Checco Bruni: “Pronto a volare al Mondiale Moth (ma il mio sogno è portare la Coppa America in Italia)”
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Pronti, partenza, si vola. Da domani fino al 7 settembre a Malcesine (Verona), sul Lago di Garda, va in scena il Campionato del Mondo Moth 2021 “Redoro Frantoi Veneti”: 150 derive volanti (per gli amanti dei numeri: peso 30kg, lunghezza 3.355 m, larghezza 2.250 m), velisti dal livello spaziale provenienti da tutto il mondo. Dall’Argentina alle Bermuda, da Hong Kong alla Nuova Zelanda per giocarsela su quella che è una vera e propria Formula Uno della vela.
L’Italia conta su un vero e proprio “parterre de roi”: un nome su tutti Francesco “Checco” Bruni, timoniere di Luna Rossa all’ultima Coppa America e già vicecampione mondiale Moth. Nonché nostro Velista dell’Anno in carica! Il “Checco nazionale” che ci ha fatto scendere la lacrimuccia con il suo “Siamo Italiani e che cavolo!”, dopo la vittoria della finale della Prada Cup che sanciva l’accesso di Luna Rossa alla finale di Coppa.
Checco, sei carico? Quali sono le aspettative di un vicecampione del mondo?
“Va detto che il secondo posto arrivò nel 2018, nel 2019 arrivai quinto: tenete presente che l’età avanza (Bruni è del 1973, ndr), e il Moth è una classe di giovani…”
Non girarci attorno: il tuo obiettivo?
“Voliamo basso. Punto a entrare di nuovo nei primi cinque. Tenete presente che il livello è altissimo: c’è gente come gli austrialiani Tom Slingsby (già campione mondiale 2019, ndr), oro olimpico sui Laser, e Iain Jensen, un oro e un argento alle Olimpiadi sui 49er. Poi Paul Goodison (oro olimpico Laser), Dylan Fletcher, fresco vincitore dell’oro a Tokyo sui 49er, Ruggero Tita, che anche lui ha il collo appesantito dall’oro giapponese. Ci sarà da lottare, ma venderò cara la pelle come ho sempre fatto…”.
Dovrai battere Ruggi Tita, non vorrai mica che ti “soffi” il posto al timone di Luna Rossa…
“Non penso che per adesso Ruggero voglia dedicarsi alla Coppa America, c’è Parigi 2024, ma farò di tutto per batterlo (ride, ndr). E chissà se sarò ancora al timone di Luna Rossa: non si sa niente sul nuovo format, per adesso. Anche se il mio sogno è riuscire a portare la Coppa America in Italia!”.
A proposito di Coppa… come è cambiata la vita di Checco Bruni dopo l’ultima avventura? Sei diventato una celebrità? Ti fermano per firmare autografi?
“L’altro giorno stavo andando in farmacia e mi hanno fermato (ride, ndr)! Ma per ora, in città posso girare tranquillo. Quando invece mi avvicino al mare, dove ci sono delle barche, mi riconoscono tutti e vogliono farsi selfie con me!”.
Com’è Checco Bruni sui Moth? Più istintivo o riflessivo?
“Mi reputo un velista riflessivo, uno che ragiona sulle cose prima di farle. Ma c’è da dire che sul Moth vai talmente veloce che non hai il tempo di pensare troppo…”
Quando rivedremo il Checco Bruni del 2018, quello che partì mure a sinistra in boa beffando tutti al mondiale Moth?
“Allora eravamo alle Bermuda, il vento era più ballerino, si potevano fare certi numeri. Qui sul Garda il vento è molto più regolare e come sanno tutti i velisti non ci sarà spazio per le “gite a centro lago”. Bordo secco sui roccioni!”.
Ti presenti al Mondiale “logato” Franke, un’eccellenza nel mondo delle cucine. Come è nata questa partnership?
“Intanto diciamo che è sempre bello vedere un’azienda che investe nel mondo delle derive. La vela viene sempre di più percepita come uno sport pulito (Franke è stata inserita tra le 150 aziende più sostenibili in Italia, ndr) e la Coppa America, in Italia, ha contribuito quest’anno ad aumentarne la popolarità. Le scuole vela, quest’anno, hanno registrato il pienone. In più, aria e acqua sono i “temi caldi” del Salone del Mobile e quale barca, meglio del Moth, che vola sull’acqua, poteva incarnarne i valori?”.
E.R.
CHI E’ CHECCO BRUNI
Nato nel 1973, Francesco ‘Checco’ Bruni è uno dei velisti italiani più versatili, eclettici e di successo ancora in attività. Nei suoi 30 anni di carriera ha vinto 7 titoli mondiali, 5 europei e 15 nazionali in varie classi, dal Laser all’Offshore, da Star al 49er ed è stato leader dell’ISAF Match Race World Ranking nel 2011. Cinque campagne di America’s Cup di cui quattro con Luna Rossa, all’ultima edizione è stato uno degli elementi più determinanti a bordo. Per tre volte alle Olimpiadi, nel 1994 è Campione Europeo Laser, una delle più competitive classi olimpiche ed è vice campione Mondiale Moth.
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Ma Checco Bruni non è solo questo, non è solo regata. E’ un appassionato crocierista (che ha “vinto” una barca da crociera tanti anni fa), ama la natura, il vino buono, le immersioni. Per scoprire il Checco che non ti aspetti, scopri l’intervista completa sul numero di ottobre del Giornale della Vela, in edicola e in digitale a partire dalla fine di settembre!
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