“Come ho motorizzato la mia barca per renderla veloce e sicura”
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Michele Centemero, armatore dell’Italia Yachts 15.98 Sofima, ci racconta l’innovativo sistema di motorizzazione della barca sviluppato con Ranieri Tonissi
Una barca, per essere un vero “blue water”, non deve soltanto essere costruita bene, ma va equipaggiata con accessori e attrezzature superiori alla media. Se avete intenzione di navigare a lungo e in sicurezza sulla vostra barca è fondamentale disporre di un entrobordo di potenza adeguata alle dimensioni dello scafo, di un produttore affidabile e un’assistenza a cui fare riferimento in ogni occasione.
LA RICERCA DEL MOTORE GIUSTO
Michele Centemero, sul suo nuovissimo Italia Yachts 15.98 Sofima (16,60 x 4,85 m), non ha lesinato in dotazioni: a bordo puoi viverci mesi e navigare dove vuoi. Anche grazie a una motorizzazione studiata a tavolino: “La configurazione del motore standard, per una barca del genere”, ci ha raccontato, “prevedeva un modello da 75 cavalli, a mio avviso sottodimensionato considerato l’uso ‘long-range’ che avrei fatto della barca.
Dopo lunghe ricerche – volevo una trasmissione saildrive e i principali produttori, per potenze più alte, proponevano la trasmissione in linea d’asse – ho trovato la ‘quadra’ assieme a Milos Poli di Ranieri Tonissi (importatore esclusivo per l’Italia dei motori marini Nanni Diesel, ndr). Lavorando a stretto contatto con Milos e il suo team abbiamo ideato un sistema di trasmissione innovativo”.
POTENZA E MANOVRABILITA’
Il modello scelto a bordo di Sofima è un Nanni N4.115, con trasmissione saildrive ZF e elica orientabile Max Prop: “115 cavalli è la potenza che cercavo su un 16 metri che, pronto a navigare, disloca 17 tonnellate”, spiega Centemero, “ma non volevo rinunciare alla manovrabilità garantita dal saildrive (che, a differenza della linea d’asse, consente di avere il piede più verso il centro della carena, ndr). Dai primi test effettuati – ho varato la barca da poco – direi che la missione è compiuta.
e monitorare lo stato del motore.
La barca manovra benissimo e la potenza si sente tutta. A 2.000/2.100 giri (su un motore che lavora a un massimo di 2.800), la velocità di crociera è di 8,2/8,3 nodi: e soprattutto, le prestazioni restano alte anche con mare e vento contrari”.
Il peso del motore, 378 kg, non è certo un problema, anzi: “Essendo posizionato a centro barca e in basso, aumenta la stabilità di Sofima che, da buon blue water superaccessoriato, non nasceva con l’intenzione di correre in modo esasperato”.
Michele Centemero ricorda l’importanza di confrontarsi con un team attento ed esperto, quando si tratta di motorizzazione: “Devo dire che da Ranieri Tonissi sono stati molto bravi. Hanno seguito il progetto in modo costante, supervisionando lo sviluppo e l’installazione del sistema fino al varo e garantendomi tutta l’assistenza necessaria. E credo che non avrò ‘grane’ negli anni a venire. In passato, sul mio vecchio Comet 460, ho avuto un motore Nanni e non mi ha mai dato nessun problema”.
I SEGRETI DEL SISTEMA AI PROSSIMI SALONI
A Michele Centemero fa eco Alessandro Airoldi, CEO di Ranieri Tonissi SpA: “Come Ranieri Tonissi è stato un piacere poter confrontarci e collaborare con un cantiere come Italia Yachts e trovare un armatore esperto e collaborativo per poter sviluppare insieme questo progetto. L’installazione di un motore da 115 cavalli con saildrive permette di innovare totalmente l’approccio alla motorizzazione per imbarcazioni di tali dimensioni dove è necessario e preferibile l’uso di questo tipo di trasmissione.
L’SD15, in configurazione con un motore Nanni 140 cv, sarà da noi presentato al mercato ai prossimi Saloni di Cannes (7-12 settembre) e Genova (16-21 settembre)”.
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