valutare di prendere l’abilitazione per le sole unità a motore.
Insomma è indubbio che al di là di qualche scivolata, il nuovo esame si presenta più semplice, equilibrato e in linea con i tempi attuali e gli stessi candidati possono finalizzare al massimo la loro preparazione evitando dispersioni o rinunce.
Detto ciò, resta da capire come verranno attuate le nuove regole. Il decreto è infatti entrato in vigore senza una parte piuttosto strategica, ossia il database unico dei quiz della parte teorica che dovrebbe essere approvato entro 60 giorni insieme alle modalità di estrazione dei quesiti da dare ai candidati. Staremo a vedere, ma per adesso il ministero delle Infrastrutture per noi è promosso.
David Ingiosi
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4 commenti su “Nuova patente nautica, cosa ci piace e cosa no”
Personalmente ho la patente massima, vela e motore oltre limiti conseguita o meglio, guadagnata con fatica in una lunga sessione invernale del 1984 e non in un’agenzia di pratiche auto ma alla gloriosa Lega Navale di Roma. Ora non dico che le nuove regole avrebbero dovuto prevedere mille motovedette intorno allo stivale pronte a mitragliare coloro che male si comportano però, navigando nel mediterraneo da quarant’anni ne ho viste di cose…….. per cui non vorrei che la schiera dei coglxxxx, e ce ne sono tanti, possano essere facilitati un pò troppo a raggiungere l’ambito trofeo. In mare c’è una moltitudine di imbecilli con barche importanti che possono fare male e sono gli stessi che ti sorpassano a destra a 150 sul raccordo anulare. Speriamo bene.
un’ennesima occasione persa per fare qualcosa di veramente serio
….di quali scuole autorizzate si parla? Quante sono, dove sono, come sono dislocate? E dell’unità per prove pratiche? L’articolo non le cita, altro tranello. Alla fin fine si son messe le mani in tasca al candidato..perché questa era l’obiettivo.
Purtroppo ad oggi non è ancora stato pubblicato il database dei quiz e delle prove di carteggio, che invece dovevano essere resi pubblici il 15/12/2021. Qualcuno sa quando verranno pubblicati?