BOATWORKING Mi faccio l’ufficio in barca: ecco come fare e cosa vi serve
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Boatworking, ovvero smart working vista mare? Non si può chiedere di meglio. Fabio Portesan, che vive a bordo del suo Oceanis 430 con la famiglia (compagna, due figli, due gatti) ci svela tutti i trucchi per costruirsi il proprio “ufficio remoto” in barca
IL FAVOLOSO MONDO DEL BOATWORKING
Cosa potrebbe esserci di meglio che trasformare la nostra amata imbarcazione nella sede della nostra attività così da poter lavorare a bordo oltre ad esplorare e navigare per il mondo? Se anche a voi stuzzica l’idea ecco una guida pratica dedicata allo Smart Working in Barca, ovvero il boatworking.
Insieme scopriremo pro e contro, trucchi e consigli su cosa serve e come lavorare dalla barca in rada e in marina. Per noi che siamo legati al mare a doppio filo non c’è nulla di meglio che poter lavorare dalla barca a patto di rispettare alcune semplici regole ed accortezze. Partiamo per questa nostra esplorazione sapendo che oggigiorno numerose aziende cominciano a vedere di buon occhio il lavoro da remoto dato che permette un sensibile aumento della produttività ed un calo dei costi quindi, se pensate di poter svolgere la vostra mansione da remoto non esitate a proporre la vostra idea.
COSA VI SERVE PER IL BOATWORKING
Assumendo che il vostro può essere un lavoro Smart vediamo innanzitutto cosa serve per poter fare boatworking. Il primo strumento di cui dovrete dotarvi per lavorare in barca è il computer. In alcuni casi è bene disporre di un secondo PC di riserva, il famoso muletto. Questo in caso capiti un incidente al PC principale. Dopo tre anni di lavoro da remoto dalla barca c’è un consiglio sopra tutti che posso dare ed è di effettuare un backup giornaliero del proprio operato dal PC.
La barca non è l’ambiente ideale per un computer a causa di molti fattori usuranti e pericolosi, primo fra tutti l’acqua salmastra che è anche la ragione per cui è preferibile lavorare in dinette piuttosto che in pozzetto. Il secondo importantissimo strumento è sicuramente il Wi-Fi senza il quale sarebbe impossibile poter navigare e lavorare contemporaneamente. Esistono molte soluzioni per disporre di una connessione con banda minima. Inoltre quasi ogni mese si aggiunge al già ampio panorama una nuova offerta Internet. Contattate il vostro Provider di servizi tecnologici per sapere come potervi regolare in questo campo così vasto.
Focus/1 – “L’ufficio” da boatworking di Fabio Portesan
2 I COLORI SONO IMPORTANTI Fabio lavora molto con foto e video: questo è un piccolo schermo per la calibrazione del monitor e della palette colori.
3 SENZA FILI, OVVIAMENTE Un compatto modulo wi-fi garantisce la presenza di una rete internet a bordo, fondamentale
per il boatworker.
4 SMARTPHONE A GOGO’ Come nel caso dei portatili, anche per lo smartphone vale la regola del “two is megl’ che one”. Meglio, ovviamente, se disponete anche di una custodia impermeabile che lo protegga, quando lavorate in coperta.
5 ENERGIA E DOVE TROVARLA Al giorno d’oggi smartphone, macchine fotografiche, action-camera fanno video e foto da paura, ma “ciucciano” un sacco di energia. Ecco perché non può mancare, nell’ufficio del boatworker, una nutrita serie di powerbank: quello di Fabio è un modello che si ricarica anche grazie a dei mini pannelli solari.
6 COLLEZIONISTA DI SD Le schede SD della macchina fotografica a bordo dell’Oceanis 430 di Portesan sono come caramelle: ce ne sono tantissime!
7 MOUSE? MEGLIO WIRELESS A bordo la ridondanza è importante: tutto è (almeno) doppio, anche il mouse. Fabio usa quello senza fili, meno cavi ci sono in barca, meglio è.
8 NON DIMENTICATE LE USB! In tempi di “cloud” e spazi di archiviazione digitali, potreste correre il rischio di dimenticarvi le care e vecchie chiavette USB, fondamentali per l’archiviazione e il trasferimento tra vari dispositivi di file medio-piccoli.
9 CARA VECCHIA CAMERA Ben vengano smartphone e action-cam, ma quando si tratta di realizzare foto e video in alta qualità, una macchina fotografica di ultima generazione non ha eguali. Fabio utilizza Sony.
10 AMICA TAVOLETTA Il tablet a bordo è utilissimo per scrivere, per utilizzarlo come ripetitore dei dati di bordo ed è un alleato insostituibile per visualizzare in tempo reale quello che si sta riprendendo con la action-cam. Anche in questo caso, scegliete una buona custodia impermeabile per proteggerlo
11 BACKUP CONTINUI Nell’ufficio di Portesan, ci sono HD e memorie esterne a iosa. Non dimenticate mai di fare backup continui!
12 FERMO Lì! Uno stabilizzatore treppiede per smartphone vi aiuterà nelle riprese, soprattutto se il mare non è calmo!
13 GOPRO INAFFONDABILE Il rischio che in barca vi cada l’action cam in acqua è più che concreto. Fabio ha dotato la sua Gopro di un galleggiante
14 SE FISCHIA IL VENTO In barca, si sa, soffia il vento e se si usano microfoni, devono essere protetti al meglio per garantire una buona qualità audio. Come questo, con la classica “coda di gatto” (da accoppiare con il Rode nella foto).
15 CAVALLETTO STATE OF MIND Immancabile per le riprese in barca: il caro vecchio cavalletto tipo Manfrotto.
DATEVI UN ORARIO LAVORATIVO E ORGANIZZATEVI CON IL BOATWORKING
Prima di parlare specificatamente di boatworking in rada o in marina voglio fare il punto su come affrontare questa esperienza partendo con il piede giusto. Se è vero che, una volta a bordo saluterete la normale routine lavorativa è fortemente consigliabile adottare un orario lavorativo, anche se flessibile all’interno del quale i disturbi dovranno essere limitati al minimo. La mattina presto e il primo pomeriggio sono orari perfetti per lavorare indisturbati, soprattutto se siete ormeggiati in un marina.
Una volta terminato il lavoro potrete dedicarvi a voi, alla vostra famiglia ed alla barca che, come tutti sappiamo, ha sempre bisogno di attenzione. Lavorare si ma con moderazione. Ricavate uno spazio da poter utilizzare a scopo lavorativo come il carteggio, una parte del tavolo della dinette. Ciò aiuterà ad entrare nel mood giusto e vi permetterà di mantenere a portata di mano tutto ciò di cui necessiterete durante lo svolgimento della vostra attività. Date primaria importanza alla seduta. Scoprirete presto che poltroncine, sgabelli e divanetti a lungo andare diventeranno scomodi e la vostra schiena ne soffrirà.
Procuratevi quindi un articolo adeguato quale un doppio cuscino o una seduta ergonomica rigida che vi aiuterà a lavorare nella posizione corretta. Cercate di non stare seduti tutto il giorno nella stessa posizione. Uscite, fate un bagno, una passeggiata, una gitarella in tender, andate a fare la spesa. Muoversi ogni due o tre ore fa bene al corpo e rinfranca lo spirito. Organizzate il vostro lavoro utilizzando un’agenda o un organizer. A bordo dispongo di un’agenda per i miei impegni, una per la famiglia ed una per la barca. Imparare ad usarla è fondamentale.
Se a bordo non siete soli ma avete dei ragazzi dovrete necessariamente organizzare in parte anche la loro giornata dimodoché sia possibile lavorare in tranquillità almeno per un certo periodo. Come avrete già capito, a meno che non disponiate di barche oltre una certa lunghezza, lo spazio sarà sempre poco e il problema maggiore, almeno con tempo clemente, saranno le distrazioni provenienti dall’esterno.
Molti si figurano il remote worker come un tizio in pigiama con la tazza di caffè di fianco al computer e a volte è così. Sempre parlando di mood trovo che sia utile un po’ di moto la mattina in modo da svegliare il cervello, una bella doccia e poi cominciare il lavoro. Se avete spesso meeting non vestitevi solo a metà! Nella maggior parte dei casi lavorare con il famoso pigiama è assolutamente controproduttivo. Parliamo un po’ di applicazioni per lavorare da remoto. Al giorno d’oggi Google, per parlare di un brand, mette a disposizione una Suite ottima per comunicare e condividere file a distanza sui quali lavorare in più persone contemporaneamente. Esistono moltissime App che hanno più o meno le stesse funzioni e non possiamo sicuramente elencarle qui. Il mio consiglio è di testarle prima di doverle utilizzare perché molto spesso queste applicazioni vanno configurate.
BOATWORKING IN CASO DI MALTEMPO
Una volta pensato a cosa serve per lavorare e come farlo bisogna saper affrontare anche le difficoltà che deriveranno da questa vostra scelta. Come abbiamo già detto lavorare in barca porta con sé alcuni problemi non di poco conto. Le condizioni meteo variabili ad esempio. A prescindere dal fatto che siate stanziali o nomadi prima o poi dovrete fare i conti sia con il vento che con le onde. Se siete in marina poco male, potrete continuare a lavorare più o meno in tranquillità ma se siete in rada lavorare al computer risulterà impossibile.
Ecco qualche consiglio su come affrontare una situazione con meteo avverso. Se siete in rada dovrete sapere qual è il vento di traversia del vostro ancoraggio e, basandovi proprio sulla direzione del vento dovrete trovare l’ormeggio che più vi proteggerà da vento e mare. Secondariamente cercate di lavorare in quadrato e non in pozzetto. So che la tentazione di stare all’aperto per controllare la barca è forte ma l’acqua salmastra e i computer non vanno d’accordo. Lavorate fuori solo se siete sicuri che l’acqua non possa raggiungere il PC e viceversa. Proprio così.
Un’onda più forte delle altre può far ribaltare il computer e, nel peggiore dei casi, farlo cadere in acqua. Potrete ovviare a questo problema con una tovaglietta gommata. L’ideale sarebbe riporre al suo posto il PC ogni volta che dovrete occuparvi di altre faccende. Altrimenti ricordatevi del muletto sopra menzionato!
UMIDITA’, NEMICA DEI BOATWORKERS!
Un altro grande problema in barca è l’umidità estiva e invernale sia in rada che in marina. Assicuratevi di avere quanto serve per combatterla e cioè ventilatori, riscaldamento e un piccolo deumidificatore se necessario. Trovo utile coprire le attrezzature elettroniche con un panno in pile che le tiene completamente all’asciutto. Di contro anche il caldo rappresenta un problema soprattutto per i computer. Nemmeno a dirlo evitate di lavorare con il personal computer sotto al sole o lo cuocerete letteralmente. In estate anche le temperature sottocoperta possono raggiungere facilmente i 40 gradi centigradi, soprattutto se lo scafo è blu o nero. Equipaggiatevi con un piccolo sistema di raffreddamento aggiuntivo per pc, il classico tavolino con ventole che tiene separati pc e superficie di lavoro.
Nel dubbio dirigete il getto di un ventilatore sul computer. Se poi appartenete ai fortunati che hanno l’aria condizionata in barca non esitate ad usarla almeno nelle ore più calde. Ma tutto questo dispendio di energia porta ad un altro problema, l’autosufficienza energetica. Per lavorare in rada dovrete possedere un adeguato sistema di pannelli fotovoltaici o turbina eolica per poter mantenere le batterie cariche e pronte ad essere utilizzate con Inverter 220v. Equipaggiatevi quindi di conseguenza.
GLI SVANTAGGI DEL BOATWORKING ORMEGGIATI IN MARINA
Fino ad ora avrete notato che lavorare in rada è più difficoltoso che fare boatworking comodi e sicuri all’ormeggio del marina: è vero. Inoltre per ogni spostamento a terra con il tender dovrete disporre di un sacco stagno dove poter riporre tutte le attrezzature elettroniche per evitare che si possano bagnare. In marina invece anche la peggiore delle tempeste farà meno paura, l’umidità sarà inferiore, potrete utilizzare il Wi-Fi a disposizione dei clienti e l’approvvigionamento idrico ed elettrico non rappresenterà un problema.
Ma sono veramente solo rose e fiori? No! Le distrazioni sono decuplicate rispetto al lavorare da remoto in rada. Ad esempio il vicino di barca che parte e l’altro che torna, chi ti chiama per sapere se va tutto bene perché non ti vede da un po’, chi ti vede in pozzetto e vuole solo scambiare due chiacchiere. Senza contare i rumori molesti come i bar o, peggio ancora, il Chiringuito con la musica ben udibile già da due miglia di distanza. “In Medio Stat Virtus” si usa dire, la virtù sta nel mezzo. L’ideale sarebbe poter disporre di entrambi gli ambienti; la rada quando fa caldo e il Marina quando le condizioni meteo sono proibitive. Abbiamo visto che lavorare dalla barca non è così semplice ma, grazie ai nostri consigli, ognuno potrà trovare la formula di lavoro da remoto che più gli si addice e soprattutto godersi il più possibile la propria imbarcazione.
Fabio Portesan
Focus/2 – Sette “must” per il boatworking
Se avete necessità di un Computer versatile la Serie Inspiron è proprio quello che fa per voi. Funzione 2 in 1 per poter essere usato come notebook o tablet. Le penne attive lo trasformano in un’agenda perfetta. Ottimo rapporto qualità/prezzo. A partire da 750,00 euro su www.dell.com
Se pensate che un computer da poter usare in barca debba resistere a polvere, acqua, alle vibrazioni e alle cadute da altezze fino a 180 cm ecco Toughbook. Inoltre è progettato per poter lavorare a temperature molto alte come quelle che possono svilupparsi in estate sottocoperta. Come si comporterà durante una tempesta? A partire da 2.420,00 Euro per la serie 55 sul sito business.panasonic.it
Accessorio assolutamente necessario per raffreddare il vostro notebook in climi particolarmente umidi e caldi. Mantiene il computer in posizione ergonomica per poter lavorare al meglio. Creato in Bamboo per essere piacevole alla vista. Funziona tramite porta USB. Acquistabile sul sito www.klimtechs.com a partire da 24,00 Euro
Usa Internet fino a 10 miglia dalla costa con l’antenna IT2000, la nuova antenna omnidirezionale quadri band appositamente sviluppata per essere collegata in maniera veloce ed estremamente semplice agli ultimi dispositivi presenti sul mercato. Disponibile su www.glomex.it a 252,00 Euro
Una delle sfide più difficili poste dal Boatworking è l’organizzazione. Questa App aiuta in tutto e per tutto come proprio come un’agenda. Basterà dettare al tuo assistente virtuale una nota con data e any.do creerà automaticamente un appuntamento avvisando successivamente all’arrivo di ora e giorno presente sulla nota. Scaricabile in italiano dal sito www.any.do in versione Free o Premium a 5,99 dollari al mese
Un’ottima applicazione gratuita per organizzare piccoli e grandi progetti in cui dovranno interagire più persone. Una volta creato il progetto potrete aggiungere i topic principali, i compiti da affidare ai collaboratori con informazioni e scadenze. Strumento indispensabile se farete boatworking a stretto contatto con l’Azienda. Scaricabile da www.asana.com gratuitamente
Utilizzabile sia da PC che scaricabile come App per il tuo smartphone Google Hangouts permette di creare video meeting aziendali. Si integra perfettamente con la Suite di applicazioni e strumenti che Big G mette a disposizione gratuitamente sia su Android che Apple Os. Visita il sito hangouts.google.com
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1 commento su “BOATWORKING Mi faccio l’ufficio in barca: ecco come fare e cosa vi serve”
Se devi trasformare anche la barca in lavoro, allora tanto vale restare in città, nel vostro caso (immagino) a Milano a “fatturare”.
Lasciate la barca a chi ha tempo e vuole godersela anche con quei pochi soldi. soprattutto non venite a Formentera quei 4 giorni delle vostre “vacanze” a fare casino, per quello c’è Ibiza. Grazie