Quando Cino Ricci vinse la Middle Sea Race su un Comet 910
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C’è un record che, alla mitica regata d’altura Rolex Middle Sea Race (partenza da Malta, circumnavigazione della Sicilia in senso anti orario lasciando a sinistra Stromboli, Favignana, Pantelleria e Lampedusa, con arrivo ancora a Malta dopo 607 miglia: quest’anno parte il prossimo sabato 23 ottobre), è imbattuto dal 1971. Non è, ovviamente, né relativo al tempo d’arrivo né alla velocità massima.
Proprio per questo, siamo certi che resisterà ancora a lungo. Cinquant’anni fa, un equipaggio vinceva la regata (overall in tempo compensato) a bordo di quella che, ancora oggi, è la barca più piccola ad esserci riuscita. E pensate un po’. La barca era di serie e Made In Italy: un mitico Comet 910. Al timone c’era quello che, pochi anni dopo, sarebbe diventato il velista più famoso d’Italia con Azzurra. Cino Ricci, allora 37enne.
Il mitico equipaggio con Cino Ricci
Assieme a lui, Ellero Tamburini, Sandrino Ligossi, Sandrone Mattioli, Stefano Grandi, Roberto Onorati. Lo scafo del Comet 910 (progetto di Finot e Van de Stadt) fu realizzato ai cantieri Sipla (poi Comar) di Renzo Zavatta ed Eolo Mambelli, in ritardo sulla tabella di marcia, come ha ricordato Ricci al Corriere di Romagna: “La barca non era ancora finita. La caricammo su un tir per raggiungere Napoli e mi portai dietro Fiumicelli, uno bravo del cantiere per gli ultimi ritocchi”. Sulla rotta Napoli-Messina i lavori furono ultimati (soprattutto la falegnameria). Fiumicelli lasciò la ciurma che partì per Malta.
Il dio delle onde Tabarly? Battuto!
La regata venne condotta in modo perfetto il team italiano finì per battere un mito della vela, Eric Tabarly, primo in reale con il suo Pen Duick III (17 m) ma ben dietro in compensato. In più, erano gli anni in cui Malta si stava staccando dall’Inghilterra, per cui Ricci e compagni furono portati in trionfo “dagli spazzini maltesi del turno di notte perché avevamo battuto gli inglesi”.
Comet 910, una barca “pop” mitica ancora oggi
E il piccolo Comet 910 di Cino Ricci, oggi, troneggia nella parete della sede del Royal Malta Yacht Club, assieme a tante barche mito della vela mondiale.
Di fatto, una barca mito lo è anche lei. Fu un clamoroso successo commerciale, con quasi 700 imbarcazioni prodotte in circa 15 anni, un vero e proprio baluardo della vela “pop”. Lunga 9,10 m e larga 3,06, Quando uscì stupì per quelle linee così piene, soprattutto a poppa, che garantivano una eccezionale abitabilità. Gli interni avevano il blocco cucina e il carteggio a scomparsa, in modo da ingrandire il quadrato.
Altro punto di forza le prestazioni con vento leggero, quello che si incontra prevalentemente in estate nei nostri mari. Grazie alla ridotta lunghezza al galleggiamento e alla poca superficie immersa era, per allora, velocissima in quelle condizioni. Solo nel 1980 venne presentata una versione migliorata, denominata Plus, con un pozzetto un po’ più corto, in modo da guadagnare lo spazio interno sufficiente a rendere fissi la cucina e il carteggio. La qualità della vetroresina era buona, un po’ meno le finiture e l’attrezzatura di coperta.
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