Chi vincerà il Vendée Globe 2020? Dalin in testa nell’Aliseo, Burton attacca
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Ci vincerà il Vendée Globe 2020? La domanda posta così è facilissima, soltanto che ad oggi, dopo 72 giorni di regata, non c’è una risposta. Non intendiamo una risposta secca, ma almeno una che indichi una coppia di nomi. Ma non è facile dire oggi, anche se ci proveremo, chi sia realmente il favorito per la vittoria del giro del mondo.
Il meteo infatti ha cambiato le carte in tavola, rimescolando più volte la classifica e annullando fughe in avanti anche importanti come quella di Bestaven, che era arrivato ad avere anche oltre 500 miglia di vantaggio sul secondo, e adesso si ritrova addirittura quinto. Tecnicamente ci sono almeno 8 skipper che potrebbero vincere il Vendée Globe, almeno in linea puramente teorica. E tra questi possiamo mettere anche il nostro Giancarlo Pedote su Prysmian Group. Con un po’ di aiuto del meteo che ha rallentato spesso e sovente i primi, ma anche con tanta saggezza e lettura strategica dello skipper italiano, Prysmian naviga oggi in settima posizione, a meno di 200 miglia dal leader provvisorio Charlie Dalin su Apivia. Sognare del resto non costa nulla, e se Pedote non è certamente tra i favoriti per questo rush finale, nessuno forse se lo aspettava così avanti in classifica oggi, e con un distacco così ridotto. La sua strategia di conservare la barca al meglio lo sta premiando, e, come abbiamo detto già in altre circostanze, nessun italiano si era spinto così avanti in classifica al Vendée Globe come sta facendo lo skipper toscano. Giancarlo potrebbe anche migliorare ulteriormente la sua posizione, superando nelle prossime ore Damien Seguin, l’ultima barca senza foil che gli è rimasta davanti.
In testa è tornato ormai da qualche giorno Charlie Dalin, che sta facendo forse la migliore regata tra tutti gli skipper della flotta. Dalin infatti ormai da quasi un mese non può estendere il suo foil di sinistra che quindi è quasi totalmente fuori uso e può dare benefici di gran lunga inferiori alla barca rispetto a ciò per cui è stato progettato. Nonostante tutto Dalin è rimasto sempre in top 3, ed ha addirittura recuperato oltre 500 miglia a Bestaven, nell’Aliseo di sudest, giocando solo di tattica e traiettorie, nonostante la sua barca navighi circa il 25% sotto le sue prestazioni se non di più. In molti concordano sul fatto che il francese alla guida di Apivia sia per spessore tecnico il migliore skipper della regata, ma tra lui e il traguardo di Les Sables ci sono ancora 2600 miglia e un foil malandato. Che dire però di Louis Burton? Senza dubbio il più aggressivo degli skipper rimasti in regata. L’unico ad attaccare sempre anche nel Grande Sud, cosa che gli è costata però uno stop forzato in Oceano Pacifico per riparare alcuni problemi che gli impedivano di issare tutta la randa. Senza dubbio ad oggi si tratta dell’avversario più pericoloso di Dalin, e quello che ancora una volta sta andando all’attacco, con una rotta più poggiata e veloce. Chi avrà ragione?
Una vasta area anticiclonica sbarra perfettamente la strada al gruppo di testa, gli sconvolgimenti in classifica potrebbero quindi non essere finiti.
Mauro Giuffrè
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