Blue Economy: se non ora, quando?
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
In una bella mattinata milanese, siamo stati invitati a un evento su un tema al quale noi velisti e amanti del mare teniamo particolarmente, la salvaguardia degli oceani. L’occasione è stato il primo One Ocean Summit, ospitato dalla Borsa Italiana.
Blue economy
One Ocean è una fondazione nata nel 2017 per celebrare il cinquantesimo anniversario dello Yacht Club Costa Smeralda. Se di primo avviso, la missione dei consociati poteva sembrare simile a decine di altri progetti presenti sul mercato, la realtà dei fatti potrebbe diventare quello che in gergo si chiama “game changer”.
Perché One Ocean non è la “solita” associazione di salvaguardia
Mi spiego. Accanto a una serie di progetti di salvaguardia marina (tra i quali attività legate al triangolo dei cetacei e di pulizia litorali) e di sensibilizzazione, molti dei grandi velisti italiani e non solo, sono ambassador di One Ocean e portano in giro per il mondo la Charta Smeralda, un patto da firmare per il buon comportamento da tenere nei confronti del mare.
L’associazione si è dotata di un serissimo comitato scientifico tra i quali spicca il presidente, Stefano Pogutz, Prof. Corporate Sustainability all’università Bocconi, il quale ha introdotto l’argomento più importante, la Blue Economy: “E’ importante parlare di Blue Economy: un concetto che amplia significativamente quello abitualmente usato di “economia dell’oceano, che invece si concentra unicamente sulle industrie che operano direttamente sul mare.
Per Blue Economy si intende un’economia che utilizza in maniera sostenibile e resiliente le risorse marine e i servizi ecosistemici generati dall’oceano e impiegati dall’uomo e che quindi può riguardare anche attività non direttamente connesse all’ecosistema marino”.
Blue Economy, cos’è il Blue Rating
Parafrasando il pensiero del presidente, la One Ocean Initiative è una metodologia concreta. Che ha l’obiettivo di portare le imprese ad essere più consapevoli e ad agire, a misurare e a essere più trasparenti, secondo un insieme di parametri, che vanno a stabilire un “punteggio” di buon comportamento ecologico.
Ecco entrare in campo un altro giocatore. E non certo una riserva. Leonardo Totaro di McKinsey (McKinsey è una società internazionale di consulenza manageriale che serve le principali aziende nel mondo, oltre a istituzioni del settore pubblico e sociale), che sostiene: “Le aziende rivestono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ecosistema marino. Con questa metodologia ci proponiamo di aiutarle a comprendere nel dettaglio il loro impatto sul mare e a migliorarlo, colmando il divario esistente con il tema della qualità dell’aria”; e aggiunge “Per incentivare l’adozione di questo modello da parte delle imprese, puntiamo a coinvolgere anche le istituzioni finanziarie, che hanno sempre più interesse ad avere clienti attenti alla sostenibilità ambientale”.
Si parla quindi di un rating, un Blue Rating, un punteggio da attribuire alla società che ampli il concetto di green economy in blu economy che riesca a spostare capitali (come già accade per molti fondi di investimento “sostenibili”) da aziende poco attente al mare e alla vita in essi presenti a società più virtuose.
Blue Economy, il focus di Ocean Disclosure Initiative
Chiosa Jan Pachner, Segretario Generale di One Ocean Foundation: “Ocean Disclosure Initiative punta ad affrontare quello che fino ad oggi è stato un vuoto: l’assenza di una metodologia strutturata in grado di aiutare le imprese di riconoscere e conseguentemente rendicontare con trasparenza le pressioni dirette e indirette delle proprie attività sugli ecosistemi marini. Finora nessun operatore del terzo settore aveva mai lavorato in questa direzione. La sfida è enorme ed è tra le più cruciali del nostro tempo”.
La conclusione è del vicepresidente della Fondazione One Ocean, Riccardo Bonadeo, perfetto nel suo abito come nelle parole usate: racconta di come lui, uomo di mare da più di ottant’anni abbia realmente visto cambiare sia il Mediterraneo che gli oceani, ed è da una voce pacata e ferma come la sua che risuona ancora più reale la preoccupante situazione che viviamo.
Il messaggio non è però negativo, è anzi di agire ora perché ce ne sono le possibilità, e se l’industria e i mercati finanziari lo capiranno, sarà li, la vera svolta per vivere in un mondo non solo più verde, ma anche più blu.
Per saperne di più: https://oceandisclosureinitiative.org/
Tommaso Oriani
AIUTACI A TENERTI SEMPRE AGGIORNATO
I giornalisti del Giornale della Vela, si impegnano ogni giorno a garantire informazione di qualità, aggiornata e corretta sul mondo della nautica in modo gratuito attraverso i siti web. Se apprezzi il nostro lavoro, sostienici abbonandoti alla rivista. L’abbonamento annuale costa solo 49 euro e ti facciamo anche un regalo!
SCOPRI IL CANALE YOUTUBE DEL GIORNALE DELLA VELA
Ogni giorno interviste, prove di barche, webinar. Tutta la vela, minuto per minuto. Ma in video! CLICCA QUI per iscriverti, è gratis!
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Per rimanere aggiornato su tutte le news dal mondo della vela, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter del Giornale della Vela! E’ semplicissimo, basta inserire la tua mail qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscrivimi”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di vela! E’ un servizio gratuito e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno!
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Anche tu puoi attraversare l’oceano grazie a Sailwiz
Se sogni di attraversare l’oceano in barca a vela ma non ne hai una (o non ne hai una adatta) Sailwiz ha la soluzione per te. Il portale spagnolo per prenotare le vacanze in barca ha una sezione apposita del suo
Crisi della vela? Tutte balle, basta fare così
Dicono che la pratica della vela è in declino. Ma non è vero se creiamo i tifosi velisti. Il mondo della vela è volubile, come il vento. Sono passati solo quattro anni da quando la vela, a detta degli esperti,
Naviga per 370 miglia su un Laser a 58 anni: Fiona sei un mito!
Fiona Heenan ha stabilito il record mondiale per la più lunga distanza navigata da una donna in solitario a bordo di un Laser. Un’impresa velica notevole e una grande prova di passione e determinazione. Con una lunga cavalcata di 372
World Wide Charter apre una nuova base a Portorosa: le Eolie a portata di vela da Pasqua!
World Wide Charter ha annunciato l’apertura della sua nuova base charter a Portorosa, sulla costa settentrionale della Sicilia. L’operatore, già attivo nel settore del noleggio di imbarcazioni con le basi di Marina d’Arechi (Salerno) e Portisco (Olbia) ha lanciato la nuova