Stop alle grandi navi nel cuore di Venezia? Si, ma non adesso

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navi venezia
Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Prima la buona: dopo l’ok del Senato, è arrivato il via libera anche dalla Camera per il decreto legge, voluto dal governo Draghi, che vieta alle grandi navi da crociera (oltre le 40.000 tonnellate) e alle navi portacontainer il passaggio nel cuore di Venezia. (fonte immagine: Ansa)

Basta mostri a che transitano nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca, basta inquinamento da grandi navi, basta rischi di incidenti e danni al patrimonio architettonico. Le navi dovranno ormeggiare provvisoriamente a Marghera, in attesa della costruzione di un porto offshore, in mare aperto, per l’ormeggio delle unità (dalle quali poi i passeggeri potranno raggiungere la Serenissima con un servizio di trasporto): nel decreto infatti c’è già il bando per il concorso di idee sul tema.

TUTTO MOLTO BELLO, MA…

Fin qui, tutto bene. Ma arriva la seconda notizia, quella cattiva. Lo stop alle grandi navi in Laguna non arriverà domani. Anzi, nei prossimi giorni arriveranno proprio le grandi navi. E, come scrive Repubblica, “dopo il blocco delle crociere provocato dalla pandemia, il prossimo 5 giugno arriverà a Venezia, entrando come sempre per la bocca di porto del Lido e transitando per il bacino di San Marco e il canale della Giudecca, la prima nave della stagione. E’ la  MSC Orchestra”.

I decreti legge non hanno effetto immediato, ma sono previste tappe di attuazione della norma. Percorriamole: entro fine maggio l’Autorità Portuale, come prevede il decreto, dovrà bandire il concorso internazionale di idee citato sopra. In passato sono già stati presentati progetti con il Via (valutazione impatto ambientale) già ottenuto, ma si sono arenati dopo i tentennamenti di Comune e Porto. L’individuazione del progetto giusto e la sua realizzazione richiederà anni.

IN ESTATE ANCORA GRANDI NAVI IN LAGUNA

Per l’estate, con il mercato in disperata ricerca di ripresa dopo la pandemia che ha falcidiato il settore marittimo, i passaggi dentro Venezia saranno limitati, ma ci saranno. Circa tre navi alla settimana, sul solito percorso: ingresso dalla bocca di porto del Lido, passaggio per il Bacino di San Marco e il canale della Giudecca, arrivo alla stazione Marittima.

LA SOLUZIONE MARGHERA. PROVVISORIA O DEFINITIVA?

La soluzione transitoria di cui vi abbiamo accennato all’inizio, l’attracco a Porto Marghera, potrebbe essere praticabile – forse – dal 2022: le grandi navi potrebbero entrare per la bocca del porto di Malamocco (situato più a nord) e il Canale dei Petroli (usato dalle navi commerciali), evitando così il transito da San Marco.

In realtà l’Autorità portuale di Venezia ha indetto anche un concorso (a cui hanno partecipato quattro società, ora in fase di aggiudicazione) per realizzare un terminal crocieristico a Porto Marghera, una soluzione già discussa nel 2017 dal “Comitatone per Venezia” guidato dall’allora ministro delle Infrastrutture Del Rio. Il Comune preferirebbe di gran lunga la soluzione Marghera come definitiva piuttosto che un attracco esterno alla laguna.

LA “SAGA” DELLE GRANDI NAVI DI VENEZIA

Pensate che è dal 2012, con il decreto Clini-Passera a seguito dell’incidente dell’Isola del Giglio, che il passaggio delle grande navi da crociera per il bacino di San Marco dovrebbe essere vietato. Il condizionale è d’obbligo, perché il divieto non è valido fino a quando non si sarebbero individuate soluzioni alternative. Dopo quasi 10 anni di reali soluzioni concrete neanche l’ombra. Ci è voluto l’incidente del luglio 2019 per accelerare i tempi nella fase di confronto. Staremo a vedere.

 


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