Arriva il nuovo Swan 55. German Frers ti spiega come nasce
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Sta nascendo un nuovo Swan, porta il glorioso numero 55 che nella storia del cantiere finlandese era già stato utilizzato per il mitico due alberi del 1970, progettato da Sparkman&Stephens.
Il nuovo Swan 55 sarà pronto a settembre, in tempo per i saloni autunnali, a partire da Cannes che prende il via il 7 settembre.
Tutto è ancora molto segreto. Della nuova barca di 17 metri sino ad ora praticamente nessuna immagine e solo qualche video sono uscite da Nautor. Ma interessantissima e illuminante è la spiegazione su come sarà lo Swan 55 fornita da German Frers, l’archistar che l’ha disegnata.
L’architetto argentino, famosissimo in Italia per aver progettato il Moro di Venezia, ha progettato tutta le gamme degli Yacht Swan, la Swan Line che parte oggi dal 48 e arriva al 78 con sei modelli e la linea Maxi Yacht con 4 barche da 88 al 120 piedi.
Se volete vedere la gamma completa degli Swan, vi basta andare subito a bordo di tutte le barche, ormeggiate nel nostro salone digitale, la Milano Yachting Week – The digital boat show, nello stand di Swan.
Navigare sbandati ma comodi è l’idea di Frers
Frers racconta i segreti della progettazione del nuovo Swan 55, in cui svela interessanti retroscena su come nasce uno Swan, una barca che non ammette errori.
“Il nuovo Swan 55” spiega German Frers “rappresenta una nuova generazione nella progettazione dello scafo sviluppata negli ultimi due anni, che permette di studiare il comportamento dello scafo in ogni condizione di navigazione”.
“In particolare con lo Swan 55 abbiamo sviluppato sezioni poppiere molto potenti che sfruttano al meglio tutta la lunghezza dello scafo in navigazione quando la barca è sbandata.
E’ stato studiato il miglior rapporto tra dislocamento e lunghezza teorica dello scafo a vari angoli di sbandamento, in combinazione con la doppia pala del timone, di cui Swan 55 è dotato”.
Grande attenzione anche alle sezioni di prua da parte di Frers, che spiega: ”Le sezioni prodiere sono ben arrotondate nella sezione trasversale e hanno un angolo di entrata molto sottile, con angolo acuto. Così abbiamo privilegiato la facilità di conduzione quando la barca è sbandata.
Il risultato è che, a causa dell’alto rapporto longitudinale tra lunghezza e profondità, sarà necessario rallentare la velocità quando si incontra un mare con onde corte e ripide”.
Frers spiega anche quanto è importante in una barca così, prevedere il peso e la posizione delle attrezzature, arredi ecc: “Siamo stati particolarmente attenti ai pesi per non penalizzare le prestazioni. Queste barche infatti necessitano di imbarcare una notevole quantità di attrezzature che servono al comfort di chi vive a bordo”.
Le innovazioni in coperta nel rispetto della tradizione
Gli Swan sono famosi per l’eleganza delle linee della tuga, vero marchio di fabbrica del cantiere sin dagli anni ’60, e per la frubilità della coperta.
German Frers racconta così lo studio della coperta dello Swan 55: “La coperta è l’area più importante di una barca a vela. Lo si vive sempre, navigando con tempo buono ma deve essere efficiente e offrire sicurezza anche con tempo cattivo. Ma non solo, è qui che si vive la vita in mare con famiglia e amici quando si sta all’ancora in una bella baia o in porto.
E per finire la bellezza di uno yacht si definisce soprattutto nella linea del ponte e della tuga.
In questa nuova generazione di Swan il pozzetto ha aree ben separate per la gestione e conduzione della barca e le zone dove si vivono tutte le altre situazioni: prendere il sole, cenare, nuotare…e grande attenzione è stata riservata alle protezioni dalle intemperie e dal sole con sprayhood, bimini e tendalini. Per migliorare la vivibilità in pozzetto e a poppa estrema abbiamo inserito alcune innovazioni, come i tavoli “trasformer” e la piattaforma bagno extra lunga”.
Per finire, guardate questo video dove si può vedere bene, come sarà l’interno del nuovo Swan 55 che avrà 3 cabine, due bagni e una cabina “stock” da usare secondo le esigenze dell’armatore. Mica male!
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