Occhio al perito incompetente. Potrebbe farvi perdere la vendita della barca usata
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A causa dell’incompetenza di un perito salta la vendita di una barca usata già venduta. Non è il primo caso di una vendita saltata per l’incompetenza di colui che dovrebbe essere un esperto ma che, alla fine, non sa leggere i dati della strumentazione. (La foto ha il solo scopo di illustrare l’articolo e non ha alcun collegamento con i fatti raccontati)
Pubblichiamo qui sotto lo sfogo di un armatore che aveva già venduto la sua barca e intascato la caparra. Ma a causa di un macroscopico errore da parte del perito, che aveva dichiarato che la barca aveva una importante delaminazione, il compratore preoccupato si tira indietro.
L’armatore fa eseguire una nuova perizia specialistica e scopre che invece la barca è perfetta. Leggete questa lettera che serve da monito per chi si affida ciecamente a periti che non sanno interpretare i dati forniti dalla strumentazione elettronica. Incredibile, il perito non si è accorto che seguendo la sua valutazione la barca sarebbe affondata da sola già da tempo!
Ecco lo sfogo del nostro lettore.
Gentile direttore,
le scrivo in merito una questione che mi sta a cuore, in vero non sapevo se disturbarla nel suo lavoro, ma penso che sia un argomento meritevole di attenzione. Parlo delle perizie nautiche, a me in primis (le spiegherò nel proseguimento del mio “sfogo”) e anche a tanti altri, è capitato di cadere in giudizi molto dissimili gli uni dagli altri, soprattutto nell’ultimo periodo con l’avvento di raggi e raggetti che studiano minuziosamente ogni parte della barca, scafo e non solo.
Vendo la barca e incasso la caparra
Terminata la dovuta premessa, vado a scriverle quando mi è capitato. Sono armatore di una barca di 12 metri da crociera/regata, che ho messo in vendita il passato inverno, a causa del covid (ovviamente) e non solo. A maggio un compratore aveva fatto l’offerta giusta e avevo in mano già la caparra, cosa mancava? La perizia! Una formalità pensavo, la mia imbarcazione ha veramente solcato ogni tipo di mare e di vento e ne è sempre uscita vincitrice portando il suo equipaggio in felice sicurezza. Ma mi sto dilungando, torniamo alla cronistoria dell’evento. Mancava solo la perizia appunto, e io delegai quella che definivo un formalità al mio broker, che presenziasse in mie veci (ero via per lavoro e l’acquirente aveva fretta di concludere l’affare).
Ma il perito dice che i “raggi” dicono che è delaminata
Bene, il perito (lecitamente di parte del compratore) ne ha trovate di ogni, ogni minuziosa piccola parte dello scafo e della coperta è stata rivoltata come un calzino. Il che è zelante e meritevole nei limiti. Ma il bello (!?) deve ancora venire; il suddetto passa ai raggi, con in mano il potere degli ultrasuoni trova di tutto, sostiene che ci sia una delaminazione nella sentina (poi smentita) e contesta addirittura il buono stato della barca. Boccia l’imbarcazione confutandone anche il prezzo accordato tra le parti (cosa assurda e di cattivo gusto).
Il compratore si tira indietro, salta la vendita
Il Compratore decide quindi di rescindere il contratto di acquisto. Ovviamente oltre al dispiacere e alla mancata vendita mi allarma la condizione dello scafo. Cosa faccio? Porto la barca in cantiere e faccio domanda per una nuova perizia. Chiamo la Composites, che sono leader nel settore e gente tremendamente seria, cosa ne esce? Barca più che in buono stato. La delaminazione?
Ma il perito aveva preso un abbaglio, la barca è sanissima
Come sostenevo io era figlia della costruzione in quanto il cantiere aveva inserito un foglio di piombo in sentina per dargli stabilità e robustezza. La barca avrebbe brillantemente passato la prima perizia e sarebbe stata venduta. In sintesi quella che io giudico una pessima perizia di parte (aveva magari altre finalità?) mi ha comportato la mancata vendita, la mancata partecipazione alla stagione delle regate (allarmato dalla stessa infatti non mi fidavo di affrontare il mare in quelle condizioni) e una buona dose di stress e grattacapi. Ho pensato anche di agire per vie legali, ma sarebbe più uno spreco di tempo e soldi che altro viste le fattispecie che si possono eccepire.
State attenti alle perizie di incompetenti!
Penso che però denunciare pubblicamente un qualcosa che, ripeto non solo a mio dire, non quadra, sia legittimo e di interesse per tutta la comunità della nautica da diporto. Confrontandomi con il cantiere e con altri intermediari, troppo spesso infatti, barche che non hanno mai dato problemi e che anzi hanno una storia che parla in loro favore vengono sonoramente bocciate dai periti e dai loro raggi… sembra quasi il problema dell’osmosi di qualche anno fa…ma non voglio aprire altri fronti…
Distinti saluti
Taddeo Ostuni
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4 commenti su “Occhio al perito incompetente. Potrebbe farvi perdere la vendita della barca usata”
sarebbe bello poter conoscere il nome del broker e del perito
Succede anche il contrario. Succede che il perito trovi delle magagne, ma che il venditore ed il suo consulente neghino anche l’evidenza…
Dalla descrizine, mi sembra una faccenda nebbiosa ed appesantita dal foglio di piombo inserito per aumentare la robustezza.
Marco Pellanda – Venezia
Io direi occhio ai giornalisti incompetenti , non avete dato al perito la possibilità del contraddittorio cosa DOVUTA ,credo, dopo essere stati accusati di incompetenza.
Inoltre la perizia positiva , è fatta udite udite dal cantiere che ha costruito la barca della serie ogni scarrafone è bello a mamma sua !!!!! Senza contare che il piombo metallo morbido per eccellenza non mi sembra la soluzione migliore per dare rigidità MAGARI ADDIZIONATO IN LEGA CON ANTIMONIO che guarda un pò si aggiunge per irrigidire indurire il piombo anche nei proiettili ndr. Leggiamolo un libro o due sui materiali prima di sparare boiate . E cmq di armatori furbetti ne ho incontrati talmente tanti che ormai non li ascolto nemmeno più mentre vantano le gesta del loro gioiello unico al mondo ,ascolto solo il perito perchè terzo e senza interessi nella vendita … articolo FAZIOSO E DI PARTE ,mal male molto male ,