Questo video, apparso sulla pagina Facebook di Drone Project, mostra una manovra di recupero dell’uomo a mare eseguita alla perfezione. Fidatevi, non era facile. Considerando anche la flotta di barche in velocità e a distanza ravvicinata.
Siamo alla prima tappa stagionale del circuito dei velocissimi RC44 (il monotipo ideato da Russell Coutts), a Portorose, in Slovenia: durante un lato di bolina, mure a sinistra, l’equipaggio francese di Aleph Racing perde un membro del team in acqua.
Sugli RC44 non è un fenomeno così infrequente: come vedete non ci sono candelieri e draglie, le barche sono aperte e l’equipaggio sta in falchetta per fare zavorra. Ma in questo caso non si può dire che i francesi (con anche un po’ di Italia: il tattico è Michele Ivaldi e a bordo c’è anche il velista friulano Jaro Furlani come trimmer) si siano fatti trovare impreparati.
Mentre il team poggia ed esegue un’abbattuta, l’uomo a mare nuota in un punto preciso, risalendo di qualche metro e leggermente sottovento rispetto al luogo della caduta fuoribordo: questo facilita la manovra di recupero, avvenuta con la barca sottovento rispetto al MOB (man over board, uomo a mare), che definire chirurgica è addirittura riduttivo.
Tempo totale per la manovra di recupero: 28 secondi. Pioggia di plausi sul web, anche se non sono mancati i “criticoni”: “Una manovra rischiosissima, potevano centrarlo in pieno!”. E ancora: “Ma il gommone dei giudici cosa ci stava a fare, lì vicino, senza dare assistenza?”.
Ma ci ha pensato lo stesso Ivaldi a mettere a tacere i leoni da tastiera: “Solo un appunto veloce, dato che sono il tattico sulla barca e ho “aiutato” nella manovra di salvataggio. L’uomo è caduto a mare perché la maniglia che lo teneva a bordo si è rotta. In questi casi gli umpires possono recuperarlo e se lo raccogliamo nella stessa posizione non c’è penalità. Ma per noi è stato più veloce fare da soli… Abbiamo perso solo 2 posizioni e il MOB è sano e salvo”.
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3 commenti su “VIDEO Uomo a mare recuperato in 28 secondi netti. Applausi!”
Si, manovra perfetta, ma consiglio a chi non è un equipaggio esperto di avvicinersi all’uomo con maggiore lentezza. Si rischia di urtarlo con l’imbarcazione, Inoltre questo uomo a mare è un esperto esso stesso e ha nuotato per far guadagnare spazio sottovento all’imbarcazione, cosa che con un naufrago dilettante è tutt’altro che scontata.
Barca piena di professionisti, non mi pare un fatto da applauso
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