Luna Rossa domina American Magic, semifinali sul 2-0
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Un inizio così delle semifinali di Prada Cup era nelle speranze di tutti ma quasi nessuno osava dirlo. E invece Luna Rossa ha scacciato via le paure e, nonostante una giornata di vento forte in teoria più favorevole ad American Magic, va a vincere le prime due regate dominando. La serie quindi va sul 2-0, con un teorico match point che per Luna Rossa potrebbe già arrivare domani sera, nella seconda giornata, ma andrà guadagnato metro dopo metro, virata dopo virata. Le ottime notizie sono in termini di velocità per la barca italiana, sembrata molto competitiva anche con i 18-20 nodi di questa giornata d’esordio disputatasi sul campo di regata C, quello più sottocosta. Ma non è stata solo una questione di velocità. Checco Bruni negli audio da bordo è apparso dominante, molto presente sulle letture tattiche, e in generale la comunicazione a bordo di Luna Rossa è sembrata fare dei decisi passi in avanti. In fondo all’articolo troverete le indicazioni su come rivedere le regate con il nostro commento.
RACE 1
Checco Bruni e James Spithill non sono in vena di fare regali, sentono “l’odore del sangue” di una American Magic ferita e provano subito ad azzannare in partenza. Luna Rossa prende il sottovento e blocca Dean Barker e compagni che così possono solo accodarsi e partire già sotto controllo della barca italiana. La prima sensazione è che Luna Rossa abbia delle punte di velocità leggermente inferiori ma riesca a tenere degli ottimi angoli al vento. Il vantaggio è in crescita costante, boa dopo boa, anche perché gli americani non sono impeccabili nei passaggi ai gatre, e sembrano avere dei problemi nel movimento del braccio dei foil che gli causa vari tuffi in acqua, di cui uno disastroso con conseguente uscita dai confini del campo di regata e penalità. Sul traguardo Luna Rossa si impone con 2 minuti e 43 secondi.
RACE 2
Per molti aspetti la seconda regata della giornata si somiglia alla prima. Luna Rossa prende ancora il sottovento e domina lo start andando a partire ancora una volta sulla prua di Patriot. Gli americani tengono solo per il primo lato di bolina, poi il distacco aumenta in maniera inesorabile. Luna Rossa sembra veloce anche più degli americani sia di poppa che di bolina. A rincuorare ulteriormente è una ritrovata comunicazione tra gli uomini di bordo, tra James Spithill e Checco Bruni in particolare, rispetto all’ultima regata contro gli inglesi. Bruni molto attivo anche nella lettura del vento e nelle chiamate strategiche, da quello che abbiamo potuto sentire nell’audio di bordo. La sensazione è che la lettura tattica della regata sia più affidata a lui e a Pietro Sibello (visto nuovamente a poppa della randa a scrutare il campo) piuttosto che a Spithill. Un nuovo tuffo in acqua di American Magic spiana la strada verso una comoda vittoria di Luna Rossa, che si impone addirittura con 3 minuti e 7 secondi di margine.
Mauro Giuffrè
Se vuoi rivedere la regata in differita con il commento de Il Giornale della Coppa ecco il video con la nostra diretta notturna, all’interno del quale troverete anche alcune semplici indicazioni (dal minuto 33) su come coordinare la nostra telecronaca con le immagini ufficiali del canale America’s Cup di Youtube. Il Giornale della Coppa vi da appuntamento a domani notte, sempre alle 2,30, con Mino Taveri, Gabriele Bruni, Giulio Desiderato, Andrea Falcon e Margherita Porro per un’altra grande notte di Coppa America. Tutte le nostre dirette in notturna resteranno sui nostri canali Facebook e Youtube a disposizione di tutti i follower che vorranno seguire le regate in differita con il nostro commento.
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1 commento su “Luna Rossa domina American Magic, semifinali sul 2-0”
Sarà il pericolo corso a seguito della scuffia ma mi pare proprio che le manovre con vento degli americani non siano state impeccabili e li ho visti sempre a disagio, in particolare nelle strambate in boa. Penso che una delle scelte vincenti di Luna Rossa sia quella di avere due timonieri che non si muovono attraverso lo scafo durante le manovre e, quindi, la barca è sempre saldamente sotto il loro controllo mentre (dipenderà, chissà, dall’ergonomia delle timonerie delle due barche) Dean Barker mi è parso persino a disagio nella conduzione (se lo confrontiamo con la naturalezza con cui timonano Spithill e Bruni)…