Ciao Vasco Donnini inventore di barche, amico di Luna Rossa

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vasco donniniIl leggendario Vasco Donnini a 87 anni ci ha lasciato nella sua Castiglione della Pescaia. La vela italiana piange uno degli inventori di barche a vela più geniali. Tutti lo ricordano per la sua amicizia con Patrizio Bertelli, 75 anni, il papà di Luna Rossa. Molti dimenticano che Vasco Donnini ha ispirato con le sue innovazioni soluzioni rivoluzionarie nel mondo della progettazione. Per fare cosa? Per far andare più forte una barca a vela.

Vasco Donnini ha inventato le poppe aperte

Nel suo cantiere/laboratorio a Castiglione della Pescaia, a partire dagli anni ’70, Donnini con il suo solo genio intuitivo ha allungato le poppe delle barche aprendole. Nessuno prima aveva mai osato eliminare lo specchio di poppa delle barche, aprendole sul mare, senza barriere. Donnini lo fece per due motivi, entrambi legati alle prestazioni. Per allungare le linee d’acqua e quindi aumentare la velocità teorica della barca, e poi per risparmiare peso.

Altrettanto leggendari sono i suoi alberi e armamenti velici. Donnini prese un albero di un Soling e lo mise sulla sua barca. “Cadrà subito al primo alito di vento” dissero i maligni quando si presentò al via della regata. L’albero rimase in piedi e vinse la regata.

maremma vasco donnini farr 31
Il Farr 31 Maremma di Vasco Donnini

Non ha mai smesso di regatare, la sua ultima barca, ovviamente una chicca, era un Farr 31 che si chiama Maremma con cui partecipava alle regate del Circolo di Castiglione della Pescaia.

Pochi soldi tanto genio

Le sue barche, quasi tutte dal nome Tuscany, erano vecchi scafi usati, comprati con pochi soldi e poi “truccate” secondo il suo intuito. Togliendo peso, trovando astuzie per aggirare i regolamenti, inventando soluzioni geniali per far andare più forte la sua barca.

Ha insegnato a Patrizio Bertelli

E poi Donnini è l’uomo che ha attaccato la passione per la vela agonistica a Patrizio Bertelli. Siamo sempre negli anni ’70. Bertelli, che non è ancora il patron di Prada, ma un commerciante toscano, si compra un sette metri. Ma la sua barca era un chiodo rispetto a quella di Vasco Donnini.

Così Bertelli si fa amico Donnini, gli compra una sua barca e vanno in barca insieme. Da allora l’amicizia e il sodalizio tra i due non si è mai interrotto. Oggi Bertelli, insieme alla sua prestigiosa collezione di barche d’autore, annovera anche un Donnini DOC, il Tuscany Vispa. Con cui ha vinto proprio a Castiglione della Pescaia nel 2016 le Winter Series, precedendo barche sulla carta più veloci e moderne.

Vasco Donnini sul Linnet di Patrizio Bertelli. Donnini è in basso, alla destra di Bertelli. In piedi Max Sirena (a destra) e Giovanni Tognozzi

Vasco Donnini e Luna Rossa

E poi Donnini ha seguito sin dall’inizio l’avventura di Luna Rossa in Coppa America. Quando si poteva ancora, è salito a bordo e sicuramente ha dato preziosi consigli al suo amico Bertelli.

Non mancava mai alle regate di barche d’epoca, a bordo dei gioielli dello yachting del boss di Prada. Amava regatare sulle barche disegnate da Giulio Cesare Carcano, altro genio della progettazione italiana.

Quando Donnini e Bertelli si sono conosciuti

Insomma, se è oggi esiste Luna Rossa un po’ di merito va a Vasco Donnini. Ecco il racconto di Bertelli sul loro incontro: “La passione per la vela mi è nata nei primi anni Settanta, quando venivo a Castiglione, e fui invitato a una regata notturna a Porto Ercole, di quelle promosse dalla regina d’Olanda. Fu un’esperienza molto divertente e da lì ho iniziato a regatare, e dopo due anni mi sono regalato una piccola barca da regata di 7 metri e mezzo. Poi ho conosciuto Vasco Donnini, e ho comprato la sua barca facendoci le regate insieme”. Così è nata l’epopea di Luna Rossa. Grazie Vasco, buon vento.


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