L’abbigliamento e gli accessori “top” per sentirsi un vero yachtsman
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Mi chiamo David Conti, ho 26 anni, una laurea in Economia e una specializzazione in Corporate Finance in itinere. Ho sempre avuto una passione per la vela. Per me il mare è sempre stato un locus amoenus. Grazie ad un amico di famiglia, ho avuto la possibilità di andare in barca la prima volta a 12 anni, e da lì è nata la mia passione.
Ho iniziato in Laser a Punta Ala. La vela è cultura, condivisione, gestione, rischio, tattica tutti aspetti che possiamo ritrovare anche nel business. Conoscere i venti, le maree, i segreti delle isole, il fiocco, la randa, orzare, lascare, risalire il vento di bolina. Sono tutti aspetti che ancora oggi mi affascinano. Amo in particolar modo il Flying Dutchmann e le barche del cantiere inglese Spirit Yachts.
è l’autore di questo servizio.
COSI’ SONO DIVENTATO BRAND AMBASSADOR
In più, ho una passione per tutto ciò che viene definito Glamour. Ho cominciato a frequentare i più importanti eventi italiani, che mi hanno permesso, oltre che aumentare il network di persone, di poter mostrare e dimostrare nei giusti contesti la mia passione per la moda e il lusso.
Lusso inteso, non come sfoggio o eccesso, ma come conoscenza di prodotto e cultura dello stesso diventando, un po’ per caso forse, un brand ambassador, un ambasciatore di stile.
Ho avuto così il privilegio di prendere parte al Festival del Cinema di Venezia (ospite della Maison di Champagne Moet & Chandon), alla Prima alla Scala e Sanremo, tanto per citare alcuni dei più importanti jet set italiani, che oltre ad avermi arricchito a livello culturale, mi hanno insegnato l’importanza delle pubbliche relazioni e della comunicazione che avrà un ruolo sempre più centrale, nella vita sia lavorativa che personale, di ognuno di noi.
Quando il Giornale della Vela mi ha chiesto di raccontare ai suoi lettori quali sono gli accessori e l’abbigliamento per sentirsi yachtsman senza tempo, non mi sono tirato indietro. E questa è solo la prima puntata!
Qui sotto trovate la mia selezione di nove prodotti icona che io stesso utilizzo quando vado in barca. Dalle classiche scarpe da barca “evergreen” alla borsa pratica, essenziale ed elegante. Dalla giacca giusta allo smoking “ready to wear” in caso di cena elegante dell’ultimo minuto. Benvenuti nel mio mondo! D.C.
NOVE PRODOTTI PER SENTIRSI UN VERO YACHTSMAN
Comodissima – Molto più di una borsa
“In barca, si sa, vigono le parole ‘praticità’, ‘essenzialità’ e ‘resistenza’. A bordo porto e tengo sempre con me in barca una borsa particolare creata da un azienda inglese di nome Bennet Winch. Il modello è The S.C Holdall in colore oliva. Amo questa borsa che mi permette di portare con me ed avere sottomano tutto il necessario, sia vestiario che altri comfort: è dotata peraltro di un pratico suit case separato”.
The S.C Holdall Olive Bennett Winch, 845 €
Must have – Ciao freddo!
“Alla sera, in barca la temperatura scende, anche d’estate. Quindi tra i miei must have non manca mai un maglione. Il mio preferito? Il Navy Ribbed Commando Sweater Di N.Peal, fatto di un mix di 90% superfine merino wool e 10% Cashmere. Ideato proprio per l’utilizzo in barca. Molto comodo ed essenziale, è sicuramente da prendere in considerazione se volete vivere la vela con stile e praticità”.
N.Peal Navy Commando Sweater, 419 €
Multipurpose – Per ogni occasione
“Ideale per regate costiere, o semplicemente per una giornata in relax io scelgo la Connolly Giubbino Jacket. Realizzata in lino/cotone, molto leggera e pratica grazie alla sua versatilità può essere facilmente indossata sia al timone (in quanto deriva da un mix fra un bomber anni ‘50, un blouson da guida e una leggera sahariana per uno stile ed una utilità unica), o anche per una cena inaspettata o un aperitivo in barca. Un vero must ready to wear”.
Connolly Navy Mixed Linen Giubbino Jacket, 460 £
Grande classico – Un’icona ai tuoi piedi
“Per quanto riguarda le scarpe da barca, le Sperry-Top Sider sono la mia scelta. Paul A. Sperry, prendendo ispirazione dal suo cocker che grazie alle placchette nelle zampe non scivolava nel ghiaccio, ha inventato una vera e propria icona. Il modello che utilizzo io fa parte della serie Gold Cup dotata di una suola confortevole, placchette antiscivolo, e rifiniture in oro. Colore tan”.
Sperry Authentic Original Rivingston Shoes Gold Cup Series, 159 $
Mai più senza – Belli e funzionali
“Altro oggetto fondamentale, in barca, sono gli occhiali da sole. Io utilizzo sempre il Modello Legend 06 Brown dell’azienda francese Vuarnet. Li consiglio a tutti poiché, avendo lenti minerali, studiate per gestire situazioni di forte impatto solare, sarà un fido compagno sia di giornate in relax, sia di regate magari abbinato ad un paio di Croakies che consentano di minimizzare le cadute, tenendo l’occhiale saldamente fissato al collo”.
Vuarnet Legend 06 Brown, 180 €
Fidati di lei – Quando fischia il vento
“A proposito di giacche giuste a bordo. Barbour è un brand che amo perché i suoi prodotti sono davvero indistruttibili. Io ho scelto Barbour X Enginereed Garments Unlined Graham, in navy. Questa giacca impermeabile, grazie al Wind flap, la possibilità di cappuccio, permette di gestire in tranquillità tutte le situazioni meteo e le condizioni di mare anche in regata”.
Barbour X Engineered Garments Navy Unlined Graham, 300 €
Irresistibile – Profumo di mare
“Altra mia abitudine è quella di tenere sempre con me, anche in barca, un flacone di profumo Eucris del brand inglese Geo. F. Trumper. Mi ricorda il mare, sentirlo a cena quando la barca attende in porto, mi riporta a qu aando ero bambino, e mi fa quasi sentire come se il mare sia lì con me”.
Eucris EAU de Toilette Geo. F. Trumper, 58£ (Eau de toilette), 79£ (Eau de parfume)
In barca e al club – Formale ma non troppo
“Un’altra giacca che mi sento di consigliare a tutti i velisti, è la Paul Smith Khaki Green Convertible Collar Jacket. Un item classico, per le sere primaverili, o estive, ma sopratutto pratico, grazie alle sue tasche, che sappiamo far sempre comodo a bordo, ma anche formale al punto giusto per concederci una sosta in qualche Yacht Club di prestigio”.
Paul Smith Khaki Green Convertible Collar Jacket, 300 €
Prêt-à-porter – Smoking in stile James Bond
“Avendo un separato suit case nella borsa di cui vi ho parlato, ho l’abitudine quando vado in crociera di portare con me sempre uno smoking di Tom Ford, poiché molte volte mi capita di fermarmi in porto per una cena particolare. Ad esempio quando vado a Genova coniugo la vela con una buona cena al ristorante The Cook dello chef Ivano Ricchebono nel suggestivo Palazzo Branca Doria”.
Tom Ford Tuxedo Atticus, 3.530 €
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4 commenti su “L’abbigliamento e gli accessori “top” per sentirsi un vero yachtsman”
c’era proprio così bisogno dei consigli di un giovane influencer che basa la sua vita sull’apparenza per sentirsi dei “veri yacthman”? Secondo me bastano amore e passione per mare e vento. L’unico must have sarebbe la possibilità di andare in barca.
Antonino Gandolfo
Il must have è proprio andare in barca.. Sono d’accordo.. Lo scrivo subito nella mia lista dei 101 desideri… 😊
“ho l’abitudine quando vado in crociera di portare con me sempre uno smoking …”
Concordo con il giovine: è’ assolutamente inammissibile che insieme alle cerate non ci sia appeso anche uno smoking a sgocciolare, che diamine!
Io lo indosso sempre quando devo affrontare le Bocche con il Maestrale, più raramente con il Grecale a cui si abbina meglio il frac: il capo giusto per timonare o per una mano di terzaroli, che non deve mai mancare a bordo.
E lo trovo perfetto per alare il mio FD Mader tirato a coppale, poi tanto sopra metto la muta stagna così che dopo possa emergere dal rimessaggio e andare subito a prendermi un martini agitato – non mescolato – al circolo, distinguendomi dalla plebe in calzoncini e infradito che ride e scherza tra birretta e patatine
Se l’alternativa è questa, preferivo “le più belle veliste dell’anno”
Concordo con i commenti sopra e mi perdonerete se meno ironicamente aggiungo che il ragazzetto mi risulta davvero odioso. Brand ambassador di 26 anni che mi consiglia un paio di jeans da quasi 2000 Euro? Personaggi così non andrebbero incoraggiati 😉 C’è qualcosa che non va!
Rubrica proprio non azzecata imho