Ferretti e Sanlorenzo si alleano per salvare Perini Navi
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Succede nel mondo delle automobili, dove il mercato è fatto di “alleanze”. Nella nautica invece, che due grandi marchi decisamente concorrenti si mettano assieme è un caso più unico che raro.
Ferretti Group e Sanlorenzo creano una NewCo (“New Company”) in joint venture paritetica (cioè, al 50 e 50) per rilevare, valorizzare, dare nuova vita a Perini Navi, lo storico cantiere Made in Italy delle super navi a vela che puoi manovrare da solo, dichiarato fallito dal tribunale di Lucca lo scorso 29 gennaio.
Quando due colossi del genere (455,9 milioni di fatturato nel 2019 per Sanlorenzo, 649 milioni per Ferretti) si mettono assieme, le speranze per gli altri player interessati all’acquisto del marchio e degli asset di Perini, Italian Sea Group e Palumbo Superyachts, ne escono ridimensionate.
PERCHE’ A FERRETTI “FA GOLA” PERINI
Il Gruppo Ferretti, a maggioranza cinese (l’86,8% è della Shandong Heavy Industry Group-Weichai del presidente Tan Xuguang, con il 13,2 nelle mani di Piero Ferrari, figlio di Enzo), 649 milioni di fatturato nel 2019, ha otto marchi sotto la sua egida (Ferretti, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN, Custom Line, Wally Yachts) e un piede nel mondo della vela dopo l’acquisizione, appunto, di Wally. E’ grande l’interesse verso gli asset di Perini, considerato che, di fatto, Wally non ha un vero e proprio sito produttivo.
LE DICHIARAZIONI DELL’AD DI FERRETTI
“Giornata importante per la nautica italiana, per i dipendenti e le famiglie di Perini Navi. Passione, esperienza e competenze uniche che in questo modo continueranno a essere tutelate. Così come l’indotto di Perini Navi, che oggi viene salvaguardato, composto di tanti fornitori a cui verrà restituita e assicurata serenità” ha commentato l’Avvocato Alberto Galassi, AD di Ferretti Group. “Come Ferretti Group siamo alla continua ricerca di eccellenze e abilità che si integrino con le nostre: spesso, vedi il caso di oggi, le troviamo in Italia.
Siamo sicuri che il nostro impegno si tradurrà in ulteriore crescita con benefiche ricadute sul territorio e maggior splendore per la nautica italiana. Mi piace anche sottolineare l’importanza storica dell’alleanza con Sanlorenzo, in linea con il nuovo spirito di collaborazione che si respira nel Paese: un benefico ampliamento di orizzonte che ci permetterà di cogliere ancora più opportunità e successi”.
LE RAGIONI DELL’INTERESSE DI SANLORENZO
Società quotata in borsa, Sanlorenzo ha chiuso il 2019 con un fatturato di 455,9 milioni di euro: il gruppo guidato dal CEO Massimo Perotti, che costruisce superyacht da 27 a 70 metri, è interessato non soltanto al marchio Perini ma anche agli asset di Perini Navi, visto che due dei suoi tre stabilimenti sono a Spezia (l’ex cantiere Beconcini, per il refit & repair dei megayacht) e a Viareggio (la sede principale) proprio come quelli di Sanlorenzo (che conta su un terzo stabilimento a Massa). Sicuramente la quotazione in borsa fornisce grande credibilità al marchio, che dovrebbe agire quindi nella massima trasparenza con un piano industriale solido e lungimirante. Un’ottima occasione per Sanlorenzo di entrare nel mercato dei superyacht a vela: un mercato che è sicuramente di nicchia rispetto a quello del motore, ma facilmente aggredibile con un marchio internazionalmente riconosciuto come Perini.
LA VOCE DEL CEO DI SANLORENZO
“Ho cominciato la mia storia professionale nella nautica a Viareggio proprio nel luogo e nell’anno in cui a pochi passi nasceva Perini Navi”, ha dichiarato Massimo Perotti, CEO di Sanlorenzo. “Era il 1983 e da allora ho sempre guardato con grande ammirazione al modello di business di questo marchio straordinario: imbarcazioni dalle qualità eccellenti, costruite rigorosamente su misura per un limitato numero di esperti conoscitori dello yachting. Caratteristiche di unicità che anni dopo ho ritrovato in Sanlorenzo.
Per queste similitudini e con la forte determinazione di salvare un marchio italiano dalla storia impareggiabile, nell’interesse del territorio e di tutti gli stakeholder, in primis dipendenti e fornitori, ho manifestato sin dal primo momento la disponibilità di Sanlorenzo ad intervenire per il suo rilancio. Oggi sono felice di poterlo fare in partecipazione con il Gruppo Ferretti. Si tratta di un’alleanza di portata storica per il nostro settore, che sono convinto avrà ulteriori sviluppi e sarà di esempio per altre iniziative volte a rafforzare la leadership del nostro comparto nel mondo”.
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