Il “film” della TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey. Tutti i momenti chiave della regata
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A una settimana dalla conclusione della TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey (QUI il video della premiazione con tutti i vincitori), vi raccontiamo tutti i momenti chiave che hanno reso epica la più grande regata virtuale nella storia del Mediterraneo, che ha visto coinvolti 53.964 skippers da tutto il mondo.
Per la prima volta in italiano, è stato l’evento velico più seguito e più partecipato in Italia di sempre. Con partenza da Genova, verso le Baleari Gibilterra e Madeira, poi di nuovo in Mediterraneo verso Creta e con l’arrivo a Cagliari, la Med Odyssey si è rivelata un successo straordinario che ha coinvolto migliaia di appassionati di mare e di vela da casa, rendendoli protagonisti.
Non solo ha fatto scoprire la vela a moltissimi neofiti ma ha portato alla luce, nelle dirette giornaliere dell’evento sportivo, moltissimi campioni, dei fuoriclasse del routing e della navigazione simulata di cui non sapevamo nemmeno l’esistenza. Sono stati 15 giorni di regata pieni di colpi di scena, 4800 miglia in cui abbiamo visto di tutto, dai Maxi 100 (a proposito, che barche! Quando mai ci capita di comandarne uno nella vita reale!) che filavano sui foil a 30 nodi, ai momenti di sconforto per gli incagli o le previsioni sbagliate e i colpi di vento che hanno mandato in tilt anche i software di pilotaggio.
Qui la sintesi dei momenti più salienti della TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey con i nomi dei protagonisti che non solo hanno regalato emozioni e performance incredibili, ma anche hanno svelato i consigli e trucchi.
LA CRONACA DELLA TAG HEUER VELA CUP MED ODYSSEY
LA PARTENZA DA GENOVA CON FORTE LIBECCIO
Alle 17h del 15 Maggio 2021, tutte le 42000 barche già iscritte alla TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey sono partite da Genova ritrovandosi ad affrontare fin dalle prime ore la prima scelta tattica. Con un libeccio di 15 nodi, la flotta si e’ subito divisa in due gruppi. Il primo, di circa 18000 barche, si e’ portato lungo la costa puntando verso Finale Ligure a una velocità media di 8 nodi, mentre il secondo gruppo ha scelto di scendere subito verso sud affrontando una bolina stretta per portarsi con velocità di 16 nodi, verso la Corsica.
Nelle prime ore la classifica giornaliera ha visto in testa avvicendarsi barche francesi e barche tedesche, e la spettacolare performance della barca italiana “Biuti” che è rimasta nella top ten globale mantenendo per le prime ore il quarto posto. Seguirà una notte intensa con forti raffiche da SW, che porterà le barche più a sud a costeggiare Stintino.
IL MAESTRALE DEL SECONDO GIORNO, SI FILA A 25 NODI
Dopo una giornata con una grande parte della flotta rimasta in un buco di vento, nella notte del secondo giorno, si è alzato un forte Maestrale che ha dato una accelerazione incredibile ai Maxi 100 che si erano posizionati lungo le coste francese, che hanno staccato di 5 ore il gruppo che aveva scelto di passare vicino alla Sardegna. Moltissime barche hanno raggiunto i 20 nodi, e quelle dotate di foil hanno volato a 25 nodi.
TERZO GIORNO, SI PASSANO LE BALEARI, IL TRIONFO DI GENNAKER E I PRINCIPIANTI INIZIANO A USARE CON L’AUTOPILOTA
Dopo l’accelerata di maestrale, già al terzo giorno, le prime barche si trovano già sotto le Baleari, spinte da quindici nodi di grecale. E’ un trionfo di gennaker e velocità, e in redazione arrivano le prime fotografie virtuali dei gennaker e spruzzi d’acqua sulla prua dei Maxi 100.
Dopo i consigli della diretta streaming del secondo giorno sull’uso dell’autopilota, si è notato come le rotte del gruppo di coda di circa 5000 barche, principalmente costituito dai principianti, siano divenute regolari e più sensate, molte barche rimaste indietro o che erano finite a scogli, tornano in gara! La barca italiana Pinca scala la classifica globale e raggiunge il 3° posto, Dolphin e Stealth seguono al secondo e terzo posto in classifica italiana. Si vola a 28 nodi verso lo stretto di Gibilterra.
IN ATLANTICO GIÀ AL 4° GIORNO, LA REGATA SI SDOPPIA
Con vento da Ovest, gli equipaggi hanno bolinato eseguendo nella notte una serie di virate sempre più ravvicinate, incanalandosi nello stretto di Gibilterra. Alle 03h20 ora italiana, la prima barca francese La Semillante TPN lascia a dritta Tarifa e passa lo stretto, portandosi in Atlantico, seguito dal connazionale francese Banzai e lo svizzero Rastapit.
Feg e Falcon470 sono le prime barche italiane. La regata diventa estremamente avvincente da seguire, perché si sdoppia, tra chi si trova in Atlantico e chi è ancora in Mediterraneo. Il gruppo di testa in Atlantico, aspetterà a fare rotta verso Sud, costeggiando il Portogallo, per potersi avvantaggiare prima degli altri passati lungo le coste africane, del vento in arrivo da Nord.
1800 MIGLIA AL QUINTO GIORNO, I FRANCESI SONO FORTISSIMI, SI DOPPIA MADEIRA
L’esperienza in Atlantico dei francesi è indiscutibile, per tutta la notte atlantica, le prime 4 barche in classifica globale sono francesi e sembrano imprendibili, volano a 25, 30 nodi, in Atlantico. Alle 15h30 del quinto giorno, dopo 1800 percorse da Genova, è di nuovo in testa la barca La Semillante che supera la prima boa doppiando Madeira.
Tuttavia, passata la boa, il rientro di bolina manda un po’ in crisi gli esperti transalpini delle portanti, e le barche svizzere tra cui rastapit e greche con in testa Arylla, iniziano ad attaccare virata dopo virata raggiungendo a fine giornata la terza e quarta posizione. Nessuna barca italiana nella top10 di questa giornata.
NEL WEEK END, SI ISCRIVONO MOLTISSIME BARCHE E LA CLASSIFICA ITALIANA PRENDE FORMA E LA SEMILLANTE DOPPIA PER PRIMO GIBILTERRA PER LA SECONDA VOLTA
Nel primo weekend la TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey registra un boom di nuovi iscritti, che vengono posizionati al centro della flotta dove naviga la fregata di assistenza alla regata. Le barche superano le 2500 miglia, e l’attenzione si sposta sulla classifica Italiana, dove i campioni iniziano a definirsi.
Ecco i primi 10: Falcon470 è in testa, e resterà campione per moltissimi giorni, seguito da Feg, MattiBigna98, nicotnt-ita, alexpanzeri, greenblade, MaVaLaBi_A_ITA, cabobranco-ITA e ZioMario. In classifica globale è sempre lo skipper francese di LaSemillante a stupire, rivelandosi il re dell’Atlantico. Supera infatti per la seconda volta Gibilterra per primo, alle prime luce del settimo giorno, portando nuovamente il suo veloce Maxi100 in Mediterraneo. Ed è proprio nello stretto che incontrerà le retrovie della regata, le barche rimaste indietro in un buco di vento di fronte a Ceuta.
RECORD DI ISCRITTI AL GIORNO 9 ED È BOOM DI SPETTATORI, I CAMPIONI SVELANO I TRUCCHI E I LORO SEGRETI. IN ACQUA, È QUASI CALMA PIATTA
E’ nel nono giorno che la Tag Heuer registra il numero incredibile di 50.000 barche in acqua. E’ boom di spettatori alle dirette, che si popolano di ospiti illustri tra cui i giocatori campioni in testa alla classifica Italiana come AlexPanzeri e Falcon470, che dispensano consigli e trucchi per recuperare posizioni, come non finire a scogli, e come usare le funzioni avanzate di pilotaggio automatico o la programmazione di rotta. In acqua, è quasi calma piatta, le barche avanzano a 5 o 6 nodi, e sono sparpagliate su quasi 2000 miglia. Le prime si trovano già nel canale di Sicilia, il gruppo principale è alle prese con il rientro in Mediterraneo a Gibilterra, le retrovie devono ancora doppiare Madeira!
GIORNO 10, SBAGLIANO LE PREVISIONI, IL MAR LIBICO E’ UN PANTANO E LA GARA TORNA APERTA A TUTTI
Sbagliano le previsioni e molti degli equipaggi francesi, per giorni in prima posizione della classifica, si trovano impantanati nel mar libico. Ci sono momenti di sconforto: chi era in ottima posizione dopo aver passato il canale di Sicilia, si e’ ritrovato quasi fermo, a 4, 5 nodi con le barche delle retrovie del gruppo di testa che sfilavano veloci al traverso di dritta usando la brezza di terra lungo le coste libiche.
E’ un dramma per chi aveva scelto barche con i foil, perché nonostante il Code0, con poco vento, non c’é storia, le barche non volano, e anche i software di routing utilizzati dai professionisti, si rivelano molto incerti a causa delle previsioni poco chiare. La seconda e ultima boa di Creta sembra lontanissima, ma si apre una opportunità: chi era indietro inizia a recuperare proprio grazie agli errori dei primi, la gara entra nel vivo e torna aperta a tutti.
SPETTACOLARE L’UNDICESIMA E DODICESIMA NOTTE PER L’ITALIA, E IL CAMPIONE MONDIALE… GETTA LA SPUGNA
Il poco vento manda in tilt le barche francesi, che abituate ai venti oceanici, sono in evidente difficoltà. Sono infatti gli Svizzeri e gli Italiani a dare il meglio in una notte complicata all’ingresso del mar di Creta. Falcon470 si conferma primo nella classifica Italiana e settimo nella classifica globale, e’ un risultato importante, perché in una sola notte risale 30 posizioni, insieme alle barche italiane feg e nicotnt che riescono a indovinare il bordo migliore e tenersi alti in classifica italiana. Nella dodicesima notte poi succede di tutto: gli equipaggi francesi in testa passano la boa di Creta, e non appena entrati nel mar Egeo, il vento cambia e vengono dai pochi esperti dei venti locali e costieri. La barca greca Arylla sorprende tutti e in meno di 2 ore, vola sottocosta rimontando 32 posizioni.
Anche gli svizzeri si prendono una rivincita, forse merito degli allenamenti sui laghi transalpini, riescono a sfruttare con boline larghe e Code0 ogni nodo di vento e le barche elvetiche Tipacheri e Buddha salgono al secondo e terzo posto della classifica globale. La Semillante, campione in testa francese, è ora solo e questo sarà l’ultimo giorno in cui lo vedremo in testa… si gira voce che preso dallo sconforto o abbia fatto qualche errore imperdonabile, e preso dallo sconforto, abbia gettato la spugna, ma solo per un giorno, riapparirà infatti nel testa a testa finale per l’arrivo a Cagliari.
LA CULTURA MARINARA DI CHI HA EVITATO LE COLLISIONI NELLO IONIO
Nel tredicesimo giorno, le 10.000 barche in testa in uscita dal mar di creta e diretti verso lo ionio, si sono ritrovate di fronte a un muro di 20000 in coda maxi100 che viaggiavano in senso opposto e ancora dovevano passare sotto malta. Quello che ha stupito è vedere che, nonostante la piattaforma Virtual Regatta non implementi le collisioni, la maggior parte delle barche, in particolare gli skipper Italiani, Svizzeri, Francesi e Greci, hanno dimostrato la propria cultura marinara, dando acqua a chi aveva diretto di rotta con mure a dritta.
In classifica Italiana si è visto l’avvincente testa a testa di Falcon470 e BlueGrass in lotta per la prima e seconda posizione, e un completo ribaltamento della classifica Francese ha visto sparire il campione La Semillantes dalla top 10, e risalire FlyingFill, che si troverà di nuovo in difficoltà non appena raggiunto il canale di Sicilia, puntato dal campione svizzero TipacheriBSP.
COLPO DI SCENA ALL’ARRIVO A CAGLIARI, IL CAMPIONE FRANCESE È SBUCATO FUORI DAL NULLA E SPIEGA IN DIRETTA COME HA FATTO
Dopo 5100 miglia effettive percorse in 14 giorni, 10h, 52m 14s, il primo a tagliare il traguardo non è nessuno dei campioni che hanno tenuto testa tutta la regata, ma la barca francese, che sembra spuntata fuori dal nulla, SEMA35, che si taglia il traguardo a Cagliari e si aggiudica il titolo di vincitore assoluto della TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey.
Anche la classifica Italiana ci regala un colpo di scena, con una virata vincente all’utimo minuto in classifica Italiana arriva sul podio un nuovo campione Baker@221B, Feg2 conquista la medaglia d’argento e il bronzo va alla barca MaVaLaBi. Falcon470 dopo una regata straodinaria si posizionera’ al quarto posto.
Nella diretta della premiazione abbiamo saputo dal campione mondiale, skipper di SEMA35, quale sia stato il suo segreto per vincere. Tutti i professionisti si appoggiano per la regata non solo sulla loro esperienza, ma anche su dei software di routing specifici per il calcolo della rotta migliore date le previsioni dei venti. Ebbene, lo skipper SEMA35 ha spiegato di aver battuto tutti perché non ha seguito il software!
Ha anticipato la virata suggerita dal computer di 1h, fidandosi della sua esperienza marinara, fatta su barche di 30 piedi in Bretagna, a Saint Malo, e indovinando nelle ultime 15 miglia, quale fosse la strategia vincente. Una sorpresa e una lezione per tutti da vero marinaio, che chiude in bellezza l’avventura della TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey che è già leggenda.
Luigi Gallerani
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1 commento su “Il “film” della TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey. Tutti i momenti chiave della regata”
Virtual Regatta è manipolata
stesso direzione (verificata), stesso angolo di prua al vento (verificato), stessa andatura (verificata)
io con equipaggiamento completo (A PAGAMENTO, se si vuole gareggiare con i primi per davvero)
andavo più lento dei francesi « certificati » (quelli con la stellina)
e con apple mac ultima generazione con connessione 1-2,5 Gbs
fato notare mi rispondono
– equipaggiamento diverso (???)
– andatura diversa (???)
– pc non idoneo (???)
stiamo attenti a questi trucchi per soldi
svegliamoci