Sicurezza, pulizia, igienizzazione, rispetto dell’ambiente, servizi di assistenza ma anche turistici e di accoglienza sono le caratteristiche che i diportisti cercano: da domani vi presentiamo una scelta di porti turistici affidabili e sicuri
Come si fa a capire se un marina è davvero quello perfetto? Naturalmente l’analisi che bisogna fare comprende fattori oggettivi ma anche elementi soggettivi che cambiano in base alle diverse esigenze che ogni diportista ha quando deve scegliere quale sarà la “casa” per la sua barca. Ed è proprio il concetto di casa che oggi è determinante quando si parla di porti turistici e di scelta: complice anche la rivoluzione che questa pandemia ha portato sugli standard di vita quotidiana di tutti noi, infatti, sempre di più una barca viene vista come una vera e propria seconda casa. Una dimora, una residenza che si può usare tutto l’anno, magari anche per “brevi fughe” dalla città, isolandosi in mezzo alla natura, durante momenti di emergenza sanitaria come quelli che in questi ultimi due anni abbiamo purtroppo ripetutamente vissuto. Augurandosi certo che, soprattutto grazie alla intensa campagna vaccinale che si sta attuando senza sosta in Italia e non solo, quello pandemico sia davvero un pericolo che ci siamo perlopiù lasciato alle spalle, come dicevamo, alcune cose forse sono cambiate per sempre.
E anche un marina turistico da oggi allora viene visto in un’ottica nuova, anzi rinnovata: è anch’esso sempre di più appunto una casa e come tale deve garantire tutti i comfort che una vera abitazione ci sa dare. Oltre a ciò naturalmente non ha certo perso la sua funzione di “base” dalla quale si deve essere in grado di partire facilmente per lanciarsi lungo rotte di crociere affascinanti e divertenti. Ecco che allora oggi i marina turistici italiani possono davvero essere un punto di riferimento per tutti i diportisti che vogliono avere un “porto sicuro” a disposizione nel quale lasciare la loro barca ben tenuta e protetta.
Quali sono allora i fattori determinanti per la scelta di un marina “perfetto”? Quelli legati a sicurezza e igienizzazione – anche se figli di una contingenza legata all’emergenza sanitaria con la quale comunque dovremo fare i conti e rapporti ancora per qualche tempo – restano appunto importanti ma ne esistono anche altri. Il primo dei quali è quello legato alla possibilità di poter trovare un posto barca che a questi fattori di comodità e sicurezza ne aggiunga anche quelli legati a un corretto rapporto tra qualità e prezzo. E se una volta, neanche troppi anni fa, trovare un ormeggio al giusto prezzo e comodo in Italia era praticamente impossibile – anche perchè le tariffe erano salate per le tasche del diportista medio – oggi la situazione è molto diversa, innanzitutto in termini numerici.
I circa 300 porti turistici censiti attualmente sono infatti ben distribuiti lungo i 7.500 chilometri di coste dello Stivale, isole comprese, e ospitano un totale di quasi 90.000 posti barca. Un numero che però sale addirittura fino a 160.000 ormeggi se consideriamo anche quelli situati in porti di “vecchia” concezione. E se le tariffe non sono molto aumentate dal 2008 a oggi, ma anzi in diversi casi sono addirittura diminuite. A tutto questo probabilmente ha contribuito anche il fatto che, solo nel biennio 2016-2017, il giro d’affari dei marina turistici è cresciuto del 4,5%.