Tutti i segreti dell’Eco Racer 769, la barca da regata riciclabile
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Loro sono una coraggiosa realtà innovativa che sta facendo delle cose molto interessanti, e il loro Eco Racer era in esposizione al Salone Nautico di Genova. Stiamo parlando dei ragazzi di Northern Light Composites, che siamo andati a trovare per conoscere i segreti di questa piccola grande barca. Piccola solo per i suoi 7 metri e 69 di lunghezza, 2,8 di larghezza, perché per il resto questa è una barca dalle grandi ambizioni. L’Eco Racer è infatti costruita con materiali alternativi come le resine termo plastiche e la fibra di lino, che rendono la barca riciclabile a fine vita, come ci hanno raccontato i ragazzi di Northern Light Composites nel video che vedrete sotto.
Il progetto della barca è di Matteo Polli, il mago delle barche da regata ORC, che ha realizzato delle linee accattivanti e moderne, e una carena pensata per competere nei circuiti dei mini altura. Ma oltre alla “star” della progettazione c’è lo zampino di un altro grande velista nel progetto di Eco Racer, ci riferiamo a Roberto Spata.
La coperta dell’Eco Racer e lo “zampino” di Roberto Spata
Roberto Spata, uno dei velisti professionisti di maggiore esperienza che ci siano in Italia, oggi anche project manager di barche come il Momi 80 (che insieme all’Eco Racer ha vinto il premio Design Innovation Award del Salone Nautico di Genova) e a lavoro su barche innovative come quella di Northern Light Composites. Sull’Eco Racer Spata ha curato il posizionamento e il layout delle manovre di coperta, e ci ha raccontato qualcosa di interessante sull’idea che c’è dietro.
“Il progetto Eco Racer nasce da una collaborazione con Matteo Polli con cui lavoro spesso e con il quale abbiamo una comunione di vedute. Il mio lavoro su Eco Racer è stato quello di rendere l’attrezzatura di coperta e le manovre più semplici possibili. E’ giusto che barche così piccole siano belle, e il progetto di Eco Racer lo è grazie alle sue linee oltre a essere interessante per il concetto di riciclabilità della barca, ma devono essere anche semplici per gli armatori che non devono poi perdere ore a terra in manutenzione. Il piano di coperta sarà molto pulito con le manovre nascoste, una barca dove sarà “inutile” andare a prua dopo avere mollato gli ormeggi. L’Eco Racer dopo il varo verrà portato sul Garda dove lo testeremo tireremo al limite il prototipo per l’ottimizzazione finale” ci ha raccontato Roberto Spata, che vedremo sempre più spesso in questa vesta di preparatore e ottimizzatore di barche, anche nel ruolo di project manager, oltre che da regatante professionista.
Mauro Giuffrè
L’ECO RACER 769 AL SALONE DI GENOVA
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