Le dieci isole sperdute dell’estate affollata da visitare in barca

Nella seconda estate all’insegna del turismo di prossimità, le coste e le isole del Mediterraneo più accessibili saranno, ancora una volta, più a che mai. E allora perché non approfittarne per navigare lontani dalla folla, verso paradisi poco conosciuti dove il turismo di massa ancora non è arrivato? Ecco la nostra classifica delle isole sperdute (alcuni sono tratti dall’Atlante delle Isole del Mediterraneo di Simone Perotti) da visitare in barca quest’estate: sia che abbiate già noleggiato la barca o che siate in procinto di farlo!

  1. Kyra Panagia (Grecia) – 39°19’26”N • 24°04’20”E

Conosciuta anche come Pelagos, è la più grande delle isole deserte nell’arcipelago delle Sporadi. Ci sarebbe anche un monastero, ma è abitato da una sola persona: il pastore Giorgos Tzortis, che ogni mattina alza la bandiera greca. Ridossatissima e splendida a nord la baia di Planitis.

isole sperdute

  1. Lampedusa (Italia) – 35°30’49” • 12°35’12”E

Fenicia, greca, romana, colonizzata dai francesi nel Settecento, poi dai maltesi, da agricoltori inglesi e infine dai panteschi su ordine di Ferdinando di Borbone. Più a sud di Tunisi, ma italiana. Un luogo circondato dall’azzurro dove sentirsi a casa.

  1. Jazirat Jalitah (Tunisia) – 37°31’31”N • 08°55’47”E

Conosciuta in francese come La Galite (in Italiano Isola della Caletta), è l’isola principale dell’omonimo arcipelago, 40 miglia dalla Tunisia e 150 dalla Sardegna. Uno scoglio alto nel mare con una storia travagliata. Abitato saltuariamente nell’antichità da romani e cartaginesi, venne popolato nell’800 da una comunità di ponzesi e tabarchini che vi praticavano la pesca delle aragoste. Tra il 1956 e il 1962, con l’indipendenza della Tunisia, l’isola venne abbandonata.

  1.  Malu Entu (Italia) – 39°59’26”N • 08°18’19”E

Una vera perla di biodiversità nel Mare Nostrum. Le acque cristallo circostanti la piccola isola ad ovest della Sardegna sono popolate da tartarughe marine della specie Caretta caretta e da cetacei.

  1. Palagruža (Croazia) – 42°23’34”N • 16°15’31”E

Piccolo paradiso tra Croazia e Italia (30 miglia al largo di Peschici), Palagruža (in italiano Pelagosa) è popolata da sedici tipi di orchidee. Le sue acque sono ricchissime di pesci. Suggestivo il faro su un eremo da raggiungere dopo una bella scarpinata.

  1. Agios Efstratios (Grecia) – 39°31’08”N • 25°00’31”E

Una chicca per chi è alla ricerca di pace, Agiostrati. Nel bel mezzo dell’Egro settentrionale, è assai poco frequentata. In passato molti dissidenti sia durante la guerra civile greca che durante la Dittatura dei Colonnelli furono mandati in questo angolo sperduto in confino.

  1. Gavdos (Grecia) – 34°50’50”N • 24°05’16”E

Situata nel Mar Libico, il suo lembo sudorientale, Akra Tripiti, è il punto più meridionale d’Europa. Ci sono 17 chiese, ma un solo parroco. Una scuola, un insegnante, tre alunni. Rocciosa ma verde, folta di pini, cedri e ginepri. Le spiagge sono splendide, il tramonto visto dal faro di Gavdos è un’esperienza mistica.

  1. Pantelleria (Italia) – 36°47’27”N • 11°59’38”E

Situata 55 miglia a sud-ovest della Sicilia e 30 miglia a nord della Tunisia, l’isola vulcanica di Pantelleria offre un paesaggio unico: colate laviche a blocchi, cale e faraglioni a cui si aggiungono le antiche costruzioni dell’uomo. Muri a secco, giardini panteschi (costruzioni quasi sempre cilindriche in muratura di pietra lavica a secco per proteggere gli agrumi dal vento) e dammusi, antichi fabbricati rurali a cubo, con spessi muri a secco, tetti bianchi a cupola.

  1. Nuova Tabarca (Spagna) – 38°09′52″N • 0°28′20″O

Case basse e bianche che digradano verso il mare azzurro, palme, oleandri e antica parlata ligure vi attendono in questa splendida isola (che è un’area marina protetta facente parte della Comunità Autonoma Valenzana) a sud di Capo di Santa Pola, nel Mar delle Baleari meridionale. Il suo nome è dovuto all’insediamento, durante il regno di Carlo III di Spagna, di famiglie di origine genovese provenienti dalla piccola isola di Tabarka, in Tunisia.

  1. Gheru (Egitto) – 31°21’30”N • 30°06’23”E

In quest’isola disabitata del Mar di Levante, l’egittologo Paolo Gallo ha scoperto un grande insediamento macedone di case con bagni, una fortezza, un faro, un tempio dorico e una cisterna monumentale. Gallo, nel 2000, ha rinvenuto anche alcune tombe che risalirebbero alla Battaglia del Nilo (1798) tra britannici e napoleonici. E’ poco più di uno scoglio questo isolotto al largo di Alessandria, ma l’atmosfera che si respira è quasi irreale.

 


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