L’enciclopedia dei lavori di bordo | Capitolo 2: in coperta
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Il liveaboard Fabio Portesan vi svela a puntate la sua lista di lavori di bordo indispensabili per avere una barca al top nella prossima stagione, quanto tempo vi serve e quanto costano. Pronti a sporcarvi le mani? Dopo la prima puntata, dedicata a scafo e carena, oggi ci occupiamo dei lavori di bordo in coperta.
L’enciclopedia dei lavori di bordo | Capitolo 2: in Coperta
Prima di procedere alla pulizia completa della coperta e delle murate dobbiamo prendiamo in esame le varie parti che compongono l’opera morta e la loro pulizia/manutenzione.
1. PARTI METALLICHE
Quando farlo: ogni anno
Quanto tempo: mezza giornata
Fai da te: 10-15 euro (prodotto pulizia)
Lo fai fare: 300 euro
A contatto con ossigeno ed acqua di mare, tutti i metalli subiscono un processo di deterioramento più o meno evidente. Le ossidazioni continuano anche durante l’utilizzo della barca, ma il movimento delle manovre spesso ne rimuove la patina.
Ma quando la barca è ferma e a terra l’ossido potrebbe bloccare o rovinare le parti metalliche e diventa di fondamentale importanza invernare correttamente la barca, evitando di dover successivamente sbloccare e addirittura danneggiare le manovre o altre componenti con forza.
Vi sono alcune attrezzature che necessitano di un occhio di riguardo come ad esempio la timoneria. Per invernare la mia barca io preferisco smontare il timone e portarlo in una cabina. Una volta rimosso posso ungere la catenaria e tutto ciò che rimane esposto oltre alla cavetteria. Non aver mai paura ad usare il lubrificante; in questo modo queste attrezzature soggette a sforzi importanti si preserveranno ancora meglio durante l’inverno.
Effettua ripetuti e lunghi lavaggi con acqua dolce per poter rimuovere ogni residuo di sale e sporco.
2. CARRELLI, BOZZELLAME E RIGGING
Quando farlo: almeno ogni due anni
Quanto tempo: 1-2 giorni
Fai da te: 30 euro (prodotti pulizia)
Lo fai fare: 300-600 euro
Per noi velisti la barca è sempre un po’ più impegnativa perché dovremo procedere anche all’invernaggio delle vele ed al controllo del rigging.
Sulle manovre come gli arridatoi esistono differenti scuole di pensiero. C’è chi lascia tutto così come è e chi invece, per evitare tensioni forti all’albero, allenta di 2 o 3 giri tutti gli arridatoi del rigging. Personalmente allento leggermente per evitare tensioni inutili dato che la barca rimane immobile e il peso dell’albero fisso sullo stesso punto. Controlla anche le lande alla ricerca di eventuali cricche.
Se decidi in questo senso dovrai levare tutte le coppiglie, allentare le manovre e reinserire le coppiglie per bloccare di nuovo. Controlla se le coppiglie sono da sostituire.
Sia che tu decida di procedere all’allentamento del rigging o meno, è necessario procedere al lavaggio e alla lubrificazione degli arridatoi e delle sartie.
Chi non soffre di vertigini può spingersi fino in testa d’albero e cominciare a pulire e controllare le sartie da lassù. Mi raccomando, prendi le dovute cautele e sempre assicurati con doppia cima.
Anche il rollafiocco necessita di attenzioni e, una volta ammainata la vela deve essere controllato, pulito e lubrificato per bene.
Dopodiché tratta le rotaie, i carrelli, pulegge e paranchi, carrucole, bozzelli, le cerniere dei gavoni, gli oblò e i passauomo con appositi prodotti pulenti e lubrificanti che proteggeranno i metalli dall’inesorabile processo di ossidazione.
3. VELE
Quando farlo: ogni anno
Quanto tempo: 4-8 ore
Fai da te: 20 euro (prodotti pulizia vele)
Per quanto riguarda le vele, queste vanno assolutamente disarmate per una questione di sicurezza. Se dovesse arrivare del vento straordinario sarebbe più facile che una vela possa srotolarsi causando problemi alla tua barca e a quelle circostanti. Assicurati che la tua assicurazione copra anche i danni sull’invaso.
Lavale per bene utilizzando i prodotti appositi e procedi ad un asciugatura completa prima di piegarle, per evitare formazione di muffa e il deterioramento delle parti metalliche come gli occhielli. Alcuni Marina hanno uno spazio dedicato al lavaggio, personalmente lavo in barca e le armo per asciugare. Fatto questo le piego e le ripongo all’asciutto, all’interno della loro sacca in cala vele. Circa 2 ore a vela.
4. CIME
Quando farlo: ogni anno
Quanto tempo: 3 ore
Fai da te: 0 euro
Controlla il loro stato di usura. Se sono nuove il procedimento ideale per preservarle è sostituire tutte le cime con dei testimoni, ovvero delle cime più vecchiotte che sostituiscano momentaneamente le nuove.
Per il lavaggio, ti consiglio di riporle in fodere di cuscino bianche e lavarle con un programma delicato, in lavatrice con ammorbidente. Molti lasciano le cime addugliate in coperta, personalmente preferisco farle asciugare bene e riporle nella cala vele, per evitare i danni causati dal sole. Circa 3 ore.
5. COPERTA
Quando farlo: ogni anno
Quanto tempo: 1-2 giorni
Fai da te: 100 euro (prodotti pulizia)
Lo fai fare: 300-600 euro
Procedi al lavaggio della coperta. Utilizza uno spazzolone e prodotto adatto al tuo tipo di coperta per non rovinare grip o teak. Sciacqua ripetutamente con acqua dolce ed in finale utilizza i prodotti specifici per la pulizia.
Non risparmiarti in questa operazione essenziale alla rimozione di sporcizia e cristalli di sale! Armati di santa e tanta pazienza e via di olio di gomito! Meglio pulisci e meno ci sarà da pulire la prossima volta che la barca sarà pronta. Sciacqua almeno 3 volte tutta la coperta con prodotti specifici e non aggressivi. Circa 3 ore. In questa fase mi piace usare l’idropulitrice a buona distanza.
Non dimenticarti di detergere anche la falchetta e le murate perché tutta la sporcizia rimossa dalla barca finirà per appiccicarsi in fiancata ogni volta che trova un ombrinale. E’ brutto vedere una barca pulita con la colata di risulta ai lati.
In questo caso abbiamo tanti interventi da eseguire prima di poter realmente eseguire la pulizia della coperta. Per detergere seriamente la tua coperta impiegherai da uno a due giorni. Il costo è in base ai prodotti che decidi di usare.
I lavori di bordo continuano… alla prossima puntata
QUI IL LINK ALLA PRIMA PUNTATA – LAVORI DI BORDO: SCAFO E COPERTA
Chi è l’autore dell’articolo
Fabio Portesan ha vissuto a bordo per anni dell’Oceanis 430 Gentilina con la sua famiglia. Tutti i consigli che vi dà sui lavori di bordo sono frutto della sua esperienza personale. Seguitelo sul nostro canale Youtube!
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1 commento su “L’enciclopedia dei lavori di bordo | Capitolo 2: in coperta”
Molto interessante enciclopedia dei lavori di bordo, grazie , ho letto scafo carena e coperta con grande piacere , accolgo con gioia ogni vostro articolo, bacioni