Rolex Giraglia: ecco perché il Sydney 43 ha sorpreso tutti (e vinto)
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Non si vince una regata come la Rolex Giraglia per caso, soprattutto in un’edizione come questa dove la strategia, con il vento incostante in alcune zone del percorso, era cruciale e non bastava portare la barca al traguardo e contare in un buon rating. Le classifiche della super classica iniziano a delinearsi, e in testa alla IRC overall, che assegna la vittoria generale della Giraglia troviamo il Sydney 43 Imagine di Gilles Argellies.
Progetto del 2011, a firma di uno dei geni delle barche pensate per le regate offshore, un certo Jason Ker. Se il nome non vi dice ancora nulla, Ker fu anche il progettista del Coppa America Shosholoza, che nell’edizione del 2007 a Valencia pur non avendo un equipaggio esperto diede filo da torcere a tutti proprio perché si trattava di una carena decisamente veloce. E veloci sono tutte le carene di Jason Ker, con la fortunata serie di barche “Ker” (costruite da Mc Conaghy) che da anni ottengono buoni risultati in tutte le regate d’altura a cui partecipano. Il Sydney 43, di Sydney Yachts, viene costruito dalla croata AD Boats, il progetto è del 2013, Imagine nello specifico è stata varata nel 2016.
Una barca pensata per le regate offshore ma concepita con una carena all round e non sbilanciata solo verso le andature portanti come accade con molti progetti offshore. A poppa si notano le svasature tipiche dei progetti Ker, con le svasature delle uscite di poppa che fanno si che questa zona dello scafo vada in immersione solo a barca sbandata per aumentarne la lunghezza al galleggiamento. All’interno anche un layout per andare in crociera, ma niente mobilio in legno, solo in composito per non appesantire la barca.
La barca è lunga 13,10 metri, larga 4,20, pesa poco più di 6 tonnellate e di bolina vanta 107 mq di superficie velica, con quasi 200 di asimmetrico per le andature portanti.
Nulla accade per caso dicevamo all’inizio, e infatti non basta una buona barca, e il Sydney 43 è anche di più, ma serve anche un equipaggio intelligente. Si nota come nell’approccio alla Giraglia Imagine si sia tenuta abbastanza ad est, per riuscire a navigare in vento pulito e non sentire le turbolenze che la Corsica crea allo scirocco se la si avvicina da una posizione più a ovest. Buona barca e buon equipaggio, con una strategia efficace, il risultato di questi elementi fa la vittoria overall alla Rolex Giraglia. Non senza un pizzico di fortuna a dire il vero, perché c’era un altro progetto di Ker, il Ker 46 Lisa R di Giovanni Di Vincenzo, che stava facendo anche meglio rispetto a Imagine. La barca italiana era quotata per la vittoria overall fino a poche miglia dall’arrivo a Genova, quando è stata rallentata dalla bonaccia ed è stata beffata, chiudendo quarta, dalle barche più piccole che da dietro sono arrivate con la tramontana della notte senza rallentare.
Il secondo posto in IRC overall è andato al First 40 Mon Ile di Gianrocco Catalano, un nome note dell’altura italiana che frequenta spesso i podi delle regate. Barca che nasce di serie ed è stata ottimizzata per correre in offshore e non solo. Terzo posto per Rossko, JPK 11.80 di Timofey Zhbankov, altra barca con il vizietto della vittoria come vi avevamo raccontato in quest’articolo.
In ORC la classifica provvisoria premia invece il Frers 64 Anywave di Alberto Leghissa, sul secondo gradino del podio sale Vito 2, A40 di Gianmarco Magrini, terzo lo Swan 42 Voloira IV di Francesco Zucchi.
Mauro Giuffrè
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