
36th America’s Cup presented by Prada
PRADA Cup 2021 – Training Day 2
Luna Rossa Prada Pirelli Team, Ineos Team UK
Tensione alle stelle ad Auckland per la ripresa della finale di Prada Cup. L’incidente diplomatico tra gli organizzatori della Coppa e Luna Rossa si è alla fine consumato in modo fragoroso. L’allerta Covid a Auckland è scesa dal livello 3 al 2, secondo i protocolli di sicurezza governativi gli eventi sportivi si potrebbero quindi svolgere ma senza pubblico. Ed è quello che vuole il Challenge of Record, che non rappresenta solo Luna Rossa ma è anche e soprattutto l’organizzatore della Prada Cup: tornare in acqua il 19 febbraio, ricominciare la serie, e finirla come da regolamento di regata entro il 24 febbraio.
LA POSIZIONE DI ACE
Non sono dello stesso avviso gli organizzatori della Coppa, ACE, che invece vogliono regatare con il pubblico e propongono uno slittamento della finale, con ripresa giorno 26 febbraio quando presumibilmente l’allerta sarà scesa a livello 1, slittando poi di una settimana anche l’America’s Cup. Gli organizzatori sostengono che altrimenti sarebbe un danno per il pubblico neozelandese e per tutte le attività collaterali. Il Challenge of Record ricorda però che è pronto ad applicare alla lettera il regolamento di regata, e dichiarare vincitrice la barca che al 24 febbraio avrà più punti. Su questo punto il Challenge of Record sembra inamovibile e pronto a dire no ad eventuali altre proposte, con l’obiettivo di tornare in acqua subito a partire da giorno 19 per potere quindi dare la possibilità anche a Ineos di giocarsi le sue carte. Il COR ha ricordato anche che il problema non è solo il pubblico neozelandese, ma anche quello del resto nel mondo dove sono già programmate le dirette dei programmi televisivi in base al calendario previsto. Dalle notizie che abbiamo non sembra che il Challenge of Record sia disposto a mollare e senza un accordo sulla modifica del regolamento non ci sono i termini per prolungare la serie oltre il 24 febbraio.
GLI INGLESI PUNTANO AL RINVIO
Gli inglesi da parte loro osservano interessati e ovviamente si schierano contro il Challenge of Record.
“NEOS TEAM UK rispetta la decisione comunicata da ACE di ritardare le regate della PRADA Cup a causa dell’attuale livello di allerta COVID-19 ad Auckland. Il risultato della finale della PRADA Cup dovrebbe essere vinto e deciso in acqua nel formato concordato di primo a vincere 7 gare. INEOS TEAM UK rispetta pienamente la decisione del governo di limitare le regate fino a quando non sarà sicuro farlo e sosterrà un ritardo nella competizione se questo è necessario. La soluzione proposta da ACE è ragionevole nel garantire sia la sicurezza di tutti in Nuova Zelanda, sia l’integrità della competizione sportiva. INEOS TEAM UK continuerà i preparativi per la gara e sarà pronto a gareggiare quando sarà sicuro“.
Un comunicato che fa un po’ sorridere, perché di fatto ACE, gli organizzatori della Coppa, non può prendere una decisione del genere in autonomia e senza l’accordo con il Challenge of Record, e nessuna decisione è stata ancora presa in via ufficiale. Per altro non c’è una decisione del Governo nel limitare le regate, dato che con il livello di allerta 2 gli stessi protocolli governativi prevedono che le regate si possano svolgere, ma senza pubblico. Giova ricordare anche che se la serie riprendesse giorno 19 la “yacht declaration” è già stata fatta e non può essere quindi apportata alcuna modifica alla barca, vele a parte. Nel caso di un rinvio al 26 febbraio, come vorrebbero Ineos e gli organizzatori neozelandesi, non è da escludere che il team britannico possa richiedere la possibilità di ristazzare le barche dato il lungo periodo di tempo di inattività prima della regata successiva.
La decisione finale verrà presa nella tarda serata odierna italiana.
Mauro Giuffrè