Stop alle grandi navi nel cuore di Venezia? Si, ma non adesso
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Prima la buona: dopo l’ok del Senato, è arrivato il via libera anche dalla Camera per il decreto legge, voluto dal governo Draghi, che vieta alle grandi navi da crociera (oltre le 40.000 tonnellate) e alle navi portacontainer il passaggio nel cuore di Venezia. (fonte immagine: Ansa)
Basta mostri a che transitano nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca, basta inquinamento da grandi navi, basta rischi di incidenti e danni al patrimonio architettonico. Le navi dovranno ormeggiare provvisoriamente a Marghera, in attesa della costruzione di un porto offshore, in mare aperto, per l’ormeggio delle unità (dalle quali poi i passeggeri potranno raggiungere la Serenissima con un servizio di trasporto): nel decreto infatti c’è già il bando per il concorso di idee sul tema.
TUTTO MOLTO BELLO, MA…
Fin qui, tutto bene. Ma arriva la seconda notizia, quella cattiva. Lo stop alle grandi navi in Laguna non arriverà domani. Anzi, nei prossimi giorni arriveranno proprio le grandi navi. E, come scrive Repubblica, “dopo il blocco delle crociere provocato dalla pandemia, il prossimo 5 giugno arriverà a Venezia, entrando come sempre per la bocca di porto del Lido e transitando per il bacino di San Marco e il canale della Giudecca, la prima nave della stagione. E’ la MSC Orchestra”.
I decreti legge non hanno effetto immediato, ma sono previste tappe di attuazione della norma. Percorriamole: entro fine maggio l’Autorità Portuale, come prevede il decreto, dovrà bandire il concorso internazionale di idee citato sopra. In passato sono già stati presentati progetti con il Via (valutazione impatto ambientale) già ottenuto, ma si sono arenati dopo i tentennamenti di Comune e Porto. L’individuazione del progetto giusto e la sua realizzazione richiederà anni.
IN ESTATE ANCORA GRANDI NAVI IN LAGUNA
Per l’estate, con il mercato in disperata ricerca di ripresa dopo la pandemia che ha falcidiato il settore marittimo, i passaggi dentro Venezia saranno limitati, ma ci saranno. Circa tre navi alla settimana, sul solito percorso: ingresso dalla bocca di porto del Lido, passaggio per il Bacino di San Marco e il canale della Giudecca, arrivo alla stazione Marittima.
LA SOLUZIONE MARGHERA. PROVVISORIA O DEFINITIVA?
La soluzione transitoria di cui vi abbiamo accennato all’inizio, l’attracco a Porto Marghera, potrebbe essere praticabile – forse – dal 2022: le grandi navi potrebbero entrare per la bocca del porto di Malamocco (situato più a nord) e il Canale dei Petroli (usato dalle navi commerciali), evitando così il transito da San Marco.
In realtà l’Autorità portuale di Venezia ha indetto anche un concorso (a cui hanno partecipato quattro società, ora in fase di aggiudicazione) per realizzare un terminal crocieristico a Porto Marghera, una soluzione già discussa nel 2017 dal “Comitatone per Venezia” guidato dall’allora ministro delle Infrastrutture Del Rio. Il Comune preferirebbe di gran lunga la soluzione Marghera come definitiva piuttosto che un attracco esterno alla laguna.
LA “SAGA” DELLE GRANDI NAVI DI VENEZIA
Pensate che è dal 2012, con il decreto Clini-Passera a seguito dell’incidente dell’Isola del Giglio, che il passaggio delle grande navi da crociera per il bacino di San Marco dovrebbe essere vietato. Il condizionale è d’obbligo, perché il divieto non è valido fino a quando non si sarebbero individuate soluzioni alternative. Dopo quasi 10 anni di reali soluzioni concrete neanche l’ombra. Ci è voluto l’incidente del luglio 2019 per accelerare i tempi nella fase di confronto. Staremo a vedere.
PARTECIPA DA PROTAGONISTA ALLA PIU’ GRANDE REGATA VIRTUALE DEL MEDITERRANEO!
Il 15 maggio inizia la grande avventura: 4.600 miglia in Mediterraneo in solitario, decine di migliaia di iscritti, su barche velocissime di 100 piedi… Ti colleghi quando vuoi, la barca la manovri con il tuo device e quando non ci sei va da sola. Chiunque può partecipare, gratis. Benvenuto alla TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey.
Se ti registri con questo form alla TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey, oltre a concorrere agli oltre 50 premi in palio:
- il tuo nome sarà pubblicato sul numero di luglio del Giornale della Vela nel grande reportage sulla THVC Med Odyssey
- puoi essere selezionato per partecipare alle dirette web con i nostri speaker dal 15 al 31 maggio
Fatto? Ora iscriviti subito alla TAG Heuer VELA Cup Med Odyssey!
[button title=”ISCRIVITI GRATIS” link=”https://www.virtualregatta.com/en/offshore-game/” target=”_blank” align=”center” icon=”” icon_position=”” color=”red” font_color=”” size=”4″ full_width=”” class=”” download=”” rel=”” onclick=””]
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Nuovi investimenti e accordi con i cantieri: così il Marina Sant’Andrea sta crescendo
Il 2025 si apre con numeri da record per lo Shipyard & Marina Sant’Andrea, il polo nautico di riferimento del Nord Adriatico situato nella laguna di Marano, tra Grado e Lignano Sabbiadoro. Da gennaio ad oggi, il cantiere ha già
Porti fantasma italiani e di chi è la colpa, parte 2. Prosegue la nostra inchiesta
Perché alcuni porti turistici del nostro Paese stentano a partire, rimangono al palo e risultano a distanza di anni come progetti tristemente irrealizzati? Prosegue la nostra inchiesta sui “porti fantasma” italiani con altri casi di gestione fallimentare. Porti Fantasma italiani
Porti fantasma italiani. Di chi è la colpa? La nostra inchiesta
Lo sviluppo della portualità turistica rappresenta un importante tassello verso la crescita del turismo nautico in Italia. Ma il sistema mostra la corda sotto tanti aspetti: legislativi, burocratici, amministrativi. Ne sono l’emblema alcuni progetti di porti annunciati in pompa magna
Il Marina di Punta Ala si rifà il look. Un esempio di come si ammoderna un porto
Uno dei primi marina turistici realizzati in Italia si rifà il look per adeguarsi ai tempi. Stiamo parlando del Marina di Punta Ala, operativo dal 1976 ma il cui progetto risale alla fine degli anni ’50, e che oggi è