Un tempo il concetto di “postazione del timoniere” esisteva ma era completamente diverso da quello che intendiamo oggi. Una seduta, spesso molto poco ergonomica, con una barra per il timone o una ruota. Nient’altro. Il timoniere faceva il timoniere e basta, addirittura su molte barche le drizze avevano i propri winch a piede d’albero, decisamente lontani dalla zona timone. Oggi la vela, e le barche, sono decisamente cambiate. La grande produzione di serie, ma non solo quella, pensa a imbarcazioni facili da condurre anche da poche persone.
Per questo motivo la timoneria è diventata una zona cruciale della barca dove spesso vengono concentrate la maggior parte delle manovre. Dall’apertura e la chiusura dell’avvolgitore alle drizze, passando per le scotte delle vele e, perché no, anche i carrelli, il vang e il paterazzo. In pratica il timoniere può condurre la barca da solo. Ovviamente però su questo tema generale esistono delle varianti e ogni cantiere interpreta la facilità di gestione con la propria filosofia, anche e soprattutto in base alle caratteristiche della barca.
Mylius 80
Quando tutto è automatico

Sul nuovo Mylius 80 la pulsantiera posta a sinistra del timone regola praticamente tutte le manovre della barca grazie anche ai sistemi idraulici di bordo
Grand Soleil 48 Race
Il layout da regata

In questo caso la barca è stata concepita e verrà utilizzata principalmente in regata e in equipaggio. Il timoniere si occuperà solo di timonare, il winch della randa è alla sua portata ma è prevista una seduta per il randista, i winch per le drizze e quelli della vela di prua sono avanzati per concentrare il peso di attrezzatura ed equipagio a centro barca.
Sunbeam 46.1
Per ogni condizione

Interessante qui la posizione e la funzione del winch randa, attaccato al timoniere che dal comando elettrico non solo ha la possibilità di cazzare la scotta ma anche quella di lascarla, particolare che con vento forte può essere utile, oltre a gestire l’apertura e la chiusura delle vele avvolgibili.
Saffier 37
Soluzioni per il day sailing

Interessante la posizione dei winch rialzata. Su un daysailer sportivo come questo il timoniere timona spesso in piedi, da qui la scelta di alzare i whinch primari e gli stopper per rendere le manovre e le regolazioni più comode e facilmente raggiungibili anche quando il timoniere sta lavorando in posizione eretta.
Swan 78
Filosofia da maxi

Pur essendo una barca da crociera su queste dimensioni si presuppone la presenza di un equipaggio. Il timoniere, che comunque ha alcune manovre in consolle come l’apertura delle vele, si godrà il piacere di timonare, i winch primari sono infatti avanzati e hanno il comando elettrico sul pavimento del pozzetto.
Advanced A80
Un mix di soluzioni

Anche in questo caso data la dimensione della barca i winch primari non sono a portata del timoniere (il winch randa è al centro del pozzetto) ma viene lasciata in consolle un’ampia serie di manovre come l’apertura e la chiusura delle vele, la drizza randa, il vang e la tensione dello strallo di poppa.
Tofinou 12
Non solo vela facile

In questo caso troviamo i winch rialzati come nel caso del Saffier (foto a fianco) ma è interessante notare come la base dove sono montati, sapientemente smussata sugli spigoli, avvicini i winch a centro pozzetto: così possono essere manovrati non solo dal timoniere ma anche da un altro membro d’equipaggio
Grand Soleil 58
La semplicità del classico

Due winch, uno di fianco all’altro, con comandi elettrici, tutte le manovre a scomparsa e niente di più. Un classico layout da crociera, semplice ma efficace e intuitivo da usare. Il vantaggio è quello di non complicare i sistemi di bordo e avere la massima pulizia in coperta
1 commento su “Quando la timoneria ha stile e fa la differenza. FOTO”
Bellissimo articolo con la comparativa tra più barche.
Il Mylius 80 è una barca da sogno, la cosa curiosa è che il “cantiere” che la progetta è a … Piacenza, un posto che con il mare non ha veramente niente a che vedere.