Niente Olimpiadi ma queste barche da 7 a 10 metri sono speciali
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
E’ ufficiale, non ci saranno delle barche cabinate a chiglia alle prossime Olimpiadi del 2024 che si disputeranno per quanto riguarda la vela in Mediterraneo, a Marsiglia (la scelta del CIO si è orientata su una doppia medaglia per il kitefoil, maschile e femminile). La vela è salva, dicono i puristi: non verrà contaminata da barche ed equipaggi che si confrontano in regate offshore, ovvero in alto mare.
Ma la possibilità di avere una barca cabinata adatta a lunghe navigazioni ha fatto nascere una nuova generazione di barche sugli 8/10 metri molto interessante.
Intanto è stata ingaggiata una battaglia di anni che ha visto contrapposti la Federazione Mondiale della Vela (Word Sailing) e molte delle Federazioni Nazionali. Non ultima quella italiana come ci aveva detto recentemente il suo presidente Francesco Ettorre (clicca QUI)
I cantieri avevano fiutato l’affare
Quando anni fa era cominciata a circolare la voce che una barca cabinata adatta a lunghe navigazioni in alto mare sarebbe potuta entrare tra le classi olimpiche per il 2024 i cantieri avevano fiutato l’affare. Quale promozione migliore per vendere barche se non di far comprare una barca ai velisti “normali” che partecipa alle Olimpiadi.
Aziende di abbigliamento come Nike e Puma ci hanno costruito buona parte del loro successo sulla suggestione di indossare capi di abbigliamento che usano i campioni olimpici e dello sport. E che ne dite dei marchi di auto come Mercedes, Ferrari, Renault che usano la Formula 1 per “vendere” meglio e a miglior prezzo le loro auto?
Così è partita luna vera gara tra cantieri e progettisti di tutto il mondo a chi sfornava a tempi rapidissimi una barca che si adeguasse alle richieste degli “organizzatori” delle Olimpiadi, che volevano una barca da 6 a 10 metri performante, non troppo costosa e che fosse condotta da due sole persone senza problemi.
Ecco una carrellata degli straordinari progetti e realizzazioni che ora sono (per ora) orfani della vetrina Olimpica (ma non è detto che nel 2028…).
L’idea Olimpica di Farr
Partiamo dall’ultima proposta che è stata lanciata da pochi mesi, ad opera di Bruce Farr, uno dei mostri sacri della progettazione mondiale. Il suo progetto si chiama Farr X2, è lungo m. 9,20 e largo 3,15 m, pesa solo 2.500 kg di cui ben 1.000 kg di zavorra così da renderla estremamente stabile.
Se vuoi saperne di più, clicca QUI
Gli sloveni ci hanno puntato per primi
Chi era partito deciso nella speranza di entrare nel novero delle nuove barche olimpiche era stato un cantiere sloveno che ha realizzato L30, una barca di 9,58 metri molto leggera (kg. 1820) che ha una doppia anima da crociera e da regata, dotata di propulsione con motore elettrico. Una barca multiuso interessante che trovate QUI
La via tedesca alle Olimpiadi
I tedeschi di Dehler non ci hanno pensato un attimo, avevano già in testa di mettere in produzione una nuova barca di 10 metri. Così è nato il Dehler 30 OD, un fior di barca ad alte prestazioni, facile da condurre e bella da vedere. E in più adatta anche ad una crociera sportiva. Lunga m. 10,30 e larga 3,28 è una delle più perforformanti e innovative del lotto dei pretendenti ad un posto per le Olimpiadi. Se volete conoscerla, cliccate QUI.
Le piccole per navigare offshore sono di Beneteau
I francesi, appoggiati dalla loro federazione e dal fatto che le Olimpiadi 2024 erano a casa loro, ci hanno creduto parecchio al progetto Olimpiadi Offshore. Beneteau ha acquisito nel 2018 il cantiere Seascape (leggi QUI) che ha due modelli sportivi perfetti per rispettare il bando olimpico. Sono il First 24 e il First 27 entrambi progettati dal mago delle barche cabinate piccole Sam Manuard.
Per quanto riguarda il più piccolo First 24, è lungo 7,30 metri ed è largo m. 2,50 e quindi è carrellabile. Il First 24 lo avevamo provato e QUI trovate la prova.
Il First 27 lungo m. 7,99 e largo m. 2,54 ha un dislocamento di 1.400 kg ed è dotato di una doppia scelta di chiglia, lunga o corta. Noi il Beneteau First 27 lo avevamo provato, lo potete vedere QUI
La bomba arriva da Jeanneau
A settembre 2019 anche l’altro grande cantiere francese (della stessa proprietà di Beneteau) ha sfornato una barca di poco più di 10 metri, perfetta per essere adottata per il progetto olimpico offshore. Si chiama Sun fast 3300, è lungo 10,49 m e largo ben 3,40. Sicuramente una barca modernissima che porta la firma di due progettisti, Guillame Verdier e Daniel Andrieu, che sono al top per quanto riguarda gli scafi oceanici per regate in solitario o in doppio. Lo Jeanneau Sun Fast 330 è una vera “bomba” e la potete vedere QUI.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
USATO CLASSIC BOAT | 5 daysailer ‘vintage’ per far divertire tutti
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così
C’è ancora tempo (fino al 15 luglio) per richiedere l’ecobonus 2025 e farsi il motore elettrico!
Annunciata una nuova proroga dell’ecobonus motore 2025: c’è tempo fino alle ore 12 del 15 luglio per sfruttare il finanziamento pensato per incentivare la rottamazione dei propulsori endotermici a favore di quelli elettrici. È il secondo rinvio deciso dal ministero
Non solo Luna Rossa. Il senso di Alfa Romeo per la vela (e per le barche)
La notizia, fresca fresca, è quella dell’ingresso di Alfa Romeo come official sponsor di Luna Rossa per la 38ma edizione della Coppa America (che per la prima volta nella storia, sarà in Italia, a Napoli, nel 2027). Si tratta di
Torben Grael: “L’essenza della vela? Le olimpiadi. L’oceano? Ora lo farei con i miei figli”
Venti minuti di chiacchierata in banchina con Torben Grael, durante la tappa in Toscana della Vela Cup, parlando di Coppa America, Giro del Mondo e Olimpiadi ma anche di barche, di mare e marinai. 5 medaglie olimpiche (di cui due