Timone, l’evoluzione da barra a doppia ruota. Il caso di Elan che fa scuola

timoneContinuiamo con la rubrica “Come sono cambiate le barche” . Osservando le differenze nelle fotografie di vari modelli, scopriamo come la tecnologia e il mercato abbiano trasformato nel tempo i progetti di maggior successo, quali siano le ragioni tecniche dietro alcune scelte e perché le nuove versioni siano oggi tutta un’altra cosa rispetto al passato. QUI la prima puntata (il caso Beneteau Oceanis) e QUI la seconda (il caso Bavaria).

TIMONE, DALLA BARRA ALLA DOPPIA RUOTA

In questa puntata ci concentriamo sull’evoluzione dei dispositivi controllo del timone. La ruota nasce su barche di grandi dimensioni per demoltiplicare la forza necessaria a muovere la pala. Sebbene su piccole barche questa necessità non sussista, le doppie ruote si sono rivelate un design vincente sul mercato degli ultimi anni. Per capire il perchè guardiamo da vicino l’esempio dell’Elan E3, uno tra i primi modelli sotto i 10 metri, a passare da timone a barra alla doppia ruota. prima che diventasse la soluzione preferita dal mercato.

L’ESEMPIO DI ELAN E3, DOPPIA RUOTA DI SERIE

Nella foto a sinistra, la versione di Elan E3 in produzione, che fa sfoggio della doppia ruota, di serie. A destra l’antenato Elan 310, con timone a barra, da cui è partita l’evoluzione. Disegnati da Rob Humphreys, Elan E3, 320 e 310, sono fast-cruiser ad alte prestazioni, tutti con un fuori tutto di 9,25metri, baglio massimo di di 3.22m, bulbo a T con pescaggio di 2.15m. Tutti i modelli hanno la doppia pala timone. Elan fu tra i primi cantieri a presentare la doppia ruota su una barca di 30 piedi, era il 2012, il modello si chiamava Elan 320. Il capostipite della serie, l’Elan 310, aveva le stesse dimensioni dell’attuale E3, ma veniva prodotto con barra singola, oggi abbandonata, senza rimpianti.

LE DOPPIE RUOTE DI ELAN E3 OGGI

Sull’ultima versione di Elan E3, le doppie ruote si integrano perfettamente nel pozzetto in modo equilibrato. Le colonnine inclinate permettono di manovrare agevolmente il punto di scotta sul lungo carrello di randa. Oltre che esser particolarmente eleganti rispetto alle versioni precedenti, le colonnine inclinate terminano con due plancette su cui vengono ancorate due maniglie tienti-bene e installati gli strumenti per la navigazione. Le ruote a 3 razze sono disegnate da Carbonautica. Dettaglio di design interessante, la circonferenza delle ruote interseca e viene inglobata nel piano delle sedute.

RISULTATO DI UN’EVOLUZIONE TECNOLOGICA E DI DESIGN

Ecco le tre versioni del sistema di controllo della doppia pala del timone presentate da Elan. A sinistra, la barra centrale di Elan 310, presentato nel 2009, con tiller a maniglia. Al centro l’interessante opzione del timone centrale a pendolo, sempre dell’Elan 310, di cui parliamo nel prossimo paragrafo.

A destra, la versione odierna dell’Elan E3, la doppia ruota del timone è di serie. Una prima versione della doppia ruota venne introdotta nel 2016 su Elan 320, dove la barra centrale, era ancora prevista come opzione in fase di acquisto, ma la maggior parte degli armatori ha preferito da subito per la doppia ruota.

I VANTAGGI DELLA DOPPIA RUOTA: INGOMBRI RIDOTTI E VISIBILITA’

La barra e il tiller, sono meccanicamente più semplici e contenuti, tuttavia, lo spazio di brandeggio della barra deve esser sempre lasciato libero in navigazione, per consentire il movimento della stessa. Tale area, nel disegno dell’Elan 310 colorata in rosso, è uno spazio ad uso esclusivo del timoniere, e dunque parte del pozzetto risultava non sfruttabile al massimo dall’equipaggio.

La doppia ruota risolve egregiamente il problema degli ingombri, come si vede nel disegno dell’Elan E3, lo spazio colorato in verde, diventa disponibile, ed Elan stessa nell’E3 propone in l’installazione di due gavoni-seduta opzionali.

PERCHE’ LA RUOTA CENTRALE SINGOLA NON BASTA PIU’

La ruota centrale risolve ovviamente il problema degli spazi occupati dal brandeggio della barra, ma sui moderni, scafi, con baglio largo spostato a poppa, la posizione centrale della colonnina crea problemi di visibilità al timoniere. Se la ruota è piccola, infatti, il timoniere non può sedersi in falchetta per vedere bene l’orizzonte, perché non arriverebbe con le mani alla ruota! Per ovviare a questo problema, negli anni, la ruota centrale ha via aumentato di dimensione, arrivando anche a diametri esagerati. Ricorderete l’esempio della ruota gigante del Bavaria di cui abbiamo parlato la volta scorsa. La doppia ruota risolve anche questo limite.

ALTERNATIVA “FUORI DAL CORO”: LA RUOTA CENTRALE A PENDOLO

I progettisti di Jefa Steering Systems avevano elaborato per Elan 310 una alternativa interessante alla ruota centrale, senza estendere il diametro della stessa. Si trattava del sistema Jefa WP900. Una ruota singola era montata su una colonna oscillante, detta pendolare.

WP900 restava fisso durante la navigazione, e si sbloccava, in virata, con il pedale centrale, visibile nel rendering. Le immagini sono tratte proprio dal sito del costruttore Jefa, e ne illustrano anche lo studio relativo agli ingombri che fu fonte primaria di ispirazione per questa originale soluzione, adottata anche sulla barca Winner 900, che però comandava una singola pala.

IL NUOVO SISTEMA A DOPPIA RUOTA DI ELAN E3 NEL DETTAGLIO

Sempre dal sito di Jefa, possiamo confrontare nel dettaglio la meccanica della timoneria e l’evoluzione della stessa da Elan 310 ed Elan E3.

Nella foto a sinistra, il sistema di controllo a barra classico, e nella parte destra, il ben più evoluto sistema a doppia ruota, in cui viene anche presentato l’alloggiamento dell’attuatore del pilota-automatico. La larga dimensione delle camme su cui passano i cavi di acciaio, è la chiave tecnica della rapida e precisa risposta della doppia ruota dell’Elan E3. A differenza del modello a barra, noterete anche una ridondanza meccanica negli accoppiamenti, che garantisce, in caso di avaria di un cavo, ad esempio, la possibilità di continuare a timonare in sicurezza con una sola ruota.

IN BREVE, ECCO PERCHE’ TUTTI VOGLIONO OGGI LE DUE RUOTE

In conclusione, la soluzione a doppia ruota, anche su piccole barche, è sempre più di tendenza, perché ottimizza gli spazi in pozzetto estendendosi in verticale rispetto al brandeggio orizzontale della barra. E’ scelta obbligata, rispetto alla ruota singola, per garantire visibilità al timoniere su barche plananti, dalla poppa larga. Un design curato come quello delle colonnine dell’Elan E3, aggiunge spazio per plance strumenti, senza interferire con il carrello. La ridondanza meccanica della doppia ruota, aggiunge infine, una sicurezza in più in caso di avaria.

Luigi Gallerani

LA BARCA ESEMPIO: ELAN E3

Lunghezza fuori tutto             9.25m

Al Galleggiamento                   8.71m

Baglio massimo                       3.22m

Immersione                             2.15m o 1.90m

Dislocamento                          3986kg

ELAN e Carbonautica sono distribuiti in Italia da Adria Ship

Jefa fa riferimento a Jefa Steering Systems

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