
C’è un signore che è pronto a ospitarvi a bordo del suo catamarano per navigare da Tahiti fino all’Italia, passando per Australia, Asia, Africa e completare il suo giro del mondo. In fondo a questo articolo vi spieghiamo come candidarvi (basta sapere muovervi bene su una barca a vela). Ma procediamo con ordine.

Il giro del mondo di Pino Lasalandra
Tutto è iniziato con un sogno diventato realtà. Era la fine del 2019. Il Laura IV insieme alle altre barche che componevano la flotta dell’ARC (Atlantic Rally For Cruiser) faceva rotta con destinazione St. Lucia, punto di arrivo della più grande regata transatlantica “non competitiva”. Ma le intenzioni di Pino Lasalandra erano ben altre.
Il punto di partenza per il giro del mondo
A bordo del suo Nautitech 54 (catamarano di 16,30 x 8,55 m) avrebbe varcato i confini dell’oceano Atlantico e intrapreso una rotta ben più impegnativa che lo avrebbe portato, una volta passato il Canale di Panama, nell’oceano Pacifico e prendere parte al World Arc, il giro del mondo e tornare poi alla darsena Netter, a Fiumara Grande (Fiumicino), che Pino aveva lasciato prima dell’estate del 2019 per imbarcarsi in questa meravigliosa avventura.
Tutto è filato liscio. L’emozione della partenza da Gran Canaria. La traversata atlantica accompagnata dal soffio degli alisei. L’arrivo festoso nell’isola caraibica. Il Natale trascorso a pianificare nel dettaglio la seconda parte del viaggio. Quindi i preparativi per affrontare il trasferimento a vela verso l’Oceano Pacifico. La tappa alle isole San Blas preludio al passaggio per il canale di Panama.
Una tappa obbligata ma anche un’esperienza densa di emozioni. Infine le porte che si spalancano sulla distesa infinita del Pacifico e un diario di bordo con le pagine che aspettavano di ospitare nuovi capitoli.
Giro del mondo, il covid stravolge i piani
Poi accade quello che meno ti aspetti. Le notizie legate al crescente dilagare della pandemia, che in un primo momento apparivano attutite dalla distanza al punto da risultare quasi un rumore di fondo lontano, hanno iniziato a farsi largo al punto da condizionare lo svolgimento stesso della seconda parte della regata.
Mentre il Laura IV navigava nelle acque delle Galapagos arriva la comunicazione da parte degli organizzatori di puntare su Nuku Hiva nelle isole Marchesi. Morale, Pino Lasalandra insieme al gruppo di barche che avevano deciso di aderire al World Arc si ritrovano dall’oggi al domani con la regata cancellata e senza più una meta. La progressiva chiusura dei porti, le regole sempre più stringenti legate alle procedure di sbarco, costringono in molti a rinunciare e a trovare soluzioni alternative per far fronte all’emergenza.
Alcuni decidono di tornare indietro, altri di dirigere la prua verso casa, discorso che vale per quei pochi fortunati a livello geografico soprattutto americani, neozelandesi, australiani. Per Pino e il suo equipaggio, tutto italiano, la prospettiva era ben diversa. Mentre erano a Nuku Hiva matura la decisione di non gettare la spugna e di proseguire almeno fino alla Polinesia Francese.
Si riparte dalla Polinesia
Un viaggio lungo ma pur sempre fattibile. Una tappa intermedia per continuare ad alimentare un sogno che oggi è tornato alla ribalta: il giro del mondo. Sì, perché Laura IV è pronto nuovamente a levare l’ancora per fare rotta sull’Australia. Da Papeete, isola di Tahiti, il viaggio riprenderà tra la fine di febbraio e i primi di marzo del 2022.
Nella prima parte le coordinate tracciate sulla carta nautica portano dritte alle isole Cook, quindi le Fiji, le Vanuatu, la Nuova Caledonia, il continente australiano, e perché no fino alla meta finale in Italia dopo aver toccato i luoghi più affascinanti dell’Asia, dell’Africa, in un viaggio che si annuncia ricco di emozioni e di contenuti.
Pino Lasalandra cerca equipaggio
“Ho iniziato questa splendida avventura con le energie, la voglia e l’entusiasmo di regalarmi il sogno di una vita. Poi è successo quello che meno ti aspetti. Nonostante tutto mi sono detto che se non lo faccio adesso non la farò mai più. Ecco perché cerco compagni per navigare assieme, velisti esperti pronti a condividere questa esperienza alla pari. Gli unici requisiti sono: un po’ di inglese, avere una buona esperienza a livello velico, essere mentalmente predisposti ad affrontare lunghe navigazioni. Vedrete che ci divertiremo!”.
Sali a bordo assieme sul Nautitech 54 con Pino
Volete salire a bordo del Laura IV, il catamarano di Pino, e partire per il giro del mondo assieme a lui? Candidatevi mandando un curriculum alla mail laura4aroundtheworld@gmail.com
M.Z.
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