La storia della barca che fu la palestra dei neozelandesi
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Chi ha seguito la Coppa America avrà notato che tra le barche del pubblico veniva spesso inquadrata una bellissima barca rossa a due alberi. Non a caso.

Si tratta di Steinlager 2, la mitica barca con cui il neozelandese Peter Blake vinse il Giro del mondo in equipaggio (Whitbread) del 1989/90 vincendo tutte le tappe e battendo Fisher&Paykel al comando di Grant Dalton.
Per chi non lo sapesse dopo il Giro del Mondo Blake fece nascere Team New Zealand di cui faceva parte anche l’amico/nemico Grant Dalton. Così nacque l’epopea dei neozelandesi in Coppa America che prosegue ancor ora.
Steinlager 2 è stato appena restaurato dal New Zealand Sailing Trust (nzsailingtrust.com) che lo utilizza per diffondere lo spirito della vela come scuola di vita, effettuando training e scuola vela e finaziandosi con di contributi popolari.
LA STORIA DI STEINLAGER 2
La storia di questa barca mitica è avventurosa. Ecco l’incredibile epopea di questa meravigliosa barca d’epoca, rinata a nuova vita. Steinlager 2 fu progettata da Bruce Farr con il contributo di Blake, che poté attingere alla sua esperienza avendo partecipato a tutte e quattro le precedenti edizioni della Whitbread. Blake, nel 1987, chiese a Farr di studiare il potenziale di velocità di un ketch (due alberi) rispetto ad uno sloop (un albero). La ricerca di Farr rivelò che un ketch aveva il potenziale per navigare più rapidamente in un giro del mondo.
Scelta azzeccata, il 22 maggio 1990, Steinlager 2 – con Peter Blake e 14 neozelandesi – tagliò il traguardo di Southampton vincendo la quinta Whitbread, con quasi un giorno e mezzo di vantaggio rispetto alla barca successiva.
DOPO BLAKE CI FU ANCHE FALCK
Steinlager 2 fu acquistato da Giorgio Falck, lo skipper italiano, che fu pure un protagonista del giro del mondo. Dipinta di blu e rinominata Safilo, continuò ad essere vincente fino a che Falck non la rivendette al belga Serge Vassard che la chiamò Barracuda. Poi nel 2003 passò nelle mani di uno svizzero, Stefan Detjen. Non smise mai di girare il mondo sino al ritorno in Nuova Zelanda.
Per donare un contributo al mantenimento di Steinlager2: nzsailingtrust.com
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