Velista dell’Anno TAG Heuer 2021 – Epic 30th Edition, le storie del giorno!

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L’Epic 30th Edition del Velista dell’Anno TAG Heuer 2021 prosegue con il botto. Al momento in cui scriviamo, sono più di 16.000 i voti che avete già espresso sul nostro sito, dove potete votare il vostro beniamino tra i 100 velisti che, secondo il Giornale della Vela, sono i più importanti degli ultimi 30 anni. Un’edizione epica, come si evince anche dal nome, perché quest’anno corrono i 30 anni del premio più prestigioso della vela italiana (assegnato fin dal 1991 dal GdV).

STORIE SOTTO LA “LENTE”

Qui vedete come stanno andando le votazioni, chi sta vincendo, chi rischia grosso. Per voi oggi, abbiamo selezionato alcune tra le storie più interessanti e i retroscena più avvincenti della rosa dei candidati in gara. Dagli uomini che hanno reso la vela popolare, come Mauro Pelaschier, storico timoniere di Azzurra, Paul Cayard, l’uomo del Moro, Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, alla “bambola” Patty Pravo che è stata riscoperta come velista; dal classico “lupo di mare” Alex Carozzo, che nel 1969 sfidò i grandi della vela al giro del mondo, all’armatore di Maserati John Elkann. Leggete, e votate.

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LA STORIA DELLA VELA

Mauro Pelaschier, classe 1949. E’ il 1983 quando l’Italia è in Coppa America con Azzurra. La faccia di Mauro Pelaschier, monfalconese, appare, assieme a quella di Cino Ricci, più o meno da per tutto: anche sui quaderni delle elementari, quelli a righe e a quadretti. La copertina rigida è bianca, la firma inconfondibile di Cino Ricci è blu, e i due principali protagonisti di Azzurra, il cuore e la mente, l’anima e la strategia, sono ritratti mentre si affannano nel pozzetto del 12 metri stazza internazionale. Nel 1983 la passione per la vela dilaga quando Azzurra vincerà 25 delle 49 regate disputate.  

IL MITO CHE CI HA FATTO SOGNARE

Paul Cayard classe 1959. E’ l’11 marzo 1990, nel cantiere Montedison di Porto Marghera è nata una barca che farà storia: Il Moro di Venezia. All’età di 25 anni, nel 1985 un fortuito incontro con un certo Raul Gardini a Palma di Maiorca lo renderà il timoniere del Moro di Venezia. San Diego 1992, inizia la Louis Vuitton Cup, 8 barche in acqua con un unico obiettivo: sfidare il defender americano della 28° Coppa America. Per la prima volta nella storia, l’Italia giunge in finale. Paul Cayard è un eroe, che ancora oggi accende gli animi e ti fa scendere la lacrimuccia. Vedi la nostra video intervista a Paul Cayard cliccando QUI   

LA VELA COME RISCATTO SOCIALE

Simone Camba Il poliziotto Simone Camba è in testa ai voti (oltre 1.700) per la sua attività di promozione dello sport a Cagliari e in tutta la Sardegna con i ragazzi di New Sardiniasail, l’associazione no profit che si occupa di inclusione sociale sia di adolescenti sardi con problematiche penali, sia di migranti sbarcati nelle coste sarde. Giovani in cerca di un approdo utile per un futuro meno incerto. Andare a vela non è solo un piacere, ma un metodo per stare e interagire con gli altri e per acquisire competenze utili nella ricerca di un lavoro nel campo della nautica. L’impegno di Simone, sostenuto dal Dipartimento di Giustizia di Cagliari, punta anche all’agonismo con l’obiettivo di partecipare. Che storia ragazzi!  

LA MAGNIFICA OSSESSIONE DI BERTELLI

Patrizio Bertelli classe 1946. La grande ossessione dell’imprenditore si chiama Coppa America e fa bene alla vela italiana. Giunto alla sua sesta sfida con Luna Rossa,è l’uomo che può ancora farci sognare, a distanza di oltre 20 anni dalla sua prima esperienza in America’s Cup. Non perderti l’intervista fatta a Bertelli in occasione del Velista dell’Anno TAG Heuer 2020, clicca QUI per vederla.  

UNA “BAMBOLA” DI VELISTA

Patty Pravo classe (non si dice). Pazza idea di far…la Velista con la V maiuscola! Che storia ragazzi, l’interprete tra le più amate e trasgressive della canzone italiana, icona sexy e mito intramontabile per intere generazioni. Nella vita eccentrica e multiforme di Patty Pravo scopriamo anche una passione nascosta: quella per la vela, che comprende anche una traversata dell’Atlantico in solitaria! È lei stessa a rivelarlo nel corso di un’intervista di qualche anno fa rilasciata al Corriere della Sera. “Dove se ne va Patty Pravo da sola?”, chiede curiosa la giornalista Candida Morvillo. E la cantante risponde a tono: “Ho anche fatto la traversata atlantica in solitaria. Dalla Spagna ho beccato gli Alisei e in due settimane ero arrivata. Ne ho parlato con Giovanni Soldini e non si capacitava di come fossi viva, perché lui va super organizzato, io ero partita terra terra”. Poi subito dopo, con la sua solita verve distaccata che prende tutto poco sul serio, la cantante aggiunge: “Sono quasi crepata dalla noia: dovevo solo tenere su le vele“. Sembra una battuta, eppure sa di verità: attraversare l’oceano su una barca a vela nel nostro immaginario è quel tipo di avventura difficile e rischiosa destinata a pochi temerari, almeno sulla carta.

BUON SANGUE NON MENTE

John Elkann classe 1976. Senza di lui, l’ultimo Giovanni Soldini, quello dei record e delle superbarche, non lo avremmo conosciuto. L’armatore dei Maserati (prima il VOR 70, adesso il trimarano volante) è un vero appassionato di vela e di regate, proprio come il nonno, l’Avvocato Gianni Agnelli. Il presidente di Exor e Fca appena ne ha la possibilità sale a bordo con Soldini, come all’ultima Rolex Middle Sea Race. “Io in barca mi aspetto di vincere”, ha detto.    

IL VERO LUPO DI MARE

Carozzo Alex, classe 1932. Nel 1968 Carozzo fu il primo italiano a parteciapare alla OSTAR e la Golden Globe Race sfidando le più grandi leggende della vela da Tabarly a Knox-Johnstone a Moitessier. Iniziò la sua carriera di navigatore nel 1965, quando, marinaio su di una nave mercantile, sul ponte di questa, nel suo tempo libero e con il permesso del comandante, si costruì una piccola barca di 8 metri. Arrivato a Tokyo, in Giappone, sbarcò e con lui la sua barca. Da lì parti e navigò per 5.500 miglia attraverso il Pacifico fino a raggiungere San Francisco negli Stati Uniti. Era la prima volta che un italiano aveva l’ardire di sfidare un oceano in solitaria a bordo di una barca a vela. Quella traversata divenne una leggenda e fu la base di ogni altra traversata compiuta da qualsiasi solitario con il tricolore a poppa. Negli anni ’90 ha attraversato l’Atlantico per ripercorre la rotta di Cristoforo Colombo da Gran Canaria a San Salvador: 3.800 miglia in quaranta giorni, sette più del navigatore genovese, a bordo di Zentime. Un monumento vivente.

VOTATE, VOTATE, VOTATE

Ricordiamo che potete assegnare ben 3 voti per ogni fase di votazione ai vostri beniamini. Potete darli tutti e 3 alla stessa persona, a tre velisti diversi, come preferite voi. Vi verrà richiesto l’inserimento della mail per motivi di autenticazione del voto. Qui trovate il regolamento, i premi e tutte le date del Velista dell’Anno TAG Heuer 2021 – Epic 30th Edition

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